22. Penso ancora a lui

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Quella mattina Thomas e Newt erano sdraiati insieme sulla brandina a dormire.
Nella stanza si udiva soltanto il rumore del loro respiro e il vento che entrava da una finestra semi-aperta.

Ovviamente a svegliarli fu Minho che entrò sbattendo la porta nella cabina di Thomas.
«Ragazzi! Ieri sera è successa una cosa bellissima!» urlò lui senza badare al fatto che i suoi amici stessero dormendo.

«Cosa caspio vuoi?!» si lamentò Thomas con voce assonnata, tenendo stretto Newt.

«Ieri io e Brenda abbiamo passeggiato in riva alla spiaggia!!» continuò ad urlare, il biondo presto si tappò le orecchie.

«Puoi abbassare la voce?!» rispose a tono il bruno infastidito. Nel frattempo Newt si sedette, obbligando l'altro a fare lo stesso.

«Okay, okay..» rispose poi lui abbassando il tono, cercava di tornare a respirare a ritmo umano.
«Ieri io e Brenda abbiamo parlato e..è stato bellissimo! Ci siamo anche seduti vicini e ci siamo guardati negli occhi! Mi ha detto che sono uno dei motivi per cui ancora va avanti, che sono importante per lei..
Aah uccidetemi!!» tornò presto ad urlare preso dall'emozione.

«Calmati un secondo, non vedi che ci siamo appena svegliati?!» si aggiunse il biondo con tono infastidito, la sua voce era impastata dal sonno.

«Allora datevi una mossa a svegliarvi che devo parlarvene!»

«Ma non hai finito?» si lamentò Thomas guardandolo male.

«Si, ma voglio raccontarvelo nei dettagli!»

I due ragazzi, ancora abbracciati, sbuffarono all'unisono e si alzarono, Newt a stento si teneva in piedi.
Minho lo guardava sospettoso con gli occhi socchiusi, questo infastidì il bruno e gli tirò una delle sue maglie lanciate per la stanza addosso. Gli finì in piena faccia.

L'asiatico se la sfilò ridacchiando.
«Che avete combinato ieri sera?»

«Idiota, sta letteralmente dormendo in piedi, manco si è reso conto di essersi alzato.» ringhiò Thomas con tono scherzoso.
«E anche se fosse quello che la tua mente perversa va a pensare, cosa te ne frega?» continuò facendogli linguaccia.

«Ho capito io stesso prima di voi che vi amavate, adesso datevi una mossa che voglio raccontarvi tutto!»

Mentre loro discutevano Newt barcollò verso un mobiletto in legno e aprì il secondo cassetto. Tirò fuori una maglia di Thomas, poi si girò verso gli altri due.

«Hey, perché dovrei uscire pure io?» si lamentò subito il bruno capendo subito cosa aspettava il suo ragazzo.

«Perché sennò poi non usciamo più, se non ti obbligassi a girarti a quest'ora sarei più zoppo di quello che sono!» gli rispose subito a tono il biondo.

«Quindi dai per scontato che tu sia quello passivo?» ridacchiò con tono malizioso Thomas.
«Ero già a conoscenza di ciò, ma non pensavo che tu lo avresti ammesso.»
Newt lo guardò male mentre il suo viso si colorì di un rosso acceso.

Minho lì guardò sorpreso.
«Ora che ci penso, no, non volevo sentire.»

Thomas lo guardò e rise di nuovo.
«Un motivo in più per farti i cavoli tuoi»

-

Minho aveva raccontato alla coppia ogni singolo dettaglio, non aveva tralasciato neanche un particolare.
Thomas era più sorpreso di Newt, non si aspettava una cosa del genere da Brenda, soprattutto perché di solito non era così "dolce", all'inizio non ci avevano creduto, ma l'emozione dell'amico confermava che quella non fosse una bugia.

«Sono la persona più felice al mondo!» urlava, era la terza volta che lo ripeteva.

«Credo che lo abbiano capito tutti.» ridacchiò Newt.

Poco dopo arrivò proprio Brenda, anche lei sembrava allegra. Guardava con sguardo curioso tutti e tre che avevano un sorrisetto stampato il viso. Minho si girò a guardarla e gli fece un sorriso ancora più grande che venne ricambiato dalla ragazza.
«Che mi sono persa?»

«Ah, non tanto» ridacchiò anche Thomas, lo sguardo era rivolto su Brenda, ma guardava con la coda dell'occhio Minho.

«Spero» rise poi lei.
Dopo guardò Newt e subito dopo Thomas, quando guardò Minho non passarono manco due secondi che già era tornata con gli occhi puntati su gli altri due ragazzi.

«Okay, ho capito, me ne vado» disse poi l'asiatico, aveva intuito che stesse aspettando che se ne andasse, a quanto pare voleva parlare soltanto con i suoi amici, e questo in fondo lo deludeva un po'. Brenda gli sorrise di nuovo, gli altri due ragazzi rimasero in silenzio mentre il loro amico se ne andava.

La castana tornò a guardarli.
«Sto entrando in panico.» balbettò, Newt e Thomas annuirono aspettando che continuasse.
«Credo mi piaccia Minho! Ma..» tornò a balbettare poco dopo, sembrava triste.

«Ma?» dissero all'unisono la coppia.

«Penso ancora a lui.» disse, il suo sguardo puntò sul terreno sottostante.

«Lui chi?» chiese il biondo, ovviamente incosciente di quello che fosse successo prima che venisse salvato, non aveva notato lo stretto rapporto tra lei e il suo vecchio amico.

«Gally..» sibilò poi Thomas, quando Newt guardò verso di lui si guardarono negli occhi qualche secondo, quello gli bastò per capire qualcosa.
Brenda non accennava di alzare il capo.
«Brenda, è tutto okay, hai bisogno del tuo tempo, dopotutto non è accaduto molto tempo fa..» parlò ancora il bruno, il suo sguardo tornò sulla sua amica, e, delicatamente, appoggiò una mano sulla sua spalla per rassicurarla.

«Ogni cosa ha bisogno del suo tempo» si aggiunse anche Newt con tono rassicurante.
Brenda annuì silenziosamente fra qualche singhiozzo.

«Perché deve essere tutto così complicato..?» balbettò ancora la ragazza, la sua voce tremava e singhiozzava.
I due ragazzi non risposero, si limitarono a sospirare, ovviamente non sapevano cosa dirle dato che manco loro lo sapevano.

Minho, nel frattempo, non si era allontanato veramente: era dietro un albero a poca distanza da loro.
Il suo cuore aveva perso vari battiti e aveva il respiro sospeso.
Forse piaceva a Brenda.
Ma ancora pensava al loro amico.
E questo lo distruggeva.
Si sentiva in colpa perché al posto di capire, dato che Gally era anche suo amico, era geloso e triste che ancora stesse pensando all'altro invece che a lui.

Tirò un pugno all'albero e poco dopo appoggiò la schiena al tronco, silenziosamente si lasciò andare fino a cadere per terra. Non aveva notato che stesse piangendo finché non sentì le sue lacrime inumidirgli il collo.
Rimase in quella posizione per minuti interi.

Voleva capirla.

Ci stava veramente provando.

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