41. Primo giorno di scuola (rev.02)

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La sveglia suonò alle sette spaccate. Max non amava le alzate di soprassalto, perciò era solita usare, come suoneria, canzoni melodiche che garantissero risvegli soft.

Road Trippin dei Red Hot Chili Peppers si diffuse nella stanza, permettendole di iniziare la giornata con il giusto mood.

Accanto a lei, Adriel sembrava non sortire l'effetto delle note delicate di quel pezzo anni novanta. Max non se ne sorprese: ricordava benissimo l'invidiabile profondità del sonno cui era abituata a lasciarsi andare la piccola Wigan.

Con una carezza le sfiorò la nuca, scostandole dal viso una cascata di ricci che le riparava gli occhi dalla luce, ormai alta, del mattino.

"Adriel...è ora" le disse poi con tono amorevole.

La ragazzina si sfregò istintivamente gli occhi ancora stanchi e a sforzo aprì le palpebre.

In corpo avvertì una strana sensazione, come se avesse lasciato qualcosa a metà, forse un discorso, prima di addormentarsi. Vedendo Max accanto a sé, rammentò il brutto sogno fatto e il conforto che lei le aveva dato. Ipotizzò così che dopo si fossero addormentate l'una accanto all'altra; l'ombra del ricordo del signor Opal non la sfiorò minimamente.

"Sei pronta per il primo giorno di scuola?" le chiese Max entusiasta.

Adriel avrebbe dato qualunque cosa per provare la stessa emozione di Max, invece si sentiva interiormente contesa tra la curiosità e l'agitazione: curiosità di scoprire chi tra i suoi compagni di scuola fosse come lei e l'agitazione di conoscere quelli che invece non dovevano avere per nulla apprezzato la sua rivelazione scenica.

Una sola cosa era certa, in quel marasma di passaggi ancora da digerire: non aveva modo di tornare indietro perciò, o affrontava quel nuovo inizio a testa alta oppure si sarebbe dovuta nascondere per il resto della sua vita, dato che ormai tutti, vedenti, istigatori, neutrali la conoscevano fin troppo bene.

Non le restava altro che dimostrare di non essere un mostro e per farlo doveva imparare a usare la sua energia in modo corretto. La pratica rende perfetti e affrontare quella giornata doveva necessariamente essere il primo passo utile per iniziare a scoprirsi.

Non era sua abitudine impiegarci molto a prepararsi e quella mattina ci mise ancora meno del solito. Capitava spesso che si fermasse a dormire da Max e Billie, specie quando Ben faceva turni notturni, perciò aveva un paio di cambi pronti all'uso. Dopo una rapida doccia, si infilò i jeans e una t-shirt, legò, come di consueto, i voluminosi ricci in una crocchia scomposta in cima alla testa e si infilò la felpa blu navy che le aveva regalato Max e che adorava particolarmente. Avrebbe dovuto fare a meno dello zaino e dei libri per le lezioni di quella mattina, non avrebbero fatto in tempo a recuperarli passando da casa.

Passò davanti allo specchio del corridoio, fissando la propria immagine riflessa: gli occhi verde scuro, identici a quelli di Ben, le mandarono di rimando, un'espressione decisa, sorprendentemente adulta. Mentre si preparava, era riuscita a raccogliere dalle parole di Ben e Max quella giusta dose di sicurezza, ottenendo la miccia che poteva dare il via all'accensione: si sentiva sicura, doveva sentirsi così, altrimenti non avrebbe dimostrato a suo padre di sapersi controllare.

Presero un taxi per superare rapidamente i primi isolati, trovando il traffico insolitamente ridotto rispetto al solito. Il tassista le informò che era stato indetto, solo poche ore prima, uno sciopero straordinario dei mezzi, che aveva costretto i pendolari a recarsi al lavoro prima del consueto; le due non si soffermarono su quella spiegazione perfettamente razionale, ignare che la realtà dei fatti, recentemente accaduti, non poteva essere più diversa.

Mentre i palazzi sfrecciavano rapidi davanti ai suoi occhi, Adriel si abbandonò completamente alla schienale del sedile posteriore, la testa rilassata, la mente in elaborazione. Stava per iniziare una nuova vita, sì. Era quello che in fondo stava per accadere. La sua scuola, i suoi compagni da quel giorno in poi sarebbero stati diversi, come lei d'altronde. La prima certezza ora era che le persone cui teneva di più si erano rivelate degli estranei; Ben si era rivelato un estraneo.

La Rivelazione di AdrielNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ