VI

4.4K 126 16
                                    

Presto arrivò il giorno della registrazione e Beatrice si sentiva tesa, preoccupata di sfigurare con la coreografia che aveva portato.

La puntata iniziò con l'esecuzione dei compiti assegnati in settimana, per poi proseguire con la gara di canto, giudicata da Annalisa, e quella di ballo, giudicata da Virma Toppi.
Dopo aver scoperto chi avrebbe dovuto giudicarla, la tensione della ballerina aumentò.

Aveva sempre seguito la carriera della giudice ed ora si sentiva onorata, ma allo stesso agitata, per avere l'opportunità di esibirsi in sua presenza.

Quando toccò ad Holden cantare, alla ragazza vennero di nuovo gli occhi lucidi.
Si sforzò di trattenere le lacrime, che minacciavano di colare copiose lungo le sue guance, poiché sentirgliela cantare dal vivo faceva tutt'altro effetto.

Seguì il resto delle esibizioni dei compagni, ascoltando i consigli dati loro dalla giudice, fin quando Maria non la chiamò a scendere.

<<Niente punte oggi?>> chiese la conduttrice, notando i piedi privi di scarpette della ragazza.
La mora scosse la testa, togliendosi l'archetto.
<<Cosa balli?>>
<<Una coreografia di contemporaneo, su "Take me to church" di Hozier>>

Detto ciò raggiunse il centro del palco mettendosi in posizione, attendendo la base.

Svolse la coreografia in modo esemplare, nonostante la complessità di essa che prevedeva anche diverse acrobazie e salti.

Holden la osservò attentamente, seguendo con lo sguardo ogni singolo passo della ragazza, essendo a conoscenza delle preoccupazioni che aveva. Non era un grande esperto di danza, ma ai suoi occhi risultò perfetta.

Terminata la coreografia, corse a recuperare l'archetto, aspettando il giudizio della Toppi.

<<Bea io non so cosa dirti, mi hai fatto venire i brividi>>
Sentire quelle parole le fece automaticamente distendere le labbra in un sorriso.
<<Grazie mille>>

<<Anche io Maria volevo fare i complimenti a Bea, perché con questa coreografia ha dimostrato di avere oltre che una tecnica impeccabile anche una capacità interpretativa pazzesca>> si complimentò fiera la sua maestra.
<<Io non sono d'accordo. Sei stata bravissima tecnicamente, ma non mi sei arrivata>> intervenne Todaro, trovandosi ad essere l'unico di questo pensiero.
<<Invece io ti ho addirittura preferito a quando balli classico, perché con questo stile hai potuto far uscire la parte espressiva della tua danza>> commentò invece Emanuel Lo.

La ragazza ringraziò tutti, tornando al suo posto soddisfatta.

Giunto il momento di scoprire le classifiche finali, restò sotto shock nel vedere il primo posto occupato dal suo nome.
Tutti gli sforzi fatti in settimana erano stati ripagati.

Si portò le mani alla bocca, sorridendo.
<<Non te lo aspettavi eh>> rise Maria osservando la sua reazione.
Lei scosse la testa tanto veloce da procurarsi un giramento di testa.
I suoi compagni si complimentarono con lei, trovando il suo primo posto meritatissimo.

Quando si voltò verso Joseph, ancora  sorpresa, lo trovò a fissarla sorridendo.
Si scambiarono un lungo sguardo, prima di tornare a concentrarsi sulla puntata.

La puntata andò avanti con la gara di improvvisazione di ballo la quale fu questa volta vinta da Sofia.
Successivamente ci fu la gara inediti, a cui parteciparono Space, Ezio e Petit, che vinse.

Ci fu poi la sfida di Sarah, che si concluse con la sua vittoria.

La prima cosa che Bea fece, appena terminata la registrazione, fu andare a complimentarsi con Petit.

<<Ma tipo quando dici "m scriv n'ata vot" che significa?>> chiese Valentina, provando ad imitare l'accento napoletano ma fallendo miseramente.
<<Mi scrivi di nuovo>> risposero all'unisono Angela, Petit e Beatrice.

<<E tu come lo sai?>> chiese il ragazzo, rivolgendosi alla ballerina.
<<Ma guarda che son napoletana anche io, non te l'ho detto?>>
<<Ua, non si sente per niente>> disse sorpresa la sua compagna di stanza, che nonostante avesse trascorso molto tempo in sua compagnia non aveva mai notato nella sua voce nessuna cadenza particolare.
<<Vabbè coi tanti anni a Parigi e col fatto che ora vivo a Roma, lo camuffo bene>>

Più tardi, Beatrice si recò in giardino per passare un pò di tempo da sola con i suoi pensieri.
Tuttavia trovò la poltrona occupata da Joseph, intento a prepararsi una sigaretta.

<<Tu fumi troppo>> lo riproverò la ballerina.
<<Abbastanza>> scrollò le spalle lui, leccando la cartina per poi chiuderla.
Sapeva che per un cantante fumare fosse sbagliatissimo, ma comunque non riusciva a fare a meno di quella sostanza.

<<Come mai tutto solo qui fuori?>>
<<Pensavo. Tu come mai qui?>>
<<Avevo intenzione di pensare>>
<<Pensiamo insieme?>> propose il ragazzo, aspirando un pò di fumo.
Lei accettò quella proposta, accomodandosi sul divano.

<<Oggi in puntata mi hai fatto venire i brividi, quasi piangevo>>
Fu lei ad interrompere il silenzio in cui erano immersi da qualche minuto, rivelandogli quanto l'avesse emozionata.

<<Quella canzone, è importante per te non è vero?>>
Le pose quella domanda con l'intenzione di farla aprire con lui, ma lo fece in modo cauto non volendo comunque risultare invadente.
Lei annuì, con un sorriso amaro sul volto.

Joseph non proferì parola, rispettando i suoi tempi.
Terminò la sigaretta, di cui gettò il mozzicone nel posacenere.

Per lei non era semplice mostrarsi così vulnerabile agli occhi di qualcun'altro, ma per qualche strana ragione a lei ignota sentiva che con lui poteva farlo.

<<Era la canzone preferita di mia nonna materna. Lei e mio nonno la consideravano "la loro canzone".>>
<<Era?>>
<<Già, è morta un anno fa>>
Non usò giri di parole o sinonimi, non le piaceva girare intorno alle cose. Lei era morta, quella era la triste realtà e un termine diverso non avrebbe alleviato il suo dolore.

<<Cazzo, mi dispiace. Eravate tanto legate?>>
<<Tanto. Nonostante la distanza ci sentivamo ogni giorno e non si dimenticava mai di dirmi quanto fosse fiera di me e della persona che ero. Per me è stata come una madre.>>
Parlare di lei le provocò un vuoto allo stomaco e nonostante si sforzasse di non piangere, Joseph poteva leggere nei suoi occhi tutto il dolore che provava.

Il ragazzo in completo silenzio si alzò e raggiunse Beatrice sul divanetto.
<<Vieni qui>> disse prima di stingerla a sè, facendole poggiare la testa sul suo petto.

Joseph apprezzò tanto che gli avesse parlato di una parte così importante della sua vita, avendo intuito che non fosse una cosa che faceva spesso o con chiunque, ma era del parere che le parole in certe situazioni servissero poco o niente, così cercò di comunicargli la sua vicinanza attraverso quel contatto. 

La ballerina all'inizio restò immobile, non aspettandosi quel contatto così intimo ma di cui sapeva di aver bisogno. Dopo qualche istante, infatti, ricambiò la stretta.

<<Grazie>> sussurrò soltanto, ricevendo un bacio tra i capelli come risposta.

Non disserò più nulla, restando stretti in quell'abbraccio, con i battiti sincronizzati e i corpi che si scambiavano calore, per un tempo indefinito.

Spazio autrice

Che ne pensate? Spero per ora la storia vi stia piacendo.
Love you, M

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora