XXXV

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Il giorno successivo, in casetta arrivò una comunicazione per i cantanti.
Ogni squadra avrebbe dovuto scegliere uno tra loro che avrebbe dovuto esibirsi, su un pezzo a scelta. Il giudice avrebbe stilato una classifica, in cui l'ultimo classificato avrebbe sottratto un punto ai voti di ciascun componente della propria squadra, durante la classifica della prossima puntata.

Salvatore ed Angela proposero a Joseph di portare "Bella d'Estate" di Mango e, seppur con qualche incertezza, il romano accettò.

Sentiva dentro di sé crescere una forte agitazione, poiché temeva non solo di sbagliar nuovamente ma anche di portare uno svantaggio ai suoi compagni.
Aveva bisogno di qualcuno che lo rassicurasse, che gli infondesse un pò di serenità e scacciasse via le sue paranoie.
Quel qualcuno era proprio Beatrice, da cui si diresse in cerca di conforto.

La trovò seduta sul suo letto, col portatile poggiato sulle gambe mentre revisionava le varie assegnazioni.
Quando vide che era impegnata si voltò con l'intenzione di lasciarla studiare, ma venne fermato dal suono della sua voce.

<<Che fai, vai via?>> chiese lei confusa.
<<Volevo sta un pò co te, ma se sei impegnata fa nulla>>
<<Ora sono libera>> disse soltanto, invitandolo a raggiungerla e spegnendo il laptop.

Joseph prese posto sul letto arancione, accomodandosi difronte alla ragazza.

Le raccontò di ciò che era stato comunicato loro poco prima dalla produzione e del fatto che i suoi compagni avessero scelto di dare a lui la responsabilità di rappresentarli davanti al giudice.
Lei stese le gambe davanti a sé, ascoltandolo attentamente e studiando le sue espressioni.

<<Non vorrei andà là e fa n'altra figura de merda>> sospirò, passandosi una mano sul volto.
<<Jo, se hai sbagliato qualche volta non vuol dire che sbaglierai sempre. Prendila un pò come un'occasione di rifarti, dopo le ultime settimane>>
<<Lo so, ma me sta a venì l'ansia>>
<<Devi star tranquillo, che tanto puoi cantar anche la lista della spesa e farla sembrare una poesia>>
<<Esagerata>> commentò, alzando gli occhi al cielo.
<<Non esagero, é quel che penso>> alzò le spalle lei.

I due restarono in silenzio per qualche istante, fissandosi negli occhi, prima che a prender parola fosse il cantante.

<<Me dai n'abbraccio?>> chiese Joseph, sentendo il bisogno di esser stretto da quelle esili braccia.
Beatrice non rispose, ma istantaneamente aprì le braccia e gli fece spazio accanto a sé. Il ragazzo si stese così al suo fianco, venendo accolto tra le sue braccia.
Chiuse gli occhi, lasciandosi tranquillizzare dalle delicate carezze che lei gli stava lasciando tra i capelli e sentendo da subito il cuore farsi più leggero.

Quando riaprì gli occhi, le sue pozze marroni si mischiarono con quelle verdi della ballerina e i loro volti erano così vicini da sfiorarsi la punta del naso.
Lo sguardo di Joseph scese sulle labbra della ragazza, che improvvisamente desiderava far scontrare con le sue. I cuori di entrambi presero a battere più velocemente, mentre i loro stomachi facevano le capriole.
Si avvicinò maggiormente a lei e quando le loro labbra si sfiorarono, un colpo di tosse li riportò alla realtà.

Sulla porta, ad osservarli con uno strano sorrisetto sul volto, c'era Valentina che era venuta a richiamare il cantante, per cui era giunto il momento di dirigersi in studio.

A malincuore si separarono e il ragazzo le lasciò sole, non prima di ricevere un "in bocca al lupo" accompagnato da un bacio sulla guancia dalla ballerina.

<<Devi dirmi qualcosa per caso?>> chiese cautamente la bionda, andandosi a stendere sul suo letto.
<<Cosa dovrei dirti?>>
Sapeva benissimo dove l'amica volesse andare a parare, ma decise di far la finta tonta, nella speranza di riuscire a sfuggire a quel discorso.
<<Tra te e il maestro, c'é qualcosa?>>
Avrebbe tanto voluto poter negare senza esitazioni, ma si prese un attimo per pensare.

Poco prima, così vicina a lui, aveva provato delle strane sensazioni. Aveva sentito una stretta allo stomaco e, quando aveva notato il suo sguardo puntato sulle sue labbra, aveva desiderato che azzerasse le distanze e la baciasse.
E probabilmente, se la bionda non li avesse interrotti, quel desiderio si sarebbe avverato.
Le insinuazioni precedenti di Tiziano avevano fatto nascere nella sua testa tante domande, che ogni volta sceglieva di ignorare. Ma adesso, dopo quel "quasi bacio", poteva ancora far finta di nulla?
Poteva ancora fingere che fosse solo una semplice amicizia?

<<Non lo so>> sospirò, puntando lo sguardo sul soffitto.
<<Come ti senti quando sei con lui?>>
Decise di essere sincera e di condividere i suoi pensieri con la sua compagna di stanza, sperando che parlarne con un'amica le fosse stato d'aiuto in qualche modo a capire qualcosa.
<<Con lui sto bene, divinamente. Provo delle sensazioni che non ho mai provato prima, ma non so bene come interpretarle>>
<<Io penso che tu sappia bene cosa provi, ma che cerchi di nasconderlo a stessa per paura>>
Quelle parole fecero riflettere Beatrice, che di paure nella vita forse ne aveva anche troppe.

Tiziano, che per puro caso passava di lì, osservò il volto della ballerina, passando poi su quello a tratti divertita di Valentina.
Poteva percepire che stessero parlando di qualcosa di importante che, a giudicare dalla sua espressione pensierosa, riguardava Beatrice.

<<Succede qualcosa di cui dovrei essere a conoscenza?>> indagò, alternando lo sguardo tra le due ragazze.
<<Bea e Joseph stavano per baciarsi>> confessò la maggiore, ricevendo un cuscino tirato addosso dall'altra.
<<Che cosa?>> urlò il riccio, scatenando la risata della bionda e facendo invece imbarazzare la mora.
Si voltò sulla pancia, nascondendo il volto nel materasso e ignorando la tempesta di domande che l'amico iniziò a porle.

<<Come? Quando? Perché no?>>
<<Stavano stesi sul suo letto e poi sono arrivata io, giusto giusto prima che le loro labbra si sfiorassero>>
<<Cazzo Vale, che tempismo di merda>>
<<Eh lo so. Dovevi vedere com'eran carini, vicini vicini>>
I due sì lasciarono andare a svariati commenti, aprendo un discorso sul rapporto tra il cantante e la ballerina.

<<Siete consapevoli che io sono qui, davanti a voi, e che posso sentirvi?>>
<<Ne siamo più che consapevoli, ma non ci interessa>> annuì Tiziano, facendola sbuffare.

Poco dopo Beatrice sgattaiolò via dalla sua stanza, ignorando i richiami dei due amici.
Aveva troppo caos in testa per riuscire a sopportare i loro commenti.

Spazio autrice

Bea sta iniziando a capire che la storia dell'amicizia non hai più così senso.
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, vi aspetto nei commenti.
Love you, M

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora