XLIV

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Beatrice si chiuse la porta che dava sul giardino sul retro alle spalle, andandosi ad accomodare sulla poltrona grigia col cellulare tra le mani.
Chiamò suo padre, per risentire la sua voce e avvisarlo che sarebbe tornata a casa per Natale.

Rispose dopo qualche squillo e il suo volto, rigato da qualche ruga, apparve sul display.
<<Bea, come stai?>>
<<Bene, pá, tu?>>
<<Qui tutto bene, anche se mi manca la mia bambina>>
<<"Bambina" per modo di dire, c'ho quasi 22 anni pà>> rise la ragazza.
<<Sarà, ma per me lo resterai sempre>>
La osservò con gli occhi colmi d'amore, quell'amore puro e incondizionato che solo un genitore é in grado di provare, mentre lei arricciava il naso per il lieve imbarazzo dovuto alla dolcezza di quel momento.

<<Senti, ti devo dare una bella notizia...>> annunciò poi, osservando l'espressione curiosa sul volto del padre.
<<Natale lo passiamo insieme>>
Il volto dell'uomo si illuminò alla notizia e la cosa fece nascere sul volto della ragazza un gran sorriso.
<<Davvero? Come son contento, a papà!
Quando arrivi?>>
<<Parto tra qualche giorno>>
<<Devo avvisare tutti allora. La mia Bea torna a casa!>> prese a gridare, con la voce carica di gioia.

Continuarono a gioire della notizia e a parlare del più e del meno per un'altra quindicina di minuti, prima che il tempo a disposizione della ragazza terminasse.
Dopo aver chiuso la chiamata, informò anche la madre tramite un messaggio, sotto raccomandazione del padre che, nonostante il divorzio e il rapporto inesistente con l'ex moglie, cercava di aiutarle a migliorare il loro rapporto, per il bene della figlia, che insieme avevano tanto desiderato e che era arrivata 22 anni prima come una stella cadente atterrata tra le loro braccia.

Beatrice riconsegnò il cellulare e si fermò in cucina, a chiacchierare con i suoi compagni.
Tiziano la affiancò, circondandole le spalle con un braccio e ricevendo un gran sorriso da parte dell'amica.

<<Come mai sei così contenta, l'hai saputo?>>
<<Sapere cosa?>> aggrottò le sopracciglia, confusa e curiosa allo stesso tempo.
<<La produzione ha creato le coppie per capodanno, tu ti esibisci con Joseph>>
<<Davvero?>> scattò, staccandosi leggermente dal suo corpo, e poggiando le mani sul bancone della cucina.
Il sorriso che aveva stampato sul volto si allargò quando lo vide annuire in tutta risposta.
Tiziano rise nell'osservarla gioire come una bambina a cui babbo natale aveva appena consegnato i regali.
<<Credevo lo sapessi amo>> le accarezzò la testa, sorridendo a sua volta.

L'attenzione di Beatrice venne catturata dalla figura del cantante in lontananza, che si dirigeva verso le camere.
Si scusò con l'amico e si affrettò a raggiungerlo, per informarlo del loro duetto.

Corse verso il romano, tuffandosi sulle sue spalle e cogliendolo alla sprovvista. Questi dovette far appello a tutte le sue forze per non precipitare verso il suo suolo, per poi voltarsi verso la ballerina che si separò dal suo corpo.

<<Me volevi ammazzá?>> rise, confuso.
<<Ballo con te a capodanno!>> annunciò lei, pipante.
<<Lo so, te lo stavo venendo a dì, prima del tuo tentato omicidio. É na figata, ve?>>
<<Si! Devo correre in sala, ho già in mente qualcosa per la coreografia>>
Velocemente lo salutò, limitandosi a lasciargli un dolce bacio sulla guancia ricoperta dalla barba, poiché erano circondati dai loro compagni, per poi correre a recuperare il borsone e dirigersi verso gli studi.

Joseph restò per qualche secondo immobile, travolto dalla frenesia della ballerina, venendo affiancato da Tiziano che li aveva osservati intenerito fino a quel momento e che non si fece scappare l'opportunità di fare una delle sue battutine sui due.

Beatrice, giunta agli studi, entrò in una delle sale vuote, poiché in quei giorni prima della partenza non erano previste lezioni, e subito prese a lavorare.
Ascoltò a ripetizione "Nuvola", lasciandosi ispirare dalle parole e dalla voce di Joseph per mettere su un abbozzo di coreografia.
Ballò fino a quando ne ebbe le forze, sentendosi spensierata. Non pensò alla perfezione dei passi, lasciandosi semplicemente trasportare dalla musica e da ciò che provava per il cantante.

Spazio autrice

Capitolo forse un pò breve, ma di passaggio.
Fatemi sapere cosa ne pensate, vi aspetto nei commenti.
Love you, M
💘

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora