XXVII

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Beatrice raggiunse il centro del palco, pronta ad esibirsi.

Quella settimana portava una coreografia contemporanea e sarebbe stata giudicata da Rossella Brescia.
Ballò sulle note di "runaway" concentrandosi sui passi, sapendo già che avrebbe ricevuto qualche critica da sua madre.

<<Sei brava, tanto. Dal modo in cui un ballerino danza, si riesce a capire molto sulla sua persona e di te, guardandoti ballare, ho capito che forse pensi un pò troppo. Un consiglio che ti dò è di non pensare troppo ai passi perché anche se ti sporchi un pò non succede nulla>>
La ballerina ascoltò il suo consiglio, indossando nuovamente l'archetto, annuendo alle sue parole.

Era vero, forse pensava troppo, ma non riusciva a farne a meno.
Non riusciva a stoppare quella voce nella sua testa che produceva pensieri e riflessioni continuamente, tormentandola senza sosta.
Pensava troppo ai passi, a quello che avrebbe detto sua madre, a quello che avrebbe pensato chi la osservava, all'opinione dei prof: la sua mente era un groviglio confusionario di pensieri.

Tornò al suo posto, riflettendo su ciò che le era stato detto.

Poco dopo scese Holden, posizionandosi al centro del palco.
Partì la base e iniziò ad intonare "Il mio canto libero" di Battisti.

Dopó la prima strofa, però, ebbe un piccolo vuoto di memoria e si fermò.
Spostò l'attenzione su Maria, che lo rassicurò con lo sguardo, invitandolo a riprendere a cantare.

Riprese così a cantare e, travolto da un'insolita audacia, staccò il microfono dall'asta, prendendo a girare per il palco.

Dietro di lui, dal suo banchetto, Beatrice non smise un attimo di cantare con lui.
Gli aveva confidato che non fosse un grande fan delle attenzioni e che sul palco non si sentiva propriamente a suo agio, ed ora si sentiva fiera di lui, che quel giorno era riuscito ad osare.

Nuove sensazioni
Giovani emozioni
Si esprimono purissime in noi

Al momento nella sua vita, forse forse una persona che gli faceva provare cose mai provate prima c'era ed era proprio lì, in quello studio.

Si voltò verso i ragazzi, lanciando uno sguardo a Beatrice che sorrideva.
Bastarono quel sorriso e quello sguardo a tranquillizzarlo, per poi portare a termine la sua esibizione.

Tommaso Paradiso, giudice di quella puntata, si complimentò con lui per esser riuscito a proseguire.

<<Holden, se fosse successa una cosa del genere 20 giorni fa, che avresti fatto?>> gli chiese Maria, richiamando la sua attenzione.
<<Eh me sarei ammazzato>> ammise, facendo scoppiare lo studio in una risata generale.
<<E invece oggi hai proseguito, quindi direi che è già un gran passo avanti>>

Tornò poi al suo posto e la puntata proseguì fino al suo termine, dopoduchè gli venne concesso di tornare in sala relax.

La prima cosa che Beatrice fece, fu raggiungere Joseph e circondargli il busto tra le braccia.

<<Me dispiace d'esseme bloccato>>
<<Sei stato bravissimo lo stesso>> alzò le spalle lei, poggiando il mento sul suo petto per guardarlo negli occhi.

Joseph si prese un attimo per osservarla, accarezzandole piano il volto.

<<Hai le lentiggini>> osservò, notando le piccole macchioline che le costellavano le guance.
<<Si, ma praticamente è come se non le avessi perché si notano solo da vicino>>
Luì continuava a percorrere con le dita un percorso immaginario sulla sua pelle, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
Era bella, immensamente.

A risvegliarli dai loro pensieri fu Tiziano, che li osservava già da un pò.
Voleva complimentarsi col cantante, ma vedendoli così vicini si sentiva un pò in colpa ad interromperli.

Gli sguardi che si riservavano a vicenda dicevano molte cose su di loro, cose che loro nemmeno sapevano ma che prima o poi avrebbero scoperto.

Spazio autrice

Questo capitolo non mi piace per niente, ma vabbè.
Fatemi sapere cosa ne pensate, vi aspetto nei commenti.
Love you, M

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora