XXXVI

3K 144 5
                                    

Nei giorni successivi anche Joseph rifletté molto su ciò che era successo.

Era da tempo ormai arrivato alla conclusione che Beatrice gli interessasse, ma aveva sempre cercato di contenersi. L'ultima cosa che voleva era rovinare il bel rapporto che avevano creato, a costo di reprimere tutto ciò che sentiva.
Avrebbe studiato i comportamenti di Beatrice, comportandosi di conseguenza.
Se lei avesse voluto fare un passo avanti, l'avrebbe presa per mano e seguita, così come nel caso in cui avesse voluto il contrario.

Quella sera invece si era lasciato prendere dal momento e aveva provato a baciarla, senza riuscire a trattenersi.
Lei non si era tirata indietro e Joseph ne rimase piacevolmente colpito, immaginando che dunque anche lei provasse qualcosa nei suoi confronti.
Aveva però dovuto ricredersi quando, nei giorni consecutivi, l'aveva vista prendere le distanze.

Erano infatti giorni che a stento lo degnava di un saluto, cercando di evitarlo il più possibile.
Cosa non molto semplice, contando il fatto che vivevano sotto lo stesso tetto, ma in cui Beatrice riuscì molto bene.

Quell'improvviso allontanamento aveva provocato nel cantante un forte senso di dispiacere.
Dal canto suo, Beatrice si sentiva confusa come mai lo era stata prima. Si trovava a dover fare i conti con sentimenti a lei ignoti, che l'avevano mandata in crisi totale, e non sapeva bene come avrebbe dovuto comportarsi.
Passava le giornate in sala, dove comunque non riusciva a dare il massimo perché con la testa completamente altrove, e quando tornava in casetta filava direttamente a letto.

Joseph stava fumando una delle sue sigarette in giardino, in compagnia di Tiziano.

<<Ma te e Bea? É qualche giorno che non vi vedo più attaccati>> chiese il ballerino, indagando sulla loro situazione.
<<Non so il perché, ma credo che me stia evitando>> sbuffò una nuvola di fumo, puntando lo sguardo in un punto nel vuoto davanti a sé.
<<Deve essere entrata in tilt per il quasi bacio>> ipotizzò il ventiduenne, che iniziava a capire il modo contorto in cui funzionava la mente della ragazza.

I sentimenti, l'amore, il sentirsi così legata a qualcuno la terrorizzavano perché per tutta la vita aveva sempre dovuto contare solo su sé stessa e quella per lei era la normalità.

<<Mew?>> chiese, immaginando fosse stata la bionda a raccontargli l'accaduto.
<<Esatto>>
<<E sai se Beatrice ha detto qualcosa a riguardo, pe caso?>> chiese, curioso di sapere se avesse parlato di lui o di cosa le passasse per la testa.
Voleva solo capire se dovesse del tutto arrendersi o se ci fosse ancora una piccola speranza per loro due.
L'amico gli sorrise, prima di prendere parola.
<<Ne ha parlato con Vale. Ha confessato che con te prova cose nuove, ma che non sa neanche lei come comportarsi>>

Joseph annuí, perso nei suoi pensieri.
Non sapeva se sarebbe dovuto andarle a parlare o se semplicemente avrebbe dovuto rispettare i suoi tempi e attendere che fosse lei a cercare un dialogo.
Tiziano sembrò in grado di leggergli nella mente, riuscendo benissimamente ad immaginare tutti i dubbi che aveva.
<<Lasciale tempo, vedrai che alla fine capirà di non poter reprimere i suoi sentimenti>>
<<Lo spero>>

Alzò lo sguardo al cielo, osservando la luna piena di quella sera. La stessa luna che, qualche metro più in là, stava ammirando Beatrice, seduta nel giardino anteriore alla casa mentre ascoltava distrattamente i discorsi delle compagne.

Al suo fianco Martina, con cui negli ultimi giorni stava passando molto tempo, mentre in piedi di fronte a loro se ne stavano  Valentina, con una sigaretta tra le mani, e Gaia.

<<Tu non me la conti giusta>> la cantante della Cuccarini indicò la ballerina di Todaro, che aveva un sorriso da ebete stampato sul volto.
La diretta interessata abbassò lo sguardo, ridacchiando imbarazzata.
<<Gaietta, cosa ci nascondi?>> alzò le sopracciglia Beatrice, invitandola a sputare il rospo.
<<Ci siamo baciati>> disse velocemente, assicurandosi non ci fosse nessun'altro nei paraggi.
<<Oddio>> esclamarono le tre ragazze all'unisono, scattando sull'attenti.
<<Puoi ripetere scusa?>> chiese Martina, fingendo di non aver sentito.
<<Io e Mida ci siamo baciati>> ripeté, questa volta più lentamente, con le guance ormai paonazze.

Per la ballerina napoletana partì subito l'interrogatorio, a cui rispose con non poco imbarazzo.
Raccontò loro di come fosse successo, di quanto lui fosse stato dolce e del fatto che avrebbe voluto rifarlo mille volte ancora.
Questa volta ci avrebbe provato, a costruire una relazione, senza tirarsi indietro come nelle occasioni precedenti. Ammise di sentirsi finalmente libera di lasciarsi andare e di aprire il suo cuore a qualcun'altro.

Beatrice la ascoltò con un lieve sorriso sul volto, domandandosi se lei invece sarebbe mai stata pronta.
Avrebbe trovato la forza di donarsi ad un'altra persona, affidandogli le chiavi del suo cuore e della sua anima?

Spazio autrice

Non mi piace per niente come ho strutturato e scritto questo capitolo, ma vabbé.
Fatemi sapere cosa ne pensate, vi aspetto nei commenti
Love you, M

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora