LVI

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Beatrice si trovava in sala a provare in compagnia del professionista Luca, quando fece il suo ingresso in sala la maestra Celentano.

I due fermarono i loro passi, salutando la maestra, la quale ricambiò cordialmente.
<<Come procede col passo a due?>>
<<Per ora bene, stiamo lavorando alla parte finale>> riportò il professionista, recuperando una bottiglietta d'acqua.

<<Allora Bea, direi che dobbiamo fare due chiacchiere>> annunciò la maestra, congedando il professionista.
La ballerina annuì e si posizionò dinanzi alla donna, aspettando che prendesse parola.
<<Quando ti sei esibita, durante la sfida, ho visto in te quella scintilla che cercavo di tirare fuori da tempo. Voglio vederti ballare sempre in quel modo.
Mancano poche settimane al serale e non sono ammessi passi indietro, ma solo progressi.>>

<<Io credo in te e trovo che su quel palco potresti davvero brillare, ma devi dimostrarmi di esserne davvero all'altezza>>
<<Lo farò>> annuì, con l'espressione determinata di chi desiderava indossare quella maglia dorata più di ogni altra cosa.

Le due si scambiarono un sorriso, prima che la maestra le chiedesse di mostrarle le nuove coreografie.

Beatrice eseguì gli ordini, mettendosi in posizione al centro della sala e attendendo la musica.
Quando la prima nota riecheggiò nella sala, la maestra puntò il suo sguardo in quello dell'allieva.
<<Balla con l'anima>> le raccomandò, facendola annuire.

Danzò, spostandosi per la sala con movimenti leggiadri e composti. Ascoltò la canzone, lasciando che il suo corpo trasmettesse il medesimo messaggio delle parole intonate dal cantante.
Svuotò la testa da ogni pensiero, vivendosi a pieno quel momento.

Quando ebbe terminato, portò la sua attenzione
sulla donna, cercando di leggere nella sua espressione un sentimento qualsiasi che la aiutasse a comprendere quale fosse il suo pensiero.

Se mentre ballava si era sentiva del tutto tranquilla, in quel momento era, invece, tremendamente ansiosa di conoscere il giudizio della donna.
La maestra le aveva fatto capire chiaramente che non avrebbe più accettato carenze da parte sua e che, in caso contrario, non avrebbe avuto accesso al serale.

Dopo qualche istante, la donna si lasciò scappare un sorriso lieve. Un gesto quasi impercettibile, che però non sfuggì agli occhi attenti della ballerina.
<<Ottimo >>
Bastò questo a rassicurarla, scacciando via un pò di quella preoccupazione che aveva preso possesso di lei.

Beatrice continuò a provare ancora per qualche ora, prima che la maestra le permettesse di fare rientro.

Durante il tragitto verso la casetta, Beatrice
continuava a pensare alle parole pronunciate dalla donna.
"Io credo in te"
"Su quel palco potresti brillare"
Si sentiva incredibilmente fortunata per aver incontrato una persona come la Celentano che, nonostante i modi discutibili, ha il solo scopo di trasformarti nella versione migliore di te stesso.
Non l'avrebbe mai ringraziata a sufficienza, per aver creduto in lei anche quando ella stessa non ne era stata in grado. Ora aveva l'obbligo di dimostrarle che scegliendola, in quel giorno di metà settembre, non aveva commesso un errore.

Più tardi, la ballerina si trovava in cucina in compagnia di Joseph, Malia, Nicholas, Angela e
Tiziano.
I sei stavano discutendo delle reciproche infanzie, quando Joseph prese a parlare di come fosse nata la sua passione per la musica.

Essendo cresciuto in una casa in cui si respirava musica in ogni angolo, si era avvicinato a quel mondo sin da molto piccolo.
Aveva iniziato, per divertimento, a giocare con le corde di una chitarra, i tasti di un pianoforte e con la sua voce. Crescendo, non aveva mai smesso e, nei momenti di sconforto, aveva trovato rifugio in quella passione che ardeva dentro di lui.

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora