XXXIX

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Beatrice era intenta a preparare una delle coreografie per la puntata successiva, quando la lezione venne interrotta dall'ingresso in sala della Celentano.

La ballerina fermò i suoi passi salutando cordialmente la maestra, che chiese al professionista di lasciarle sole.
Successivamente invitò l'allieva ad accomodarsi dinanzi a lei, annunciandole che avevano qualcosa di cui discutere.

<<Sei soddisfatta del tuo percorso?>> chiese, accomodandosi.
<<Son consapevole che non mi stia andando male, ma mi spiace che spesso venga messa in discussione la mia espressività>> ammise sincera, portandosi le ginocchia al petto.
<<É proprio questo quello di cui volevo parlarti. Diversi giudici ti hanno detto di lasciarti andare, di pensar meno alla perfezione del passo, di liberarti...e io mi chiedo, com'é che a distanza di quasi tre mesi ancora non noto questo cambiamento? Cos'é che ti blocca?>>
<<Non lo so>> sussurrò.
<<Io ti voglio aiutare, Beatrice, ma se tu non mi parli e non esprimi ciò che senti non mi e non ti aiuti. Hai un carattere talmente chiuso, talmente che pretendi troppo da te stessa, che il tuo essere Beatrice non esce quando balli e, se non cambi atteggiamento, non uscirà mai>>

La ragazza abbassò la testa, osservando la punta dei suoi piedi fasciati dalle mezze punte, mentre ascoltava attentamente le parole della maestra.
Prese a muovere freneticamente le gambe, col bisogno di scaricare in qualche modo la tensione che sentiva crescere dentro di sé.

<<Io preferisco una persona che sbaglia e si lascia andare rispetto a una persona che é sempre attenta a quello che dice e che fa, perché poi quando balli tu sei sempre troppo attenta a quello che fai. Ho bisogno che il lavoro sia reciproco, perché non posso essere l'unica che cerca di aiutarti>> alzò il tono di voce la maestra, facendo recepire perfettamente il messaggio alla sua allieva.
<<Ma io lo so che é colpa mia...>> tentò di parlare, venendo però sovrastata dal tono visibilmente alterato della sua insegnante.

<<Sono mesi che cerco di aiutarti ma tu sei la solita cozza chiusa che non si apre.
Beatrice tu sei sempre controllata, non ti lasci mai andare. Chiunque ti ha detto "sporca un pò il movimento", eppure non lo fai. É meglio sbagliare un cavolo di passo ma essere un'artista in scena e non un cubetto di ghiaccio, non so più come fartelo capire>>

Beatrice era delusa da sé stessa per non esser stata in grado di soddisfare le aspettative della sua insegnante, che aveva sempre creduto e scommesso tanto su di lei.
<<Io voglio completezza e tu te lo puoi permettere. Sei un elemento con grandi doti e a chi ha tanto, viene chiesto tanto.>>

<<Aiutami ad aiutarti, Beatrice>> la Celentano addolcì il tono di voce, puntando lo sguardo in quello della ragazza.
<<Devi accettare che non sei perfetta. Si, il nostro lavoro é alla ricerca della perfezione, ma nessuno é perfetto. Perché ne sei così ossessionata?>>
Quelle parole giunsero al cuore della ragazza come una pugnalata decisa, procurandole una fitta al petto.

Ciò che la maestra desiderava era ottenere una spiegazione che la aiutasse a capire la ragazza che aveva scelto per quel percorso, per poterle effettivamente essere d'aiuto. E Beatrice scelse di fornirle questa spiegazione, confidandosi con la sua insegnante e riconoscendo che avesse pienamente ragione ad arrabbiarsi con lei.

<<Vengo da una famiglia di ballerine da generazioni. Mia madre mi ha cresciuta con un'ideale della danza fatto di perfezione e disciplina, ai limiti dell'irraggiungibile. Mi ha fatto frequentare l'Operà, allontanandomi da casa da piccolissima seppur io non mi sentissi pronta, e si é sempre aspettata l'eccellenza da me. Talvolta, neanche l'eccellenza bastava per renderla soddisfatta.
In me é nato dunque un forte senso critico e di responsabilità, per cui esigo sempre il massimo da me stessa. Ciò mi porta a concentrarmi tanto sui passi, talvolta trascurando il lato espressivo>>
La Celentano la ascoltò attentamente, osservando i suoi occhi verdi che si fecero lucidi nell'affrontare quel discorso.

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora