XXXI

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Il giorno successivo alla puntata in casetta, dove il morale non era particolarmente alto per via della recente eliminazione di Elia, arrivò un nuovo compito per i ballerini.
Il destinario della lettera si rivelò essere Beatrice, che velocemente andò a recuperare la busta.

Tornò al suo posto, ascoltando Maria.

<<Cara Bea,
il compito della scorsa settimana è stato solo il primo dei tanti che ho intenzione di inviarti, con lo scopo di aiutarti a lavorare su alcune tue mancanze.
Questa settimana ho deciso di assegnati un pezzo di heels, un pò più complesso rispetto a quello precedente. Non so se tu abbia mai ballato sui tacchi, quindi ho comunque cercato di non esagerare troppo.
Buon lavoro, Emanuel Lo>>

Venne mostrata loro la coreografia, sulle note di "feedback".

<<Che ne pensi?>>
<<Ho un pò paura di cadere e fare una figuraccia davanti a tutti, non avendo mai studiato heels, ma spero di riuscire in questo compito>> annuì la ballerina, ringraziando nuovamente il professore.

Più tardi vennero richiamati tutti in studio, dove ad accoglierli fu la Celentano.
La maestra disse loro che avrebbero dovuto prendere posto tra gli spalti, distanti tra loro, e che uno alla volta si sarebbero esibiti, venendo poi giudicati dai loro compagni.

Beatrice fu una delle prime ad esibirsi e scelse di ballare la variazione di Kitri, che aveva già portato in puntata all'inizio del suo percorso.

Se settimane prima l'aveva eseguita perfettamente, quel giorno non andò allo stesso modo. Sbagliò infatti la diagonale, sporcando anche altri passaggi.
Tornò al suo posto delusa, seguendo e giudicando le esibizioni altrui.

Terminato in studio, si radunarono sulle gradinate della sala relax per scoprire la classifica ottenuta dalla media dei voti ricevuti dai loro compagni.
Beatrice si classficò terza, a parimerito con Gaia e Giovanni, seguita da Nicholas e Kumo.
L'ultima classificata fu Chiara, che ora rischiava di andare in sfida.

La ragazza non riuscì a trattenersi e scoppiò a piangere, temendo che se avesse dovuto affrontare nuovamente una sfida non sarebbe finita bene come la precedente.

Beatrice, seduta accanto a lei, le accarezzò la schiena, asciugandole qualche lacrima.

<<Magari Emanuel sceglie di non fartela fare e poi, anche se la fai, non è detto che tu esca>> cercò di rincuorarla, pur sapendo che le parole in quel momento servissero a ben poco.
<<Non è tanto la sfida che mi fa stare così ma il motivo per cui ci vado. Avrei preferito che un prof mi ci mandasse, rispetto a questo>>
<<Io adesso mi sento anche in colpa, perché se non ti avessi dato quel 4 non saresti ultima>> prese parola Nicholas, che in generale si era tenuto molto basso con i voti.
<<Si ma raga ora non c'è nulla da fare, devi solo dare il massimo e superare la sfida>> la motivò Giovanni.
<<Lo so, ma è già la seconda sfida che faccio>>
<<Non t'arrendè già in partenza però>>
<<Non lo faccio>> scosse la testa la bionda, passandosi le mani sul viso.

Venne poi circondata in un abbraccio da Gaia, che era senza dubbio l'unica in grado di consolarla anche solo un minimo in quella situazione.

Tornarono in casetta, dove parlarono di quanto successo con i cantanti.
Poco dopo Beatrice raggiunse la stanza arancione, stendendosi sul suo letto.
Senti dei colpetti alla porta, seguiti da una voce che conosceva bene.
<<Posso entrà?>> chiese Joseph dall'altro lato della porta, ricevendo una risposta affermativa.

<<Tutt'apposto? È da quando sei tornata che me sembri un pò giù>> si richiuse la porta alle spalle, per poi accomodarsi sul letto di Valentina.
<<Ho ballato veramente male. Se c'è qualcuno che merita di andare in sfida oggi, quel qualcuno sono io>> sbuffò, ripensando agli errori commessi durante la sua esibizione.
<<Io penso che tu sia un pò troppo dura con te stessa. Se gli altri non ti hanno messa ultima un motivo ci sarà, non trovi?>> alzò le sopracciglia, osservandola.
<<Non riesco a trovarlo questo motivo, sinceramente. Mi dispiace anche di aver fatto brutta figura con la maestra, per cui so sia molto importante quella coreografia>>
<<Bè ma da quant'è che non la ripetevi?>>
<<Boh, penso tre settimane>>
<<E allora non credi sia normale sbagliare qualcosina?>>
<<No, non lo credo. Quale ballerina classica si dimentica il repertorio dio>> si colpì leggermente la fronte, coprendosi poi il volto con le mani.

Sentì il materasso abbassarsi, accanto alla sua testa, e poi le mani del ragazzo stringere le sue. Le scoprì il viso, facendo incrociare i loro sguardi.

<<Sei umana Beba e gli umani sbagliano>>
Lei sbuffò, annuendo. Sapeva avesse ragione, ma per lei sbagliare era qualcosa che non si poteva permettere di fare.

<<Vuoi sta da sola?>> chiese, interrompendo il silenzio che era piombato nella stanza.
Sapeva ormai bene che in momenti del genere preferisse star per conto suo e pensare, quindi non voleva invadere i suoi spazi.
Lei scosse la testa.
<<Resta>> disse soltanto.

Joseph allora si sistemò meglio, appoggiandosi al muro con la schiena, e facendole poggiare la testa sulle sue gambe.
Beatrice chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dalle carezze che il cantante le stava riservando. Rilassò i muscoli e i pensieri che le affollavano costantemente la testa si attenuarono.
Non sapeva spiegarsi il motivo per cui Joseph riuscisse sempre a tranquillizzarla, anche solo con uno sguardo, ma gli era infinitamente grata.

Spazio autrice

Nonostante il mio telefono sia distrutto, eccovi un pò di Jo e Bea.
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, vi aspetto nei commenti.
Love you, M

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora