Otto.

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Il freddo pungente della sera non era stato abbastanza forte da impedire alle incaricate della missione di uscire dal quartier generale in cui vivevano.

Momo si era messa alla guida di una vecchia auto, la quale aveva qualche ammaccatura qua e là ma che sapeva ancora fare il suo dovere "dammi un attimo per memorizzare il punto esatto"

La bionda era stranamente rimasta in silenzio a fissarla, chiedendosi mentalmente quanto fosse stupida per non aver scelto di utilizzare il navigatore. Tuttavia era rimasta sorpresa dalla sicurezza con cui, soltanto mezzo minuto dopo, aveva fatto partire la macchina senza esitazione.

Sapeva gestire perfettamente il volante, alternando momenti in cui rispettava alla perfezione le indicazioni della strada ad altri in cui si comportava come se avesse qualche vita di scorta da utilizzare in caso di bisogno.

Era filato tutto liscio fino all'arrivo al punto esatto dove avrebbero dovuto eliminare ben quattro persone e si era ritenuta soddisfatta di se stessa "siamo in anticipo di un paio di minuti, vogliamo elaborare un piano?"

"A che ci serve? Dobbiamo soltanto uccidere tutti e rubare una stupida valigetta" aveva tenuto i piedi sul cruscotto per tutto il tragitto, incurante di ogni pericolo "piuttosto lascia le chiavi inserite che se ti mettono al tappeto ti trascino qui e sfreccio via senza perdere tempo"

"Perché sei così convinta di dovermi salvare il culo? Me la sono sempre cavata alla grande anche nelle missioni in solitaria e ti assicuro che ne ho avute di peggiori" aveva spento l'auto, lasciando la chiave come le era stato detto "piuttosto vedi di fare attenzione che a sentirsi superiori ci si rimette sempre"

"Mi stai minacciando? Vuoi finire di nuovo a terra?"

"Non ho tempo da perdere con te, in più hai sprecato la possibilità di organizzarci per la missione" era scesa nel freddo più totale, dato che nel bosco non vi era la minima fonte di calore, e si era nascosta dietro un albero.

Jihyo l'aveva imitata dopo aver lasciato entrambi gli sportelli aperti, mettendosi accanto a lei per sussurrarle all'orecchio "come vogliamo fermare la loro macchina?"

La più alta si era sentita percorrere da un brivido lungo tutta la schiena, ma si era ben tenuta dal non farglielo notare "userò la mia pistola col silenziatore per bucare le gomme del lato sinistro"

"Pensi di farcela? A malapena si vede oltre il naso con questo buio. È nuvoloso e nemmeno la luna ci assiste"

"Se ti decidi a chiudere la bocca mi posso concentrare sui suoni, bastano quelli" aveva estratto l'arma, controllando che fosse pronta all'uso, e l'aveva inclinata abbastanza da poter colpire verso il basso.

A quel punto la sua compagna aveva fatto come le era stato detto, allontanandosi abbastanza da lasciarle il giusto spazio per agire. L'adrenalina che precedeva una battaglia la faceva sentire meglio di qualsiasi altra cosa e non vedeva l'ora di entrare in azione.

Il rumore di un motore aveva squarciato il silenzio, facendo irrigidire entrambe e mettendole in guardia. Come previsto era un'auto di lusso, una di quelle che inquinava maggiormente l'ambiente.

Momo aveva inspirato silenziosamente, premendo il grilletto due volte e riuscendo nel suo intento senza alcuno sforzo "andiamo"

Attesero pazientemente che i due uomini incaricati di proteggere quel nobile corrotto fossero usciti dall'abitacolo, poi Jihyo si era buttata su di loro per prenderli a calci.

Purtroppo per lei erano piuttosto resistenti ed un ceffone le aveva fatto girare la testa al punto di aver perso l'equilibrio. Fu in quel momento che si rese conto dell'errore commesso dal loro capo: quei due non erano i soliti schiavetti di cui avevano letto negli appunti, erano dei sicari.

Criminal LoveWhere stories live. Discover now