Ventidue.

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Stando a quanto riferito da Jeongyeon, la squadra capitanata da sua sorella sarebbe arrivata alla villa nel giro di un'ora e, da brava padrona di casa, era tornata assieme al suo ostaggio preferito per accogliere tutte nel migliore dei modi.

Avrebbe voluto avere del tempo extra per giocare coi sentimenti di ogni singola persona che aveva imprigionato, infatti si era ritrovata a sbuffare numerose volte "eccomi di nuovo qui, che bello. Come sono felice, yeah"

Nayeon si stava guardando intorno, notando immediatamente quanto gli interni fossero somiglianti a quelli dell'abitazione dei Myoui che era stata distrutta dalle fiamme "sei stata tu a scegliere tutto?"

"Stai avendo un déjà-vu?"

"Devo ammettere di sì, mi sono venuti i brividi non appena siamo entrate"

"Molto bene, significa che ho fatto un ottimo lavoro, oltre ad avere una memoria impeccabile" era particolarmente orgogliosa di se stessa "vieni con me, dobbiamo avvisare la coppietta della guerra imminente. Sarebbe poco pratico avere degli ostaggi in pigiama e con le ciabatte morbidose"

La bionda era a pochi passi da lei e sentiva di avere le gambe pesanti "non sei nemmeno un po' preoccupata? A breve questo posto si riempirà di sangue e potrebbe esserci anche il tuo"

Sharon non aveva battuto ciglio "credo fermamente nel destino e se dovesse arrivare la mia ora sono già pronta ad accettarlo" si era voltata per rivolgerle un sorriso "e poi sono felice in ogni caso perché ho potuto legare con te. Non sei male come credevo e quasi mi dispiace doverti uccidere con le mie mani"

"Ti piaccio, ma hai ribadito per l'ennesima volta che mi ucciderai.. Non riesco a comprenderti"

"Solo perché sei destinata a diventare un cadavere non significa che non possa volerti bene. Se tutti ragionassero in questo modo non ci sarebbe nemmeno bisogno dei cimiteri"

Una delle capacità di quella donna imprevedibile era riuscire a rigirare qualsiasi discorso in suo favore, lasciando senza parole ogni persona con cui avesse intrattenuto una conversazione.

Infatti la più giovane non si era pronunciata riguardo l'ultima affermazione, limitandosi a seguire l'altra attraverso un corridoio che sembrava essere senza fine.

Dopo un paio di minuti la donna dai capelli viola si era fermata davanti ad una porta, bussando piano per tre volte e sorridendo maliziosa non appena l'aveva vista aprirsi "Sanita, se avessi saputo cosa tieni sempre nascosto sotto ai vestiti ci avrei provato con te anziché sedurre altre donne"

Sana aveva uno sguardo assonnato ed i capelli in disordine, per di più era talmente rimbambita dal sonno da non essersi allarmata affatto "che ore sono?"

"È l'ora di entrare in azione perciò sveglia la tua donna e datevi una ripulita. Non vorrete accogliere le nostre ospiti in queste condizioni pietose" le aveva pizzicato la spallina del reggiseno "anche se il fucsia ti dona"

La rossa si era accorta della presenza di Nayeon soltanto dopo qualche secondo e fu grazie alla sua presenza che riuscì a realizzare cosa stesse succedendo.

A quel punto le sue gambe avevano cominciato a tremare, rendendola instabile "Mina e le altre stanno venendo qui?"

"Hai capito bene, principessa" c'era una nota di divertimento nella sua voce "datevi una mossa, noi vi aspettiamo in sala da pranzo. Vi consiglio di sbaciucchiarvi un po' prima di venire di là, dopotutto potrebbe essere la vostra ultima occasione per farlo"

Detto ciò aveva girato i tacchi e si era allontanata con la sua andatura sicura, portandosi dietro la bionda nonostante quest'ultima avesse espresso il desiderio di aspettare con le sue compagne.

Criminal LoveWhere stories live. Discover now