Ventisette.

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"Vuoi davvero sciogliere la squadra?" Dahyun aveva posato le bacchette, improvvisamente priva di appetito.

"Sì e, che ci crediate o no, fa parte del volere di Mina" stava tremando leggermente "non ha senso continuare questa guerra senza fine. Facciamo parte delle persone fortunate e possiamo utilizzare il potere che abbiamo per fare del bene"

Sana si era dimostrata d'accordo con quel ragionamento "a me sta bene interrompere tutto questo, però vorrei sapere se questa decisione ci dividerà del tutto"

"Dipenderà da noi e dal legame che abbiamo instaurato. Ho deciso di tenere questa struttura per accogliere chi ne ha bisogno, ma io stessa andrò a vivere da un'altra parte. La famiglia Myoui è una delle poche a non avere una residenza ufficiale e, se devo farmi strada tra i nobili, è giusto farne costruire una. Se volete restare qui siete libere di farlo"

Tzuyu aveva raddrizzato la schiena "io verrò con te per fare il debutto ufficiale nell'alta società. Adesso che Mina non c'è saranno ancora più cattivi nei nostri confronti e non voglio lasciarti da sola"

La sua fidanzata stava sorridendo "avete già un'alleata, ovvero me. Ho parlato al telefono con mia cugina giusto ieri e ha detto che tornerà presto qui, ciò significa che la famiglia Son è a vostra disposizione"

"Voglio rendermi utile anch'io, faccio ancora parte della famiglia Minatozaki" la rossa si sentiva stranamente gasata "io e Hyunie potremmo sposarci in modo tale da unire i nostri cognomi. Sarebbe una presa di potere non indifferente"

"Ammesso e concesso che io voglia fare il grande passo.. Hai dimenticato che i miei genitori sono ancora vivi? Non sappiamo dove siano e cosa potrebbero avere in mente" Dahyun si era ritrovata ad avere un battito cardiaco fin troppo accelerato, eppure la sua espressione non aveva tradito nulla.

A quel punto Jihyo, sorprendendo persino se stessa, aveva battuto le mani sul tavolo "ultima missione prima di cambiare vita? Facciamo fuori quei due stronzi e poi addio alle armi"

Il capo, sentendo gli occhi di tutte addosso, aveva annuito lentamente "va bene, io e Chae penseremo ad un piano. Voi organizzatevi per quanto riguarda i combattimenti"

La sua sorellina le aveva preso la mano "Nay, non voglio vederti nella mischia né tantomeno con un'arma. Non sei in condizioni di fare nessuna delle due cose"

"Non ti preoccupare, resterò qui durante lo svolgimento della missione. So di essere molto più utile come stratega che come combattente" stava sorridendo, anche se i suoi occhi erano tristi "non so quanto riuscirò a resistere alla malattia, ma farò del mio meglio sopravvivere il più a lungo possibile"

"Io non ho alcun titolo degno di nota e di base sono una poveraccia presa dalla strada, che ne sarà di me?" Momo non riusciva ad immaginare come sarebbe potuto essere il suo futuro.

"Abbiamo alcune aziende sempre alla ricerca di personale e posso farti assumere senza problemi, so che non ti piacerebbe vivere di rendita e mi sembra una soluzione ottimale. Ovviamente vale anche per Jihyo" aveva messo la polverina nera nel suo bicchiere d'acqua, attendendo pazientemente che si fosse sciolta.

"Non riesco proprio a vedermi vestita formale e a fare un lavoro rispettabile, sarà divertente" la castana aveva parlato con la bocca piena, sputando un chicco di riso sul tavolo.

Lo sguardo inorridito di Dahyun era stato capace di metterla in imbarazzo, oltre a far ridere le loro compagne "tu mi disgusti"

۵

Organizzare l'ultima missione era stato più semplice del previsto ed erano bastati due giorni per essere pronte a qualsiasi evenienza, oltre che particolarmente positive.

Criminal LoveWhere stories live. Discover now