Quindici.

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Sharon aveva lasciato il bagno, canticchiando una canzone per bambini e non curandosi né delle due ragazze che aveva traumatizzato, né dei corpi abbandonati a terra.

Si sentiva nel pieno della sua forza e, servendosi del suo cellulare modificato, era riuscita ad individuare la posizione esatta della persona che stava cercando.

Ci teneva a fare un'entrata trionfale e fu a causa della sua mania di protagonismo che aveva buttato giù la porta con un calcio "hello everyone, sono qui per giocare un po' con voi"

La prima ad averla notata fu Nayeon, la quale era rimasta totalmente spiazzata da quell'arrivo inaspettato "so di star per fare una domanda stupida, perché il tuo aspetto è già una risposta, ma tu chi sei?"

Anche le altre si erano voltate e tutte loro avevano la stessa espressione, però era stata Mina a sentire uno sconvolgimento maggiore "Sharon?"

"Sei la terza persona che oggi si è rivolta a me in questo modo, il fatto che sia ancora viva è così sconvolgente?" aveva un coltello a farfalla tra le mani e ci stava giocando senza avere la minima paura di tagliarsi.

"Quello è di Dahyun" il capo della squadra aveva le spalle in tensione, ma lo stesso era valido per il suo intero corpo "che cavolo stai combinando?"

"Tanto per cominciare sono felice anch'io di rivederti, mia adorata sorellina" il suo sguardo scherzoso si era fatto tagliente in un istante "e poi, se proprio vuoi saperlo, la piccola Hyun appartiene a me da più di dieci anni"

Le era bastato un rapido calcolo e l'elaborazione di quelle poche informazioni per capire come stavano le cose "allora è vero che una nobile scomparsa si è infiltrata nella famiglia Kim"

"Il fatto che tu sappia delle origini della mia marionetta mi sorprende, considerato il tuo obiettivo"

"So tutto sui componenti della mia squadra, anche le cose che hanno cercato di nascondermi. L'unica nozione che mi sono persa è quella del tuo legame con Dahyun e, presumo, con Jihyo"

La maggiore aveva fatto un fischio, seguito da un applauso "ti faccio i miei complimenti, sei proprio intelligente"

Non c'era la minima traccia di affetto negli occhi della più giovane, solo disprezzo "dimmi che cosa vuoi e poi sparisci"

"Voglio riprendere il mio posto in quanto capofamiglia di diritto e ristabilire l'ordine migliore per poter portare a termine il piano che abbiamo in comune, il quale prevede la morte di molti nobili. Per farlo ci sono solo delle piccole condizioni da rispettare"

"Quali sono? Dio, sono già stanca di sentirti parlare" si era portata le dita alle tempie, eppure quello che le stava martellando nel cervello non era un comune mal di testa: si sentiva in trappola, proprio come accadeva quand'erano piccole. Tutte le sue paure erano state causate dalla donna che aveva di fronte.

"La prima è che la squadra si riduca ad un trio composto da me, Dahyun e te. La seconda è che sia io a comandare ogni singola cosa in quanto stratega ufficiale. La terza è che ti liberi personalmente di tutte queste zavorre, davanti ai miei occhi"

Chaeyoung non si era mai sentita tanto terrorizzata in vita sua e stava persino tremando "questa ragazza è completamente pazza"

La donna dai capelli viola le aveva rivolto il suo sguardo più pericoloso "scommetto che ti stai chiedendo il motivo delle mie richieste.. Ebbene sì, voglio soltanto divertirmi coi miei adorati burattini"

Tzuyu, sentendosi osservata in quanto prossimo bersaglio di quella lotta psicologica, aveva alzato il mento per ricambiata l'occhiata con la sua stessa freddezza "ti credi tanto intelligente, ma a conti fatti sei soltanto patetica. Fare del male a tua sorella non la farà diventare il tuo cagnolino fedele, ma tutto il contrario. Gli alleati sono tali soltanto se vogliono starti accanto"

Criminal LoveWhere stories live. Discover now