Undici.

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"Sono più alta di te, non ti infastidisce fare la parte dell'uomo? Ci guarderanno tutti male" Sana era seduta sul letto di una delle sue insegnanti, osservandola in quella che doveva essere una ricerca disperata.

Dahyun, essendosi arresa, aveva chiuso l'armadio contenente le sue poche paia di scarpe "mi basta mettere i tacchi, ma non ho delle scarpe adatte ad un evento datato come quello a cui dobbiamo andare. Che problemi hanno i nobili? Mi pare eccessivo reintrodurre i balli da sala"

La rossa aveva fatto spallucce "a me non fa alcuna differenza, tanto so già ballare qualsiasi danza"

"Mi tocca andare a fare compere perché dubito che Mina abbia voglia di procurarci anche le scarpe" aveva totalmente ignorato la sua collega, andando a prendere il portafogli pieno di banconote.

"Hai una considerazione per le persone davvero commuovente, mi sconvolge sempre" ironizzare non le sarebbe servito a nulla, ma le piaceva farlo e non poteva rinunciarci "se vuoi ti aiuto a scegliere, in queste cose sono sicuramente la migliore"

"Va bene. Le voglio nere, senza fronzoli o brillantini, con un tacco semplice e che abbiano quel coso per renderle ancora più alte"

"Ti riferisci al plateau?"

"Esatto, la parola che deriva dalla lingua demoniaca" aveva preso il tubetto con la sua preziosa crema solare per applicarne un po' sul viso.

"Hyun, il francese è considerato la lingua dell'amore"

La ragazza dai capelli blu le aveva rivolto uno sguardo disgustato "non importa a nessuno di queste stronzate"

Sana le si era avvicinata per abbracciarla da dietro, specchiandosi anche lei "siamo proprio belle insieme, non credi anche tu?"

"Ti concedo cinque secondi per smettere di toccarmi"

"Non fingere che non ti piaccia" le aveva dato un bacio tenero sulla spalla "è palese che ci sia una connessione tra noi"

"Togliti subito, lo dico per il tuo bene" il suo corpo stava cominciando ad irrigidirsi.

Ovviamente la più alta non aveva accennato a muoversi, costringendola a farlo lei e non nel modo che avrebbe voluto, infatti si era voltata con una velocità quasi inumana, mettendole una mano al collo.

Accadde tutto velocemente e, in un battito di ciglia, Sana si era ritrovata distesa sul letto con una presa ferrea sulla gola ed uno sguardo arrabbiato fisso nel suo.

La paura aveva finalmente preso possesso di lei, rendendole umidi gli occhi "credevo volessi solo fare la dura, non pensavo ti desse tanto fastidio. Mi dispiace"

Sentire le ultime due parole calmò immediatamente la furia cieca che aveva preso possesso di Dahyun, facendole allentare gradualmente la presa "se ti dico di non toccarmi è perché non lo sopporto"

"Adesso l'ho capito e ti chiedo scusa. Non capiterà più" stava provando due diversi tipi di dolore: quello che aveva provocato ad un'altra persona e, il peggiore, il rifiuto.

"Non volevo farti male" stava accarezzando l'area arrossata col pollice, sentendosi terribilmente in difetto.

"È stata colpa mia, tu mi hai avvisata più volte" aveva avvicinato la mano al suo viso, senza toccarla "vorrei sapere il motivo di questa tua repellenza al contatto fisico per aiutarti a risolvere il problema"

La combattente si era alzata dal letto, uscendo in tutta fretta dal suo piccolo appartamento per andare da Jihyo "ho fatto del male a Sana"

Il modo in cui la castana aveva messo via la bottiglietta d'acqua era preoccupante "scusami?"

Criminal LoveWhere stories live. Discover now