Diciannove.

41 7 76
                                    

"Te lo giuro, quando eravamo piccole ne sono successe di tutti i colori. Tzu è sempre stata una pasticciona e una volta ha distrutto un progetto scolastico di Mina. Ti lascio immaginare come sia andata a finire" Nayeon era stata allegra durante tutta la durata della cena e ne aveva approfittato per raccontare degli aneddoti che riteneva particolarmente divertenti.

Jeongyeon non si era mai mostrata distratta, dando le giuste reazioni a seconda del racconto "eppure mi sembrano molto unite, mi sbaglio?"

"Lo sono, hanno un debole particolare l'una per l'altra e capita spesso che facciano squadra contro di me" aveva bevuto l'ultimo sorso del suo vino, rigirandosi il bicchiere tra le dita con aria pensierosa "sono sempre stata contraria all'avere la mia piccolina nella squadra, ma il nostro capo le ha dato il via libera e non ho potuto fare niente per salvarla"

"Avresti voluto qualcosa di diverso per lei?" le stava tenendo la mano libera, sfruttando il pollice per accarezzarne il dorso.

"Mi sarebbe piaciuto vederla lontana da questo mondo fatto di inganni e violenza perché a lungo andare fa solo stare male. Detesto la mia posizione e non vedo l'ora che la nobiltà venga abolita per poter avere la parvenza di una vita normale"

La poliziotta aveva fatto cenno al cameriere di portarle il conto, poi si era convinta a dire qualcosa che la riguardasse "anch'io spero che i nobili perdano il loro potere al più presto"

Lo sguardo addolcito della bionda era rivolto solo ed esclusivamente alla donna che aveva davanti "quali sono le tue ragioni? Credevo che un lavoro come il tuo portasse tanti benefici nella società in cui ci troviamo"

"È certamente vero, però ha anche delle limitazioni perché non mi permette di stare con chi voglio"

"Scusa la domanda stupida: se ci sono dei limiti come definisci la nostra relazione?"

"Non posso darle un nome per ovvie ragioni e sono certa che agli occhi degli altri siamo soltanto una nobile annoiata che si diverte ad avere un'amante che le sbava dietro"

"Per me non è assolutamente così perché tu mi piaci davvero e sono certa dei miei sentimenti" a quel punto era stata lei a cercare di tranquillizzare l'altra "incontrarti mi ha fatto capire molte cose sul mio modo di vivere e questo mi ha dato la possibilità di non infossarmi in una relazione tossica"

Il discorso era andato scemando con l'arrivo del conto, dando la giusta scappatoia ad entrambe per evitare di esporsi più del necessario. Poi, una volta salite in macchina, si erano lasciate avvolgere da un po' di musica a basso volume.

Jeongyeon aveva fatto partire la vettura, tenendo solo una mano sul volante e gli occhi fissi sulla strada "stavo pensando.. Io e te siamo in confidenza, giusto?"

La bionda non aveva avuto alcuna esitazione ad annuire "certo, perché me lo chiedi?"

"Volevo essere certa che fosse la stessa cosa per entrambe prima di chiederti se ti va di venire con me in un posto" aveva le spalle tese, ma col buio serale non si vedeva.

"A cosa stai pensando?"

"Ho ereditato una casa minuscola dai miei nonni e si trova poco fuori città. Lì non potrebbero mai disturbarci" aveva poggiato la mano libera sulla sua coscia, facendo una leggera pressione con le dita "vorrei andarci insieme a te e divertirmi tutta la notte"

Le parole che Mina le aveva rivolto soltanto qualche ora prima, ovvero quelle che le intimavano di non fidarsi troppo, erano state gettate in un cestino immaginario "ci sto, anch'io vorrei avere la giusta privacy per fare quello che vogliamo"

"Allora accelero, anche se ti sta divinamente non vedo l'ora di toglierti quel vestito" stava sorridendo maliziosa, senza smettere di guardare davanti a sé "mi piacerebbe provare un'altra cosa nuova"

Criminal LoveWhere stories live. Discover now