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La porta si aprì lentamente e un ragazzo dai capelli nocciola e spettinati entrò nella stanza scura.
Felix riposava ad occhi aperti nel letto, guardando un punto impreciso della stanza.
La sacca di sangue si stava svuotando lentamente, ma non se ne preoccupava troppo.
Il ragazzo nocciola gli si avvicinò, inspirando il dolce profumo del sangue. Aveva le guance paffute, gli occhi da cerbiatto e un corpo snello. A Felix parve di avere accanto uno scoiattolo, ma si trattenne dal chiedergli se fosse uno scoiattolo volante.

-Chi sei? - gli domandò invece.

-Jisung, un vampiro. Te sei il vampiro speciale, no? Quello col sangue più buono tra tutti? -.

Felix fece un mezzo sorriso, infastidito. Se non fosse per il suo sangue, nessuno saprebbe chi fosse. Odiava il suo sangue.
Han lo guardò attentamente. All'inizio era andato lì perché voleva morderlo, ma appena lo aveva visto si era bloccato. Aveva un'aria così triste e sola, sembrava sul punto di morire. Aveva deciso che non l'avrebbe morso, ma almeno voleva capire cos'avesse.

-Perché sei così triste? - gli domandò, -Cosa ti tormenta? -.

Il ragazzo biondo si voltò verso di lui. Gli occhi spenti e vuoti. La pelle bianca più del bianco. Le lentiggini quasi scomparse. Il sorriso tirato e i capelli spettinati.

-Non l'hai capito? Tutti credono che io sia speciale, ma l'unica cosa che vorrei è morire dissanguato. Odio il mio sangue, perché è una calamita di dolore. Anche tu ci sei rimasto vittima, e non so cosa ti faccia fermare dal mordermi il polso- sussurrò.

La voce bassa. Roca. La testa che scoppiava. Gli occhi stanchi.
L'unica cosa che voleva era morire.

Perché era in vita?
Aveva sofferto. Tanto. Perché continuare a vivere nel dolore? Perché non porre fine a tutto?
Perché non raggiungere la madre all'Inferno?

-Non so cosa mi trattenga. Forse non voglio mordere chi sta male. Ammetto che la mia prima intenzione era quella, però ora non voglio più. Io devo tornare dal mio ragazzo, ci rivediamo in giro! -.

Felix rimase di stucco. A nessuno era mai importato il suo stato di saluto. Se si ha fame, si mangia, non si pensa a come potrebbe stare il nostro pasto. O no?
Jisung uscì dalla stanza, richiudendosi la porta alle spalle.

-

Hyunjin saliva le scale, di fretta.
Era preoccupato, se non terrorizzato. Il fidanzato di Minho era un giovane vampiro, e i giovani vampiri non reggono alle tentazioni forte. E quella di Felix era più che forte.
Minho era dietro di lui. Occhi di fuoco. Canini affilati. Sguardo di ghiaccio.

-Hyunjin! Vai tu, io non ci riesco. La tentazione al suo sangue è troppo forte, non voglio rischiare di cedere-.

Hyunjin lo guardo. Le condizioni dell'amico erano pessime. Avrebbe ceduto di certo.

-Vai! - gridò di nuovo il ragazzo. Il fiato corto. Gli occhi rossi. Le vene che pulsavano. Minho sapeva che stava per cedere. Quando un vampiro è attratto dal sangue, la sua mente si chiude. Smette di ragionare e parte l'istinto di sopravvivenza. Che ti dice solo di azzannare la preda.

Il vampiro annuì, ricominciando a correre verso la stanza del ragazzo biondo.
La porta era aperta. L' odore del sangue più forte. Riusciva a sentire i respiri profondi di Felix.
Ma niente di più.

Nessun suono che dimostrasse fossero presenti altre persone. Solo il respiro irregolare.

Entrò nella stanza, solo per confermare i suoi dubbi. Felix era steso sul letto. Gli occhi spenti che guardavano il tetto. Il polso sanguinante e con due fori simmetrici. La pelle più pallida del normale per un vampiro.
Il ragazzino era stordito e non sentì il più grande entrare.
Hyunjin prese un cerotto dal cassetto, che mise sulla ferita del polso, dopo averlo pulito dal sangue.
Sentendo qualcosa sul braccio, il biondo spostò la testa. Gli occhi dei due si incontrarono, rimanendo incastrati nelle pupille dell'altro.
Il più grande staccò per primo il contatto. Prese una nuova sacca di sangue e la attaccò al tubicino.
Chiamò Ji-eun e fece portare del cibo.
Appena arrivato iniziò ad imboccare il ragazzino, che aveva forza solo per aprire e chiudere la porta.

Tutto in un totale silenzio.
Imbarazzante, secondo Felix.

Fu Hyunjin a rompere il ghiaccio. Anche se non sembrava fosse in imbarazzo.

-Chi ti ha morso? - chiese.

Felix si morse il labbro, non sapendo il nome del tipo che l'aveva aggredito.

-Va bene, era maschio? -.

Il biondo annuì.

-Alto? -.

-No, quanto me-.

-Vecchio? -.

-Sì, forse più di 10 secoli-.

Hyunjin annuì. Aveva di chi si trattava. Nessuno in quel castello era più vecchio di lui, se non Bogum.
Si alzò in piedi, chiamando Ji-eun per farle portare via i piatti. Si rivolse al primo cameriere che non fosse vampiro e gli disse di controllare la stanza di Felix, non facendo entrare nessuno all'infuori di Ji-eun e di lui. E se ne andò.

La donna entrò nella camera, gli sistemò le coperte e poi appoggiò un libro sul comodino.

-Riposati. Va bene? Leggi se ti annoi, ma non ti muovere-.

Felix annuì. La ragazza uscì, chiudendo la porta a chiave dietro di sé.
Il biondo sospirò, chiuse gli occhi e si lasciò travolgere dalla stanchezza.


-💔-

mi dispiace per Felix, lo giuro, non lo faccio a posta a farlo soffrire!
il prossimo capitolo è da scrivere, ma ho un'idea, quindi pubblicherò presto, poi nn so, è ancora tutto da pensare.

spero che questo vi sia piaciuto!

The Vampire's loveWhere stories live. Discover now