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La madre di Niki arrivò al Palazzo di Yeji circa un'ora dopo che Hyunjin fu partito. La febbre le era salita ancora di più durante il tragitto, arrivando ai 45°. Se fosse stava per metà umana, sarebbe già morta, ma essendo completamente mutaforma poteva arrivare ai 80°.

I mutaforma, completi, non hanno forma, non hanno un corpo definito. Sono come ammassi di magia e materia non appartenenti a nessun corpo. Sono loro che decidono cosa essere. E non essendo nulla, possono sopportare temperature alte, ma non troppo, già sopra ai 40° si inizia a stare male. 

I mutaforma parziali sono come spettri. Magia che possiede sembianze umane, ma che non occupa volume nello spazio. Che si può disfare e compattare, ma che come un umano non sopporta le alte temperature. I mutaforma parziali sono più deboli e meno resistenti, non possono difatti cambiare spesso le sembianze che hanno preso.

Yeji fece portare la donna in infermeria, mentre andava ad informare Niki. Il ragazzo era addormentato nel letto; i capelli gli ricadevano a ciocche sul viso pallido e sereno. La vedova restò appoggiata allo stipite della porta, osservando il giovane che dopo giorni e giorni, riusciva a dormire senza preoccupazioni sulla salute della madre.

Per un'attimo, la donna rivide in quel viso tranquillo la figlia, ormai perduta per sempre. Scomparsa in un giorno che sarebbe sempre rimasto un punto di domanda per tutti.

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Hyunjin si rigirò la lettera sgualcita tra le mani. Suo padre aveva aiutato i lupi nel loro viaggio, proteggendoli quando passavano per i territori dei vampiri e assicurandosi che arrivassero sani e salvi. Li aveva ospitati anche più del dovuto, facendo medicare i feriti e riposare gli anziani e le donne in dolce attesa.

Min-Jae si era sempre mostrato al mondo come un uomo dal cuore d'oro, ma severo, come un uomo gentile e ben educato, diligente e sempre verso la prosperità di tutti i popoli. Eppure, tra le mura del loro castello, mostrava la sua vera natura.
Un vampiro potente, con sempre un piano B. Che aveva tutto e tutti sotto al suo controllo. Che non accettava errori, soprattutto da parte della famiglia. Non permetteva che nessuno infrangesse le regole e le tradizioni.

Non si può negare che abbia amato i propri figli, ma in molti casi aveva reso la loro vita un labirinto di dolori e solitudine senza via d'uscita.

Poggiò il pezzo di carta sul tavolo, prendendone poi un'altro e iniziando a scrivere. La lettera era destinata al capo dei lupi, Sunoo, figlio primogenito del vecchio amico di Min-Jae. Voleva che il debito fosse saldato, usando quell'occasione a suo favore.

Aveva un piano perfetto in mente, che avrebbe messo fine alla vita di Baylee, una volta per tutte.

Sunoo avrebbe accettato, per forza. Era un ragazzo buono e gentile, che aveva ereditato il senso di giustizia dal padre.

Il debito sarebbe stato saldato. La morte di Min-Seo non sarebbe rimasta vana. E il confine sarebbe stato distrutto.

Perché sì, Hyunjin sapeva più della sorella riguardo a quel giorno; sapeva della profezia e sapeva che qualcuno creduto morto, era ancora vivo.

-Chi?- sussurrò, imbustando la lettera e timbrando con il simbolo di famiglia, per poi firmarla con il proprio nome.

-Chi è vivo?-.

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-Sunoo!- esclamò una guardia, entrando nella villa, ritornando in sembianze umane per correre dal capo. La villa in cui viveva il capo branco era affacciata sul fiume, che era circondato dal villaggio. Appena si erano stabilizzati lì, aiutati dai branchi vicini, avevano dato vita ad un paese niente male. Utilizzando tutto ciò che avevano trovato.

-Mmh? Che succede Kuma?- domandò il lupo, mentre si sistemava la cintura di pelle nera. Era davanti allo specchio della sua camera. 

-C'è una lettera per lei. Da parte dell'erede Hwang-. Kuma gli porse la busta già aperta, -In via ufficiale, non è stata portata tramite la rete illegale-.

Sunoo annuì, mandando fuori il vecchio lupo, che serviva la sua famiglia da vari anni. Kuma era vecchio, tanto vecchio, forse di 150 anni, ma d'altronde i lupi mannari vivono molto di più rispetto a tutte le altre forme di vita.

Si sedette sul letto, prendendo in mano il pezzo di pergamena e iniziando a leggere.

Zwersch. East Forest.
18 febbraio 2010.

Caro Sunoo,
come credo tu sappia, sono Hwang Hyunjin e anni fa, quando avete immigrato, mio padre a offerto al vostro branco ristoro e alloggio. Orami, dopo anni, chiede che il debito mi sia restituito.

Vi chiedo un'aiuto per fermare un criminale, che ha ferito la mia famiglia. Sto parlando di Lee Baylee. Come probabilmente sai, ha ucciso il marito di mia sorella Yeonjun e mia nipote Tzuyu e si sa, che i Hwang amano la vendetta.

Chiedo solo di unire le forze una volta, poi potremmo fare finta di non conoscerci, in caso tu lo voglia. Finché il piano non sarà compito alloggerete al mio Palazzo e in caso vorrete portarvi dietro guardie o parenti, la mia dimora è molto grande.

Ovviamente ci guadagnerete anche voi. Non avrete più alcun debito con i Hwang, cosa che è sconsigliata a tutti, e in casi di aiuti noi ve ne offriremo anche in futuro. Baylee sparirà dalla circolazione, e uno come lui è meglio farlo sparire, non trovate?

Spero accettiate il mio invito e che vi presenterete.
Mandatemi la conferma o la negazione, entro una settimana, per piacere, così che possa sistemare il piano.

Vi garantisco che non ci sono doppi fini. Niente assi nella manica e agiremo a favore nostro. Avete la mia parola, spero vi basti. Potete anche tenere questa lettera come prova.

Arrivederci,

Hwang Hyunjin.

Sunoo ripiegò il foglio, appoggiandolo sul comodino in legno. L'idea di lavorare con i Hwang non era male e poi Hyunjin aveva ragione, era meglio togliersi i debiti con loro. Aveva sentito parlare di Baylee e delle voci che giravano su di lui, e sulla notte in cui aveva ucciso membro della famiglia Hwang.

Toglierselo dai piedi sarebbe stato conveniente anche per lui.

Avrebbe accettato? 

Stare assente per tempo indeterminato non era una buona idea, proprio ora che il branco stava avendo scarsità di cibo. Eppure tutto gli diceva di accettare. Non avrebbe perso nulla. Kuma sarebbe stato in grado di dirigere il popolo per un paio di settimane.

Si alzò in piedi, andando alla scrivania e aprendo il cassetto.

Era deciso. Avrebbe accettato, avrebbe aiutato Hyunjin e si sarebbe levato quel debito di cui suo padre gli aveva raccontato.

Prese la lettera, la timbrò per poi firmarla. Chiamò il primo postino, ordinandogli di portarla a Hwang Hyunjin il prima possibile.

Sapeva bene cosa poteva portare la vendetta. E quella dei Hwang era la più temuta, sapevano essere estremamente malefici. 

Sospirò, rientrando in casa.


-💔-

come state?

io non ne ho idea.

il capitolo è tranquillo, ma direi pieno di cose. Finalmente Hyunjin si decide a fare qualcosa, anche se questo qualcosa mi puzza un bel po'.

Entra in campo Sunoo e chi sa come ne uscirà.

spero che vi sia piaciuto!

baci😘

The Vampire's loveWhere stories live. Discover now