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Felix scese lentamente le scale, Hyunjin doveva essere per forza in cucina. Aprì la grande porta e uscì dal castello. Dirigendosi verso la foresta.

Il freddo della notte gli accarezzava il viso, mentre le stelle gli illuminavano la strada verso il centro della radura oscura.
Non vedeva quasi nulla, eppure riusciva a capire che strada prendere. Il mantello svolazzava, giocando con il vento calmo. I rami si rompevano sotto ai suoi piedi, mentre il respiro formava nuvolette di vapore che si sperdevano nel cielo.
Una voce dettava i passi mentre la mente di Felix era piena di dubbi e di domande.

Cos'era realmente successo, in quella notte lontana quanto vicina? Chi era realmente morto?

"Nessuno" disse una voce. Custode dei ricordi del ragazzo, che quel giorno, in una mossa affrettata, aveva deciso di aprirsi con il proprietario di quei pensieri.
"Nessuno è morto realmente. Solo il corpo è andato perduto. Trova le profezie" parlò ancora, lasciando stordito il biondo. Quella voce era il suo cervello? Lui sapeva tutto, eppure non sapeva di saperlo.

Un labirinto di ricordi senza uscita.

Si trovava in una parte meno fitta del bosco. Gli alberi erano più alti, ma meno vicini e c'era un prato circolare al centro. Pieno di margherite appassite. In mezzo a quel prato rovinato, un pezzo di marmo era conficcato nel terreno. Felix si avvicinò dubitante, ma quella voce continuava a dire di leggere ciò che era scritto.

-Quando sei margherite sbocciate si alzeranno in volo. Quando la lacrima di una principessa toccherà il suolo. Quando la luna colpirà la lapide. Non vi sarà più nessuno che mi impedirà di tornare- lesse.

Era una profezia, incisa nel marmo bianco e splendente di quella che doveva essere una lapide.

"Non vi sarà più nessuno che mi impedirà di tornare" pensò Felix, come se stesse chiedendo a quella vocina che prima tanto aveva parlato. Ma la vocina se n'era andata via, tornandosene al suo palazzo di ricordi, siccome da quel momento in poi non ci sarebbe più stato bisogno di lei.

La luce lunare colpì il pezzo di marmo, risplendendo in tutta la piccola radura. Una margherita si alzò da terra, librandosi nel vento e arrivando ai piedi di Felix. Il giovane la raccolse, tenendola in mano.

Da morto, il piccolo fiore, sbocciò una seconda volta, tornando vivo e forte. 

E la cassaforte di Felix scattò, lasciando che quei ricordi che per anni erano stati nascosti, tornassero fuori...

...Il fuoco bruciava il villaggio oltre alla foresta. Lee Min-Seo teneva per mano il figlio piccolo, mentre correva attraverso il bosco per arrivare al Palazzo Hwang, dove lavorava la sorella maggiore.

I fucili vennero caricati e puntati. Uno sparo risuonò fino alle orecchie della giovane madre, che si accostò dietro ad un albero, per osservare il corpo del ragazzo cadere. Il marito, uscito per compere, alzò il pugnale in alto.

Le parole del padre erano calme e dolci, con le ultime forze in corpo esalò l'ultimo respiro, generando l'Ultima Profezia e piantandola lì, in mezzo al prato. 
Quando il corpo di Yeonjun si smaterializzò, i vampiri che erano andati con Lee Baylee scapparono via, terrorizzati dalla Magia Nera. Che quella notte aveva infestato tutto il mondo magico.

Ma Baylee non voleva arrendersi. Doveva eliminare anche la figlia dei Hwang. Il pugnale già in alto, pronto per colpire la docile creatura, che piangeva disperata. Ma un altra persona, quella notte fu uccisa. Lee Min-Seo si frappose tra la lama del coltello e la piccola Tzuyu, che fu attirata a fuggire da un'altra donna, che si nascondeva fra i cespugli di margherite.

Quando l'assassino si rese conto di aver ucciso anche la moglie, sorrise sodisfatto.
-Ora nulla mi potrà impedire di cibarmi di quel stupido marmocchio- ridacchiò, prendendo per un polso il figlio che pian piano stava già perdendo memoria di ciò che aveva visto.

La donna nascosta dietro ai cespugli fu tentata di salvare anche il nipotino, ma la mano della sorella minore le prese la caviglia e negli ultimi respiri la pregò di fermarsi.

-Il destino ha già programmato la vita di mio figlio. Soffrirà, ma arriverà il giorno in cui i Hwang ci salderanno il debito- sussurrò morendo in quelle parole che vennero rubate dal vento.

Quando sei margherite sbocciate si alzeranno in volo.
Quando la lacrima di una principessa toccherà il suolo.
Quando la luna colpirà la lapide.
Quando il prescelto darà vita e morte.
Quando il debito sarà ripagato,
e l'anima innocente sarà morta vana.
Non vi sarà più nessuno che mi impedirà di tornare

I ricordi tornarono a formare un puzzle nella testa di Felix, che iniziò ad indietreggiare, tenendosi le tempie. Tutta quella verità. La figlia di Yeji non era morta. L'Ultima Profezia. Il debito da pagare. Suo padre. La morte di sua madre. Ji-eun.

Non poteva credere a nulla che aveva visto. Sapeva che era tutto vero, ma non voleva crederci. 

Cadde a terra in ginocchio, mentre quelle parole gli mandavano in confusione la testa e i ricordi ritornavano in suo possesso.

Una mano si adagiò sulla sua spalla. Era innocente. Di un'anima che sapeva cos'era il dolore quanto Felix. Di un'anima che ricordava tutto come Felix. Di un'anima che, grazia al sacrificio di una persona, era collegata a Felix.

Il biondo alzò la testa. Accanto a lui sedeva Tzuyu. Gli occhi di lei erano lucenti e lo sguardo era puntato in un punto ben preciso. Una montagna di rose bianche splendeva sotto ad un albero ricolmo di fiori rosa.
La ragazza guardò Felix, con un dolce sorriso a fior di labbra. Si alzò in piedi e gli porse la mano, invitandolo ad alzarsi anche lui.

Il biondo la prese diffidente, mentre la giovane donna lo portava davanti alle rose bianche. Si alzò in punta di piedi e prese un fiore rosa, che pendeva dal ramo dell'albero e lo porse al ragazzo, che lo prese.

Ma appena il fiore fu tra le mani di Felix, si trasformò in una rosa bianca.

-Tu sei il prescelto. Tua madre è morta per salvare la mia vita, ma anche la tua- sussurrò Tzuyu.

Il giovane ragazzo fece cadere la rosa bianca che aveva tra le mani. Essa cadde sopra alle altre.
Si voltò per vedere la lapide di marmo, ma essa era scomparsa.

-Mio padre compare solo quando la luna piena bacia questo prato. E come puoi vedere, ora è quasi mattina-.

I due iniziarono a camminare verso il palazzo. La quiete mattutina li circondava. Non si sentivano rumori, se non le foglie che scricchiolavano sotto ai loro passi.

Entrarono da una porta sul retro, per non farsi notare e Felix si rifugiò nella sua stanza. Aveva una grande probabilità che Hyunjin non si fosse accorto della sua assenza.

-Perché Tzuyu non torna da Yeji? - pensò, ad alta voce.

-Perché non può. Prima Lee Baylee deve morire e il debito dev'essere saldato.



-💔-

capitolo caaaaaaaaaaaalmo, ma comunque abbastanza pieno di cose.

baci😘


The Vampire's loveWhere stories live. Discover now