Ultimo processo

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Ciao guerrieri!! Okay avevo promesso di aggiornare spesso e per un paio di settimane non mi sono fatta viva, ma vi prego, ho le mie ragioni. E una, anche se non è una ragione plausibile, è che con il caldo non riesco proprio a scrivere. Non mi viene la voglia, quindi perdonatemi <3

Adesso sono qui con il capitolo 60 oddio non credo di farcela ahaha davvero, sono tantissimi e quasi piango al pensiero che presto questa storia finirà. Ma voi non mi abbandonerete vero? Vero?

-Allora, come state passando ques'estate? Io al caldo! Hahah, no davvero, cosa avete fatto di bello fino ad ora? State passando belle vacanze? Dove siete?

-Preferite il mare o la piscina?

-Estate o inverno? Domanda cruciale e non vale la risposta "nessuna delle due" hahaha. Fate la vostra ardua scelta.

Se vi state chiedendo per quale motivo questo spazio autrice lo sto mettendo all'inizio, in verità non lo so nemmeno io, forse perchè spero che qualcuno di voi lo legga e risponda alle domande? Bho...

Non voglio dilungarmi molto, anche perchè rischierei di sciogliermi ancor prima di scrivere l'inizio del capitolo.

Godetevelo e buona lettura splendori, ci vediamo al prossimo!

Ps: Il mio cuore mi obbliga nuovamente a ricordarvi che potete acquistare, anche online, il mio primo libro "Come un battito di ali" e che potete unirvi a un gruppo su whatsapp! A presto, un bacione, Noemi <3

P.P.S: Okay so che il video non è dei migliori, ma non ho trovato altro e non riesco a capire come mettere la canzone con il capitolo. Lasciamo stare questa piccola ignoranza hahaahah cosa ne pensate di Drag me down? Io l'adoro *-* 

Nobody nobody... nobody can drag me down! 



Capitolo LX (o.o)

*Harry's Pov*


Ero quasi sconvolto per come fosse volato il tempo e mi fossi svegliato la mattina del 13 Dicembre, assonnacchiato e di cattivo umore. Avevo paura, perchè quel processo avrebbe definitamente segnato la mia vita, in bene o in male.

Louis cercava di fare il positivo. Diceva che sarebbe andato tutto bene ma avevo fin troppo paura per credergli e sorridergli, così mi ero alzato e avevo fatto colazione con il muso lungo. Johannah sdrammatizzava un po' il clima con qualche battutina che seppur dovesse farmi ridere, non mi rendeva altro che frustato.

Lottie mi aveva ridacchiato in faccia che sembrava avessi il ciclo e per poco non la ustionai con lo sguardo.

- Stai tranquillo tesoro, il tuo nervosismo potrebbe provocare un terremoto. Stai facendo tremare tutto. Il nostro avvocato farà il possibile e tu lo sei. Tuo padre per la prima volta è dalla nostra parte e questo è un altro punto a nostro favore -

- A preoccuparmi è Camille, Johannah. E' andata via ancora prima che potessimo cercare di farle capire di non dire cose sbagliate su questa famiglia. Non ho avuto nemmeno l'opportunità di dimostrargli che siamo più del "disastro" che ha scritto su quell'agenda - quasi urlai, indossando il cappotto. Dovevamo essere in tribunale nel giro di mezz'ora.

- Devi avere un po' di fede, Harry. Comportarci in questo modo, essere ansiosi, urlare, non servirebbe a nulla ora come ora. Potrai farlo quando vorrai, dopo il processo, ma devi arrivare intatto a quel tribunale tra mezz'ora e fare vedere a tutti che sei forte, che non hai debolezze e che puoi vincere. Ma per farlo, devi prima convincere te stesso o non riuscirai a convincere il giudice - sbottò la donna, indossando il suo cappotto e facendo segnale a Louis di prepararsi. Ci salutarono tutti con un "in bocca al lupi" e un bacio sulla guancia.

Il grido della libertàWhere stories live. Discover now