Strani segnali

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Capitolo XXXII

*HARRY'S POV*


- Sei sicuro di sentirti bene? Se vuoi posso portarti in braccio, oppure posso.. -

- Louis sto bene! Mi sento come nuovo e ho passato più di un giorno in ospedale. Sto benissimo, quindi non preoccuparti, okay? - mi sorrise incoraggiante e dopo aver incrociato le sue dita alle mie entrammo in casa. Era vuota, ecco perchè si era lasciato scappare un gesto del genere. Non mi dava fastidio, alla fine avevamo "deciso" entrambi di fare tutto con calma e poi so che fare coming out non è una cosa semplice, ma se ami davvero qualcuno, sei disposto a fare qualsiasi cosa, anche esporti al mondo dei vampiri. Già perchè secondo me le persone erano come i vampiri. Ti succhiavano la vita con la stessa facilità di cui avrebbero potuto succhiarti il sangue.

- Siamo soli? - chiesi come conferma. Lui annuì e si avvicinò alle mie labbra per strapparmi un bacio che desideravo da un bel po'. Stare mano nella mano con Louis e potergli dire di amarlo sembrava solo un sogno, eppure si era realizzato. Louis mi trascinò lentamente verso il divano e iniziò a tastare la mia pelle da sopra la felpa ma mi dovetti staccare velocemente dalle sue labbra solo perchè sentii una terza voce provenire dalle scale.

- Mi dispiace, non volevo... pensavo di essere solo - balbettò Zayn, posando lo sguardo a destra e sinistra ed evitando di guardarmi negli occhi. Non potevo di certo biasimarlo, sarebbe stata dura e poi nessuno sapeva di noi.

- S-state insieme? - continuò. Il suo tono di voce non era forte e sicuro, piuttosto lo avrei definito debole e afflitto.

- Si... non da molto, in realtà non lo sa ancora nessuno, quindi... - Louis iniziò a blaterare e Zayn lo fermò prima che potesse avere una crisi nervosa. Ci dedicò un sorrisino debole e annunciò - Non lo dirò a nessuno. Mi fa piacere che si sia tutto risolto. Ma non vi consiglio di "aprirvi" in questo modo... sopra ci sono Liam e Niall e mangiamo una pizza qui. Johannah ha pensato che fosse una bella cosa per Harry e ci ha lasciato casa libera. Anche le piccole pesti sono andate vie. Se volete siamo sopra... oppure.. beh chiudetevi in camera - concluse il discorso con un altro sorrisetto malinconico e zoppicò fino alla sua stanza. 

- Okay, credo che dovremmo rimandare la dolcezza a stasera - ridacchiai, cercando di scongelare l'aria asfissiante che si era creata.

- Mi dispiace per lui - borbottò Louis, lasciandosi cadere sul divano dietro di lui. 

- Lo so, ma non è questo il momento per auto-commiserarsi. Dobbiamo andare dagli altri, prima che siano loro a venire da noi. Inoltre so che Zayn riuscirà a superare tutto, prima o poi. Magari evitiamo certi "gesti affettuosi" davanti a lui, no? - 

- Non so proprio come farei senza te. Ti amo - si alzò di scatto e si fiondò sulle mie labbra, facendomi sorridere nel bacio. Non appena decise di staccarsi salimmo nella camera degli ospiti, dove ad attenderci c'erano tutti i ragazzi. Erano impegnati a scegliere un film. Niall era uscito dall'ospedale poco prima di me. La febbre gli era passata velocemente grazie alle cure mediche apposite. Liam e Zayn litigavano in continuazione su quale fosse la scelta migliore del film e ogni volta che Zayn gli andava contro, Liam si imbestialiva e cominciava a pizzicarlo ovunque. Mi veniva da sorridere. La loro amicizia era una cosa stupenda.

- Okay adesso basta o mi tocca dividervi come si fa con i bambini piccoli! - sbraitò Niall. Forse si era innervosito solo perchè si trovava tra i due e veniva ballottato da una parte all'altra. Io e Louis, subito dopo essere scoppiati a ridere, ci sedemmo accanto agli altri, formando una linea retta. Mi stupiva della scelta di Zayn. Nonostante la gamba fosse ingessata aveva preferito il pavimento che il divanetto comodo.

Il grido della libertàWhere stories live. Discover now