La prospettiva della realtà

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Capitolo XXXVII

* Niall's Pov*


Quella mattina, dopo essermi ripreso e aver pranzato, avevo deciso di ritornare a casa. Con Charly le cose erano "essenzialmente" migliorate. Non sembrava essere arrabbiata con me per averla baciata e inoltre mi toccava pure chiedere scusa a James. Cosa avrei dovuto dirgli? "Scusa James, ma ho baciato la ragazza di cui sono innamorato. Ero ubriaco, ma non mi è dispiaciuto farlo!" No, non andava decisamente bene. 

Charly mi aveva lasciato il numero del suo ragazzo dicendomi:" Chiamalo oppure incontralo. Ma voglio che ti scusi e che lo ringrazi per non averti dato un pugno".

Diciamo che io stesso sapevo di meritarmi molto più di un pugno. Infatti, se io fossi stato il ragazzo di Charly, avrei come minimo massacrato chiunque l'avesse anche solo sfiorata. Però, grazie al cuore dolce di Charly, non mi era successo nulla. Anzi, in quell'orfanotrofio mi avevano accudito come se fossi un bambino e mi ero pure assorbito una strana ma dolce predica da parte di Madre Tessa. In fondo non tutto si era rivelato un disastro.

Decisi che avrei chiamato James non appena mi sarei chiuso in camera mia, sperando di passare inosservato agli occhi di mia madre e mio padre. Quel giorno, sfortunatamente, avevano il giorno libero ed ero più che sicuro che la scuola avesse annunciato le mie assenza ingiustificate. Era l'una e mezza e io solitamente non uscivo mai prima delle tre da scuola. Forse fu questo a far arrabbiare molto di più mia madre. 

La trovai col viso che andava a fuoco e con il fumo che usciva dalle orecchie. Mio padre era seduto sul divano e sapevo già cosa avrei dovuto fare. Mi sedetti di fronte ai miei genitori e aspettai che iniziassero la loro predica, così da potermi successivamente chiudere in camera e chiamare James. Poi avrei studiato per il giorno dopo e quando sarei sceso per cena, ogni cosa sarebbe ritornata per il suo posto.

- Dove sei stato? Quella ragazza mi ha detto che l'avevi aiutata, ma non che avresti saltato scuola per due giorni. Niall non mi sta piacendo tutto questo. Non hai mai saltato scuola per due giorni senza motivo! Almeno dammi una spiegazione - che avrei dovuto dirle? Scusa ma mi sono ubriacato e non sono andato a scuola perchè ho passato la notte a vomitare? Be' non era una cattiva idea.

- Lo so. So di aver saltato due giorni di scuola, ma la Madre Superiore dell'orfanotrofio in cui sono stato, mi ha già fatto una bella ramanzina e ho capito di aver sbagliato e... - mio padre mi interruppe, impedendomi di continuare.

- Dimmi una cosa. All'orfanotrofio in cui sei stato, sono ammessi gli alcolici? - si alzò e si posizionò davanti a me. Spalancai gli occhi, capendo cosa avesse intuito.

- No... ieri sera sono uscito e... -

- E ti sei ubriacato! Quindi non solo tu ieri non sei andato a scuola e non ci hai detto niente, inoltre sei uscito e ti sei ubriacato e hai saltato la scuola anche oggi! Ma cosa ti sembra questo? Un hotel? Un bed&breakfast? Un rifiuto di pezzi d'auto? Sai Niall, questa da te non me l'aspettavo proprio - mi guardò indignato e si sedette nuovamente al suo posto, affiancando mia madre. Okay, forse non pensavo che sarebbe andata proprio in questo modo... inoltre anche io ero deluso di me stesso e mi sentivo male pure per aver deluso due persone importanti nella mia vita. Grazie senso di colpa, grazie davvero per rendere la mia esistenza un inferno.

- Credo che tu ti meriti una bella punizione. Ubriacarti? Non è da te Niall. E pensare che mi fidavo delle volte che mi dicevi che tu detestavi l'alcol - aggiunse mia madre.

- Io lo detesto - chiarii, sentendomi poi osservato da due paia di occhi infuocati dalla rabbia. Imparare a stare zitto no, vero? 

- Oh mano male che lo detesti. Sei arrivato a casa ubriaco. Se non lo detestassi, ci avrebbero chiamato dall'ospedale dicendoci di avere un figlio ricoverato per coma etilico? - urlò mia madre. Si, era proprio furiosa.

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