Il peccato dei deboli

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Capitolo XXXIII

* ZAYN'S POV*


Credo che non esista dolore peggiore, che scoprire di essere ricaduto nel dolore stesso. Spesse volte camminiamo a testa alta, sperando che sia la soluzione migliore per ignorare i problemi o porsi più forti di fronte alla vita. Ma non ci accorgiamo che è come nascondersi dietro un dito. La gente finge, finge di non vedere la tua sofferenza... ma non tutti sono gli stessi. Quando cammini per il corridoio della scuola, noti come la gente può essere diversa. C'è chi corre per arrivare in anticipo in classe, in modo da non perdere il posto migliore. Allora capisci che se fa tanto in fretta è perchè gli amici che ha sono pochi oppure vuole approfittare dell'ultimo banco della fila migliore. Chi fa con calma e cammina da solo, è per semplice fatto che non ha fretta di fare le cose. La sua vita, i suoi gesti, le sue azioni sono indifferenti. Potrebbe sparire senza che nessuno se ne accorgesse. Chi viene picchiato ogni giorno è solo perchè non si sente sicuro di se stesso e preferisce chiudersi a riccio che scoppiare come una bolla. Quella gente, forse un giorno imparerà ad essere forte, oppure rimarrà chiuso nel suo riccio, finchè non cadranno tutte le spine che lo salveranno ancora. Ci sono anche i gruppetti di amici che stanno di fronte agli armadietti e parlano del più o del meno, indossando semplici vestiti scolastici. Quella gente andrà avanti senza il bisogno del giudizio altrui. Si creerà una barriera forte e indissolubile. Quelli che se ne stanno in un angolino, magari a leggere o ascoltare la musica, mentre aspettano la campana o osservano gli abiti scuri e gli anfibi che indossano, è la gente che spera di non essere notata, ma che, sarebbe indifferente ai giudizi altrui. Poi c'è la gente che ride sempre, anche quando viene colta da brutte notizie. La differenza tra questa gente e quella che ride davvero, sta nel fatto che quando il sorriso gli muore sul viso, non sentono lo stesso dolore di chi ha riso fin troppo. Quando fingi, tutto è morto. Se stai con chi non ti piace veramente, mostri sorrisi che quando muoiono non ti lasciano il segno. Se stai con chi ami, lo noterai non appena sentirai la mascella indurirsi e la forza di ridere ancora sparire, per il semplice fatto che è stata forzata fin troppo. Forse dimentico altre persone, come quelle che giocano nei campi, corrono sugli skateboard, si rincorrono nei corridoi... forse dimentico anche le coppiette apparentemente felici che si sbaciucchiano in angoli appartati o semplici amici che si organizzano per il fine settimana o per piccoli party. La verità, quella che fa più male, quella che vorrei evitare, è raccontare di quella gente che cammina per i corridoi, con lo sguardo alto e fiero, ma col cuore sbriciolato e distrutto. Vorrei non raccontare della gente che indossa una bandana al polso per non far vedere i segni del dolore. Vorrei non aver il bisogno di dire che quella gente non vede un futuro. Lo immagina, tenta di crearlo, ma ogni volta che si fa del male lo spezza, sperando che sia la soluzione migliore per crearsene uno nuovo. Quella gente, è la gente che finge di non sorridere mai, che si mostra fredda per non attirare le altre persone, che ignora per non soffrire più del dovuto, che si nasconde dietro uno scudo di vetro, rotto ormai da troppo tempo. Quella gente non si nasconde dietro un dito, quella gente non si crea problemi con il posto a sedere o con la disperazione del suono della campanella. Quella gente, forse non lo nota nemmeno. Piuttosto cammina come fanno le ombre alla sera. Saetta nel vuoto. Rincorre il vento, la lugubre sofferenza. Si accavalla alla velocità. La velocità dell'indifferenza. Quella gente, se siete stati bravi a capire, ero proprio io. 

Ultimamente ero diventato il "duro", il "terribile" o il "pericoloso" sotto gli sguardi degli innocenti, ma il "debole" sotto chi mi guardava con il cuore e non con gli occhi. Ma la gente giudica troppo in fretta. Non si pone nemmeno una domanda, nemmeno un dubbio che corre subito a una sbagliata affermazione. Prova a camminare per la città indossando un semplice costume. Subito ti giudicano per un "cretino" se sei un lui o per una "puttana" se sei una lei, ma non sanno che magari, la tua destinazione è il mare e non l'autostrada. Perchè la gente fa proprio quello che non dovrebbe fare... soffia le candelina su una torta, prima che siano accese.

Il grido della libertàWhere stories live. Discover now