26.02.2016

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Ci siamo rivisti. L'emozione che provavo è indescrivibile. Oh quanto mi era mancato.
Quando ho visto quel sorriso sulle labbra e quegli occhi che tanto amo, ho sentito le mie cicatrici aperte e sanguinanti cicatrizzarsi all'istante.
La prima cosa che abbiamo fatto entrambi è stato abbracciarci come se non ci fosse un domani.
L'ho guardato negli occhi per tanto tempo con la speranza di leggerlo dentro. I suoi occhi emanavano tranquillità, emozione.
Mi ha stretto di nuovo a se senza dire una parola. Ma questo lo sapevamo, non abbiamo mai avuto bisogno di parlare, bastava guardarci negli occhi. Ci siamo detti mille cose con gli occhi.
E non immaginavo che lui sarebbe tornato da me sapendo che quello era il giorno più brutto della mia vita. Sapeva che avevo bisogno di lui. Infondo lo ha sempre saputo.
Quella notte mi ha rassicurato che sarebbe andato tutto bene. E non so se è perché è il mio migliore amico o perché è arrivato proprio quando passavo il periodo più brutto della mia esistenza ma ci ho creduto. Ho creduto davvero che sarebbe andato tutto bene.
Quella notte non abbiamo mai smesso di stringerci. Io piangevo, sapevo che lui soffriva per me. Soffriva perché io stavo male. Quanto l'ho voluto bene in quel momento.!
Mi ha parlato, non con pietà, con amore. Venti giorni dopo avremmo fatto un anno che ci eravamo conosciuti. Esattamente venti giorni dopo incontrato il demonio.
Quella sera gli domandai: "Perché non cerchi di farmi ridere come tutti gli altri?"
La sua risposta mi sorprese. "Beh perché so che non rideresti per davvero, invece preferisco parlarti e farti capire che andrà tutto bene. Però ora devi almeno concedermi un piccolo, piccolo, piccolo sorriso. Piangerò se non lo farai è giuro che non scherzo." Il sorriso fu automatico.
Quella sera lui riuscì dove tutti avevano fallito. Riuscì a farmi scappare un sorriso sincero.

La forza di rialzarsi.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin