Non ci perderemo mai.

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È poi? Lo persi.
Persi il più grande ed unico amore che io abbia mai avuto.
È credetemi quando vi dico che avrei fatto di tutto per lui, stessa cosa avrebbe fatto lui per me.
Oh gente, quanto ci amavamo!
Era impossibile non capire che ci amavamo, si vedeva da lontano.
Ci esiliavamo dal mondo noi due, quando eravamo insieme spariva tutto.
È non importava se era stata una giornata di merda, bastava un sorriso, un abbraccio, una squallida battuta e tornava la giornata perfetta.
Perché erano tutte belle giornate con lui.
Ma signori, noi non eravamo sempre la coppia perfetta, anzi in certi istanti sembrava che quasi non ci sopportavamo.
Dio! Eravamo matti. Matti da legare!
Una volta ci dissero che eravamo troppo.
"Troppo cosa"? Vi starete chiedendo.
Troppo amore.
Troppo chiassosi.
Troppo una costante voglia di averci accanto
Eravamo troppo.
È la gelosia? Oh anche quella era troppa.
La nostra non era semplice gelosia, la nostra era possessione. È quando il mostro da gli occhi verdi si scatenava succedeva di tutto.
Risse.
Bicchieri rotti.
Paroli crudeli.
Urla.
Porte sbattute.
Era veramente tanta la gelosia ma non per questo abbassavamo il capo. No! Noi. Ci istigavamo a vicenda. Ci provocavamo.
"Perché provocarsi e farsi del male?" Vi starete chiedendo.
Beh noi non lasciavamo mai una discussione a balenare per giorni, noi la chiudevamo quasi subito con: "Sei una maledettissima stronza è mi fa rabbia che tutti ti vogliono ma so per certo che per quanto gli altri ti desiderano , tu vuoi solo me"
Noi non eravamo dolci, erano rari i momenti in cui usciva una parola dolce, non eravamo quelle coppie sdolcinate, oh no, anzi le odiavamo tutte quelle smancerie.

Siamo folli, violenti e pazzamente innamorati.

Ma noi, gente, non ci siamo mai promessi il fatidico è ormai troppo promesso "Per sempre", anzi, noi sapevamo sin da l'inizio che ci sarebbe stata una fine. C'erano giorni che la usavamo come un accusa, e altri che pensavamo solo al momento. Al vivere l'istante che per soffrire c'era tempo!

È fra tante cose passate insieme, in così poco tempo, ho troppe cose da assimilare, troppi ricordi da memorizzare.
"Le fughe dalla scuola.
Le notti passate su quelle scale a parlare per ore.
I giri interminabili in moto.
Le giornate passate con gli amici in quel vecchio bar.
Le lotti su quel letto.
Le dormite abbracciati come una vecchia coppia sposata.
Le risate troppo rumorose e i pianti troppo silenziosi.
Le stupide espressioni buffe.
I balli in quel locale
Le scenate di gelosia.
Le grasse bevute.
Le burrascose litigate.
I baci e gli abbracci.
Le frasi dolci in quei momenti rari di dolcezza e quelle dettate dalla rabbia, quelle crudeli.   
Ricordi, ricordi ed ancora ricordi."

È vero che noi ci aspettavamo la fine, ma fa male uguale.
Un male pazzesco, un nodo in gola e lo stomaco chiuso.
È le continue domande che il cervello continua a farsi.
"E adesso ? quando arriverà un'altra per lui?"
"L'amerà come amava me?"
"Ne usciremo?"
"Ed io? Starò meglio?"
"Passerà questo dolore?"
"Lo rivedrò ? Ci rivedremo? Tra quanto?"

Ma noi non siamo come le coppie normali, noi prima di tutto siamo migliori amici, fratelli, è per quanto all'inizio farà male, bisognerà abituarsi ad essere solo tali, non che sia poco, intendiamoci, ma abbiamo bisogno di tempo c'è lo siamo promessi.
"Torneremo, solo quando questo dolore si allieterà un po'"
Quella sera, invece che urlarci addosso come farebbero le normali coppie, noi ci abbracciammo e cercammo di allietarci il dolore a vicenda, ci consolavamo.
Dio è da matti!  Starete pensando, ma non per noi, gente, noi eravamo fatti così. Non volevamo ferirci ma purtroppo eravamo bravi a farlo. Entrambi.
Io non gli attribuisco colpe, come lui non le attribuisce a me.
Sapevamo a cosa andavamo incontro, sapevamo che ci saremmo distrutti.
Eravamo due colonne instabili e abbiamo deciso comunque di fonderci, così facendo ci siamo frantumati, come un bicchiere rotto. È le ferite che ci siamo procurati sanguinano.
Abbiamo deciso di non essere una coppia, ma non per questo non ci amiamo. Ma i problemi sono troppi, le ferite troppo grandi e noi troppo frantumati.

Prima o poi staremo meglio, e allora è solo allora ci riuniremo, ma se adesso, in questo preciso istante mi direbbe che ha bisogno di me, non esiterei nemmeno un istante ad andare da lui. È se adesso gli dicessi che ho bisogno di un abbraccio non esiterebbe a venire qui, anche se è notte fonda ed è lontano da casa. Siamo così noi, mettiamo L'uno davanti all'altro se si ha bisogno.

Che dire gente! Ci amiamo alla follia e posso solo ringraziarlo che anche se per poco, mi ha fatto vivere la storia più bella ed intensa della mia vita.

È poi signori, non è una fine. Lui sarà per sempre mio fratello, colui che mi ha salvato, che mi ha curato le ferite, che ha ascoltato la mia rabbia ed io mio dolore, che non si è scomposto e andato via quando gli ho mostrato il mostro che ero, lui mi ha aiutata, aiutata davvero, lui mi ha fatto vivere.

È nel frattempo che non ci sono con te, "Quando guarderai una stella, pensa a me, a noi, io farò lo stesso mia dolce bambina".

La forza di rialzarsi.Kde žijí příběhy. Začni objevovat