Lettera al demonio.

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Lettera al demonio.

TACI ANIMA MIA. STAI ZITTA. BASTA.!
Le tue mani su mio corpo.. Il tuo sesso nella bocca di una ragazzina.. Io!
Le tue dita.. Le tue dita nel corpo di una ragazzina. Io!
La nausea, il disgusto e poi ancora rabbia per me stessa che non ho potuto reagire.
Le tue mani.. Volevo scappare.. Non riuscivo a scappare. Non potevo scappare...
Tastavo mura di aria come i ciechi.. Mamma! Mamma aiutami.. La mamma non c'era.
ZITTA ANIMA MIA. ZITTA. BASTA.
Mi sento come un albero secco, orrendamente mutilato da colpi d'ascia mortali, non più vitale, inutile testimone di una vita possibile e ormai definitivamente spezzata.
ZITTA ANIMA MIA. TACI, STAI ZITTA.
Uno zombie, una morta vivente che non riusciva più a dormire, a pensare. Ma ancora per lungo tempo ho continuato a trovare parole e pensieri che potessero esprimere la mia storia e la mia sofferenza senza voce. Ancora ora sento la stessa disumanizzazione; lo stesso senso di impotenza e vergogna; la stessa distruzione psico-fisica; l'essere ridotti a larva umana; l'odio e la paura ti riducono al nulla, ti entrano dentro come acido incadescente, dentro ogni cellula e che diventano il tuo stesso DNA, lo stesso senso di colpa per essere sopravvissuta a differenza di molti, morti per suicidio, per droga, alcool o per lesioni subite dall'aggressore o per condotte autodistruttive.
TACI ANIMA MIA. BASTA. ZITTA.
Cosa mi hai fatto? Tu ti devi rendere conto di ciò che mi hai fatto.! Sei malato. Sporco vigliacco! Mi hai distrutto la vita!. Mi stai impedendo di vivere l'adolescenza in modo normale, di amare in modo normale, di essere me stessa con me stessa e con gli altri. Che dio non abbi pietà di te là dove tu sarai destinato ad andare.

La ragazza del centro. L'angelo.

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