CAPITOLO 2

60.7K 2K 83
                                    

Percorriamo lunghi corridoi ricoperti di affreschi lugubri dove raffigurano delle battaglie, mi salgono involontariamente dei brividi. Noto che non c'è anima viva, al mio fianco Colin guarda dritto davanti a sè, sembra agitato. Arrivammo davati a un portone di legno. Colin si ferma e mi guarda come per chiedermi se sono pronta, annuisco e apre il portone dove si apre su una sala immensa è grande quanto una mensa scolastica, piena di tavoli enormi di legno e in fondo su un palchetto rialzato è situato un tavolo con due troni uno più grande dove è seduto il mio rapitore che mi guarda con sguardo malefico e uno più piccolo ma vuoto. Al suo lato destro ci sono altri due posti in cui è seduto un ragazzo più o meno della mia età, ha gli occhi castani e i capelli dello stesso colore, ha una corporatura robusta e mi guarda con un sorriso malizioso. Appena varco la soglia tutte le teste dei commensali si voltano nella mia direzione le donne mi guardano con rabbia mentre gli uomini mi guardano con desiderio ma io gli ignoro perchè il mio sguardo è puntato su quegli occhi viola che mi scrutano tutto il corpo. Avanzo nella navata centrale con Colin dietro di me, arrivo appena sotto il palchetto e lo guardo con aria di sfida alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto. Cala un silenzio di tomba su tutti i presenti. Sul suo viso spunta un sorriso per niente rassicurante ma che gli fa spuntare delle splendide fossette e lo fanno diventare molto affascinante. Frena Corinna, è il tuo rapitore non devi pensare a queste cose! Mi riscuoto da questi pensieri e prego la Madre Luna che me la mandi buona e che riesca a fuggire da questo inferno. <Bene ragazzina accomaditi pure al mio fianco> mi dice occhi di ametista, ripensandoci non so nemmeno il suo nome. <La ragazzina ha un nome e preferisco morire affammata che stare al tuo fianco> gli dico irritata. Mentre Colin cerca di trattenere una risata e lo stesso, il ragazzo con gli occhi castani. Il suo sguardo si incupisce e vedo che serra i pugni <Bene allora illuminami con il tuo nome, ragazzina> mi dice con tono sarcastico. <Sono Corinna Black figlia dell'Alpha dei Black Flame!> dico usando un tono di voce alto per farmi sentire da tutti i presenti. Colin si irrigidisce e anche occhi d'ametista non sembra per niente entusiasta. <Bene Corinna benvenuta nel mio branco i Wild Storm e mi presento sono Darden il tuo nuovo Alpha> mi guarda con un sorriso sinistro. Mi salgono i brividi per tutta la schiena. Non è possibile, il mio compagno è l'Alpha più temuto di sempre. Maledizione la sfiga mi perseguita. <Non farò MAI parte del tuo branco, Darden> gli dico arrabbiata. <Ohh invece si e sarai la futura luna dei Wild Storm, che ti piaccia o no> mi
dice con tono duro. <Mai!! Preferisco marcire in una cella!> gli dico urlando. I suoi occhi si fanno rossi mentre si alza di scatto e viene verso di me. <Donna porta rispetto per il tuo compagno e soprattuto per il tuo branco> mi dice ad un centimetro dal viso. Mi irrigidisco per la sua vicinanza, la mia lupa vorrebbe saltargli addosso e assaggiare le sue morbide e carnose labbra. <Il mio branco sono i Black Flame dove io sarò la futura Alpha.> gli dico avviccinandomi ancora di più e tenendogli testa <Ragazzina sei nei guai> mi dice con tono minaccioso, prima di caricarmi in spalla come un sacco di patate <Lasciami, brutto bestione!!> continuo ad urlargli insulti e colpirlo sulla schiena, mentre nella sala scoppia una risata per la sciena, lo ammetto vista da fuori deve essere molto esilarante. Percorre la sala chiudendo il portone alle nostre spalle e portandomi nella stanza dove mi ero svegliata. Mi butta sul letto in malo modo, grugnisco per il colpo, ma mi alzo subito. Darden mi perlustra con sguardo infuocato e mi si avvicina abbassandosi alla mia altezza che ammetiamolo sarà almeno di 30 cm <Tu starai qui finchè non imparerai le buone maniere> detto questo si alza su tutta la sua altezza possente ed esce dalla porta chiudendomi dentro a chiave. Prendo un cuscio e lo appoggio sul mio viso e urlo per liberare la frustazione e la tristezza di non vedere più mio padre e il branco. Urlo finchè non ho più fato in gola e mi lascio trasportare nelle braccia di morfeo addormentandomi.

Darden

Non ci credo ancora che ho trovato la mia compagna era da più di un secolo che avevo perso le speranze. Adesso spunta fuori e non era neanche lontana. E' bellissima, quando si è presentata davanti alla sala del banchetto con il suo passo regale, con i ricci che contornano quel viso angelico con le sue labbra carnose e rosse. Ma sono i suoi occhi che mi hanno catturato sono di un azzurro luminoso che quando ti guardano con sfida li si accendono come fanali. Sono rimasto incantato a guardarla in quel vestito rosso che risalta le sue curve alla perfezione e la sua pelle candida come alabastro. Il mio lupo scalpita per farla sua e il mio amichetto è d'accordo con lui. Noto che tutti gli uomini la guardano con desiderio ma lei è MIA! Mi sale un ruggito ma riesco a trattenerlo. Ho notato che ha un bel caratterino combattivo e sicuramente sarà un ottima Luna per il mio branco. Però non ci voleva, che fosse la figlia del mio acerrimo nemico, ma poco importa lei ora è mia.

L'ho appena riportata nella nostra stanza e a stento mi sono trattenuto nel saltarle addosso e farla mia. Mi dirigo nel mio studio, mi è persino passata la fame per l'irritazione di quella donna. Bussano alla porta <Avanti>dico ed entra mio fratello Colin <Salve fratello, certo che la tua compagna ha un bel caratterino> mi dice ridendo <Lascia stare non so come farò a gestirla> dico abbattuto e prendendomi la testa tra le mani. <Mi piace quella ragazza e ti farà bene. Sicuramente ti farà uscire dal tuo guscio che ti sei costruito> mi dice Jace dandomi delle pacche vigorose sulla schiena. <Ne dubito, mi farà solo diventare pazzo!> dico esasperato mentre mio fratello ride di gusto. <Manda in ricognizione un gruppo dei nostri, sento che si stanno avvicinando al nostro territorio> dico ringhiando e prendendo le redini del comando e lasciando da parte, per il momento, la mia donna. <Vado> mi dice Colin rimettendosi nel suo ruolo di beta. Continuo a lavorare e a dare ordini al mio branco per un bel po' di tempo finché non mi sento calare le palpebre dal sonno e decido di andare in camera mia dove c'è la ragazzina a riposarmi. Appena apro la porta mi blocco a vederla addormentata con addosso solo una mia maglietta che la copre a malapena. Mi incanto a guardarla con tutti i suoi capelli sparsi per il cuscino, peccato che sia un diavolo quando è sveglia non come adesso che è così tranquilla. Si muove nel letto e mugugna qualcosa mentre alza sempre di più la maglietta e facendo intravedere delle mutandine di pizzo e prima che possa saltarle addosso mi spoglio e vado in bagno a fare una doccia fredda per calmare i miei bollenti spiriti che hanno preso il sopravvento.

My Alpha (DA REVISIONARE)Where stories live. Discover now