CAPITOLO 4

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Mi risveglio con un caldo bestiale, e stretta da una morsa d'acciaio. Strano, mi sarò arrotolata nelle lenzuola. Penso ancora mezza addormentata, ma come in un flash mi vengono in mente gli ultimi accaduti e con fatica apro gli occhi. Mi si presenta davanti il viso angelico di Darden appoggiato sulla mia spalla mentre mi ha avvolto le braccia sulla vita e le sue gambe sopra le mie. Cerco di liberarmi ma più mi muovo più lui mi stringe a se. Alla fine mi arrendo ed inizio ad accarezzargli il viso rilassato anche se ha sempre una piega severa, non so neanche perché ma inizio a lasciarli dei piccoli baci sulla sua cicatrice. Chissà quanto ha sofferto...Mentre sono immersa nei miei pensieri continuando a fargli le coccole distrattamente non mi accorgo che lui si è svegliato e mi guarda con quegli occhi lilla e brillano di una strana luce. <Buongiorno Corinna> mi dice con voce roca e sexy <Giorno' Darden> gli dico mentre cerco di liberarmi da lui <Non scappare da me, ti prego> mi dice con voce supplicante e immergendo il viso nel mio collo mentre mi stringe di più a sè. Per quel poco che lo conosco non l'ho mai sentito utilizzare quel tono e soprattutto pregare qualcuno. Perché lui prende senza rendere conto a nessuno e soprattutto senza chiedere il permesso. <Non scappo da nessuna parte visto che sono imprigionata tra le tue braccia> gli dico sorridendo. Alza la testa dal mio collo e mi guarda intensamente mentre si avvicina sempre di più alle mie labbra e senza neanche rendermene conto ricevo il mio primo bacio, dopo il primo momento di shock ricambio e si fa sempre più intenso mentre le nostre lingue si scontrano in una lotta passionale. Sento mille farfalle nello stomaco mentre il mio cuore pompa impazzito e i miei arti sono come gelatina che lui plasma con le sue mani giganti. Ci stacchiamo per prendere fiato e i nostri occhi si incatenano, leggo nel suo sguardo felicità pura e...amore? No impossibile. Distolgo lo sguardo imbarazzata mentre le mie guance si tingono di tutte le sfumature del rosso. <Non mi dire che era il tuo primo bacio> chiede con un pizzico di sarcasmo e se possibile divento ancora più rossa <Si...> sussurro mentre mi stacco da lui e vado verso il bagno per la vergogna. Adesso non mi vorrà più, visto che non ho alcuna esperienza e sicuramente lui sarà abituato a donne esperte. No, no non devo pensare a queste cose, sono io che non lo accetto come compagno e che devo riuscire a scappare da qui, per raggiungere mio padre. Non faccio in tempo a raggiungere la porta del bagno che due braccia enormi mi stringono la vita <Hei ragazzina non ti vergognare, sono felicissimo che nessuno ti abbia mai toccata e che sarò io ad essere tutte le tue prime volte> mi dice mentre mi stringe più vicino a se e io mi sento a casa tra le sue braccia anche se quello che sto per dirgli mi spezzerà il cuore. <Darden io..., non voglio avere un compagno ho troppe responsabilità verso il mio branco e non posso abbandonare mio padre. Devo ritornare e prendere in mano le redini di Alpha ho rimandato anche troppo. Così mio padre potrà raggiungere mia madre in pace con se stesso. Mi dispiace ma devo andare via.> gli dico tremante e con le lacrime agli occhi, perché so che quando prenderò il posto di Alpha mio padre se ne andrà e raggiungerà la sua compagna lasciandomi da sola a guidare il branco, ma è giunta l'ora. Darden mi fa girare e lo guardo in quegli occhi lilla anche loro lucidi, senza che me ne rendessi conto questo bestione mi è entrato sotto pelle ma non posso ammetterlo neanche con me stessa se no diventerebbe uno strazio lasciarlo da solo. <Ti capisco, ma per favore unisciti a me e diventa la mia compagna e ti prometto che ti lascerò andare>mi dice con tono profondo. <No, mi sarebbe impossibile dopo lasciarti se mi lego completamente a te> gli dico indietreggiando <Allora non ti lascerò andare via> mi dice incazzato nero e con gli occhi rossi. <Non puoi farmi questo!> gli dico con voce spezzata. <Invece posso e starai rinchiusa in questa stanza finché non cambierai idea> mi dice uscendo dalla porta sbattendola con violenza e chiudendola a chiave. Lo rincorro e comincio a battere pugni sulla porta<Non puoi farmi questo! Sei un mostro> urlo contro la porta <Si sono un mostro e te sei la compagna di questo abominio, quindi rassegnati> e sento che si allontana con passi pesanti. Scoppio a piangere mentre mi accascio sul pavimento e mi circondo le ginocchia con le braccia. Perché si comporta così? E' solo un mostro col cuore di ghiaccio.

My Alpha (DA REVISIONARE)Where stories live. Discover now