CAPITOLO 39

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Ci stiamo dirigendo verso la pianura dei fuochi, attraversiamo proprio il paesino che conduce, prendendo una strada secondaria il castello della regina Megan. Solo a pronunciare il suo nome mi viene l'orticaria alla mano, talmente è forte il desiderio di tirarle uno o due schiaffi in faccia, per il suo comportamento scorretto verso i nostri confronti ma, soprattutto verso il suo compagno di vita, Ruven. Lo guardo di sfuggita, nella sua forma di orso è ancora più imponente, e in incute un certo timore solo guardandolo. Accorgendosi di essere osservato si gira, e incrocia il mio sguardo, un 'idea malsana mi balena in mente e uno strano luccichio si impossessa nei miei occhi. Mentre Ruven mi guarda con il suo muso, in modo interrogativo. Se solo Darden sapesse che idea mi è venuta in mente, mi rinchiuderebbe nelle segrete della sua villa. Lo guardo sotto di me, in forma di lupo con il suo pelo nero, con sfumature blu grazie alla luce sempre più forte dei raggi solari, lo fa risplendere. Gli accarezzo la testa, subito emette un ringhio basso e gutturale, facendomi capire l'apprezzamento delle mie coccole. Cogliendolo alla sprovvista, scendo agilmente, per modo di dire visto che sembro una balena. "Dove pensi di andare nanerottola?"mi raggiunge telepaticamente la voce di un Darden, molto incazzato. "Devo fare una cosa molto importante, prima di andare alla pianura dei fuochi. Voi proseguite, vi raggiungo appena ho sistemato una faccenda." gli dico mentre mi incammino per raggiungere il mio obbiettivo. "No, tu non vai da nessuna parte." mi dice il mio bestione sbarrandomi la strada. Gli altri del branco ci stanno fissando, mentre noi scambiamo la conversazione telepaticamente. <Io devo andare, è una cosa importante Darden> gli dico ad alta voce, insistente. " Sei la persona più testarda che conosca. Va bene vai, ma io ti accompagno" mi dice rassegnato. <No, viene con me Ruven> gli dico e sentendosi tirato in causa l'orso avanza fino a raggiungermi. Sento che Darden e Ruven stanno comunicando telepaticamente e alla fine il mio bestione sconfitto, abbassa il musso e ci lascia passare. " Dove ci dice minaccioso, e inizia a correre nel senso opposto al nostro, con tutto il branco al seguito. Io e Ruven ci scambiamo uno sguardo pieno di timore, perchè lui non è ottuso come il mio compagno e ha già intuito dove voglio andare. Senza scambiarci altre parole o sguardi percorriamo le strade deserte del paese, fino ad arrivare alla nostra meta. Il castello di Maggie non è cambiato per niente, a parte per la moltitudine di guardie che controllano le mura del castello. Prima di entrare Ruven si trasforma in umano, e mi guarda con sguardo pieno di tristezza misto a disperazione. <Ne sei sicura?> mi chiede con l'incertezza dipinta in volto. <Dovrei fartela io, questa domanda.> gli dico alzando un sopracciglio, e cercando di non far trasparire tutta la mia paura per un rifiuto da parte di Maggie. <Dai andiamo, prima che arrivi la voglia di scappare a gambe levate> mi dice, incamminandosi. Percorriamo il lungo viale che porta all'entrata del palazzo, mentre gli sguardi delle guardie ci trafiggono come aghi. Bussiamo alla porta e lo stesso maggiordomo che mi ha aperto l'ultima volta, si presenta sulla soglia. Con il suo sguardo arcigno ci squadra da capo a piede. <Desiderate?> ci dice con voce roca e aspra. <Vogliamo vedere la regina Megan> gli dico autoritaria ed emanando tutto il mio potere di Alpha. <Per quale ragione?> ci chiede sempre più sgarbatamente. <Per una questione di massima importanza> gli dico iniziando ad incazzarmi. <Mi dispiace ma , la regina non vuole avere nessuna conversazione con voi> ci dice mentre chiude la porta. Prontamente Ruven la blocca con il piede <Si tratta di una cosa di vitale importanza, e la regina deve darci il suo aiuto> gli dice quasi ringhiando. <Spiacente ma non vuole vedere nessuno dei due> ci dice e una folata di vento, ci fa cadere col sedere per terra mentre il maggiordomo ci sbatte la porta in faccia. <Maledizione! Giuro che appena mette il suo culone fuori da questo palazzo la prendo a calci> sbraito, senza rivolgermi a nessuno in particolare. Ruven si alza e porgendomi la mano, mi aiuta ad alzarmi. <Dai, ritorniamo dagli altri. Non vale neanche la pena incazzarsi.> mi dice con lo sguardo pieno di rassegnazione, verso la sua ormai ex compagna di vita. Non potrei mai immaginare il dolore che sente adesso per la perdita della sua metà. Con la tristezza che ci avvolge come una cappa di fumo, ci incamminiamo, verso la pianura dei fuochi.

My Alpha (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora