CAPITOLO 16

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Darden

Sto impazzendo, è da più di una settimana che Corinna è sparita. Ho mandato tutto il branco ha cercarla, ma non c'è traccia di lei, è sparita nel nulla. Sono nel mio studio o per meglio dire ex studio, visto che ho distrutto tutto. Non riesco nemmeno a mangiare, talmente sono preoccupato per la mia piccolina. Bussano alla porta <Avanti> dico in tono stanco. Entra Colin e dalla sua faccia sorridente capisco che finalmente mi porta una buona notizia. <Darden, sappiamo dov'è> mi dice. <Andiamo> gli dico e iniziando a correre fuori dalla mia villa, seguito da lui e da tutti i guerrieri del branco. Ci trasformiamo, lancio un ululato e partiamo alla carica per raggiungere Corinna. Dopo una corsa di due ore siamo finalmente arrivati ad un castello su una collina. Ci fermiamo, al limitare del bosco. <Questo è il nascondiglio di quei maledetti succhiasangue> mi dice Colin telepaticamente. <Siete già andati a vedere quante guardie ci sono nel perimetro?> gli chiedo. <Sì, in totale una ventina> mi dice <Bene, prepararsi all'attacco. Ricordati che il capo è mio> gli dico con tono minaccioso. <Certo> mi dice annuendo con il muso. Con le ombre della notte ci addentriamo nel castello, uccidendo chiunque ostacoli il nostro cammino. Non ho pietà, li voglio tutti morti. Cerco Corinna per tutte le stanze del castello e alla fine una leggera scia del suo profumo mi porta fino a ad una porta. Sento delle voce e Corinna che urla. Preso da una rabbia cieca butto giù la porta e la vedo nuda e indifesa sul letto, legata con delle manette. Sopra di lei c'è quel lurido bastardo di un vampiro. <Togliti dalla mia compagna schifoso!!> urlo incazzato nero. Mi avvento su di lui, mentre mi guarda terrorizzato. All'ultimo momento però scompare nel nulla. <Ricordati non è la fine lurido cane, mi vendicherò> sono le ultime sue parole che aleggiano nella stanza. <Maledetto> urlo con tutto il fiato che ho in gola. Scaglio un pugno contro il muro e lascio un solco ben definito, tanta è la forza che ho messo. Mi dirigo verso Corinna, che è svenuta. La copro con una coperta, e guardo quanto è pallida, ma quello che mi preoccupa di più è quanto sia dimagrita. Rompo le manette che la tengono legata e noto che tutta la pelle è bruciata. Mi monta una rabbia indescrivibile per quel bastardo, ma adesso la mia priorità è portare al sicuro la mia compagna. La prendo in braccio e cercando di coprire il suo corpo nudo la porto fuori da queste mura maledette. <Piccola resisti, adesso ti porto a casa> le dico in un sussurro, stringendola ancora di più tra le mie braccia. Per tutto il ritorno c'è stato un silenzio assordante e mi ha fatto innervosire ancora di più. <Colin, vai avanti e avverti il medico di tenersi pronto per curare i feriti e Corinna> gli dico in tono autoritario. Annuisce e corre via. Mi trasformo anch'io e faccio caricare la mia piccoletta sulla groppa. Parto più veloce che posso, non sopportando più il silenzio. Dopo una mezz'ora arrivo davanti alla mia casa e il medico è già fuori ad aspettare i feriti. Prende Corinna e la porta nella mia stanza, gli attacca una flebo visto che è parecchio disidratata, ma non riesce a visitarla accuratamente visto che la priorità sono gli altri componenti del mio branco che presentano ferite gravi. Mi stendo sull'altra metà del letto e cerco di riposarmi, sperando che il sonno mi raggiunga. Piccola mia, resisti per me.

Corinna

Mi sveglio con una nausea pazzesca, cerco di alzarmi dal letto anche se le gambe mi cedono. Aspetta, ma non sono più legata! Mi volto e vedo Darden dormire, allora non era un sogno è venuto veramente a salvarmi. Gli accarezzo delicatamente la guancia, stando attenta a non svegliarlo. Mi perdo a contemplarlo e non mi accorgo che mi fissa con il suo sguardo lilla. <Ti sei svegliata...> mi dice con voce dolce e sorridendo. Guardo le sue adorabili fossette e sorrido anch'io <Si, non volevo che sentissi la mia mancanza> dico ironica. <Mi sei mancata veramente tanto piccola. Stavo impazzendo> mi dice serio ma nei suoi occhi vedo tutto l'amore che prova per me. <Anche tu mi sei mancato bestione> gli dico in un sussurro. Si avvicina al mio viso, le nostre labbra si sfiorano e restiamo così per non so quanto a fissarci negli occhi e vedere chi cede prima. Sto impazzendo se non mi bacia fra 10 secondi, lo ammazzo. Proprio quando sto iniziando a contare fa scontrare le nostre labbra in un bacio appassionato. Proprio in quel momento ,però, mi assale un altro attacco di nausea. Mi stacco da lui e corro come un fulmine in bagno e vomito anche l'anima. Perché piccolo mio, non vuoi che baci come si deve tuo padre. Penso mentre mi svuoto. Darden mi raggiunge subito e mi tiene i capelli per non sporcarli. Mi stacco dal water dove mi ero accasciata e vado a sciaquarmi la bocca. Dietro di me Darden mi fissa dallo specchio. <Caspita è la prima volta che mi capita di baciare una ragazza e questa quasi mi vomita in faccia. > mi dice ridendo ma si vede che nasconde la sua preoccupazione. Sorrido appena e mi volto a guardarlo. <Scusa> gli dico in un sussurro. Mi abbraccia con le sue possenti braccia<Tranquilla piccola. Ma adesso stai bene?> mi chiede staccandosi da me. Mi irrigidisco e divento bianca come un lenzuolo. Cavolo, e adesso come gli dico che aspetto un figlio da lui? E se non lo vuole? Oddio spero proprio per lui di no, se no può dire addio hai suoi gioielli di famiglia. Ritorno nella camera e inizio a camminare nervosamente per la stanza mentre Darden mi guarda con le braccia ancorate alla vita. <Allora mi dici che ti prende?> mi chiede con sguardo severo. Mi fermo e lo guardo <Ecco...io aspetto un bambino, tuo figlio.> gli dico. Sbianca di colpo e mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite. <S-sei incinta?> mi chiede balbettando. Annuisco. <Sarò padre> dice e se possibile sbianca ancora di più. E sviene...cazzo vi immaginate un bestione di 2 metri e grosso come una casa svenire come una donnicciola?! Io no, ma è quello che mi si presenta davanti, Darden steso a terra, svenuto. <Darden!> e mi fiondo vicino a lui. Bhe, non la presa proprio così male...

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