CAPITOLO 8

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Mi sveglio di colpo, e noto che sono nella mia stanza in casa di mio padre. Sento tutti i muscoli indolenziti e fatico ad alzarmi dal letto. <Finalmente ti sei svegliata!> esclama Maggie venendo vicino al letto, non l'avevo neanche notata talmente ero stordita. <Quanto ho dormito?> domando con un filo di voce. <Per 2 giorni> mi dice sedendosi vicino a me <Cosa? Cosa mi è successo?> le domando. <Non lo so...ma guarda il tuo braccio destro...> mi dice preoccupata. Alzo il braccio e vedo che è ricoperto da dei simboli proprio come quelli di Darden anche se i miei sono più femminili. Sconvolta mi alzo e con passo pesante mi specchio. Noto che ho solo l'intimo addosso e si vede bene che tutto il lato destro è ricoperto da questi simboli <Come è possibile?> domando a nessuno in particolare. Maggie mi raggiunge e vedo il suo riflesso sullo specchio <Non lo sappiamo, ho cercato su dei testi ma non abbiamo scoperto niente> mi dice posando una mano sulla mia spalla. <Anche Darden ha questi simboli...lui è l'unico che può saperlo> le dico preoccupata al massimo. <Chi è?> mi chiede inclinando la testa di lato co fare interrogativo. <Il mio compagno...> e gli racconto cosa mi è successo in questi giorni nel branco Wild Storm. <Corinna, c'è una cosa che ti devo dire> mi dice impacciata alla fine del mio racconto. <Dimmi> le dico con un sorriso per rassicurarla. <Ecco...vedi quando sei svenuta è venuto l'Alpha dei Wild Storm e ha minacciato tuo padre perché non voleva che ti vedesse...e diciamo ha dichiarato guerra se entro una settimana non ti presenti alla sua casa> mi dice in un sussurro spaventato, sapendo la mia reazione. Infatti, scoppio <Come si permette quel brutto bestione a minacciare mio padre!! Oh gliela farò pagare cara!> urlo come una pazza, sbraitando tutte le minacce di morte e imprecazioni contro Darden. Mi vesto di fretta e furia senza badare a Maggie che cerca di calmarmi inutilmente. Vado nell'ufficio di mio padre senza bussare mi fiondo dentro <Padre sono pronta per ricoprire il ruolo di Alpha> gli dico con la poca calma che mi rimane e sapendo che aspettava da parecchio questa frase. <Ottimo, figlia mia. Prenderai il mio posto oggi stesso così vedo come te la cavi visto che adesso siamo in conflitto con i Wild Storm e c'è un invasioni di freddi in zona> mi dice mio padre. <Va bene, padre> gli dico più decisa che mai.

E' passato una settimana da quando sono diventata l'alpha del branco. Grazie alla guida di mio padre riesco a maneggiarmi in tutti gli impegni. Oggi è l'ultimo giorno della scadenza che mi ha dato Darden. Sono nell'ufficio a leggere delle scartoffie e a pensare un modo per far ragionare quel testone del mio compagno. Sento bussare alla porta e con un distratto "Avanti" faccio accomodare lo sconosciuto senza alzare la testa dai fogli. Non sento nessun rumore di passi che si avvicinano perciò alzo la testa e quello che vedo mi paralizza mentre il mio battito accellera imbizzarito. Guardo il mio compagno in tutta la sua bellezza, sembra ancora più grosso dall'ultima volta con tutti i muscoli in tensione e le vene degli avambracci in risalto sotto la sua maglietta a maniche corte nera, che fascia le spalle e i pettorali alla perfezione. Indossa dei jeans neri scoloriti che risaltano le sue gambe muscolose, il suo sguardo è severo e direi anche molto incazzato, i suoi occhi lilla risplendono di luce propria e compare un sorriso sinistro su quelle labbra carnose. <Bene, bene noto che ti si è formato il mio marchio> mi dice con scherno ed avvicinandosi a passo lento verso la mia scrivania. Mi rianimo dalla mia momentanea trans e scatto in piedi <Quando mi ha marchiatto brutto bestione dei miei stivali?> gli dico minacciosa <Ma come non ti sei accorta? Sai quando ti ho scopato togliendoti la tua adorata verginità ragazzina!> mi dice con scherno, e non ci vedo più dalla rabbia mentre la mia lupa piange per le parole crudeli del suo compagno come il mio cuore che va in mille pezzi. Cosa gli è successo in questa settimana da cambiarlo così tanto? <Brutto stronzo...> gli dico avventandomi su di lui e assestandoli un pugno in pieno viso facendoli perdere sangue dal naso, lui mi guarda sconvolto, non se lo aspettava per fortuna lo preso alla sprovvista se no mi bloccava di sicuro. <Guardiee!! portatelo via subito e accompagnatelo al suo branco> urlo ai miei due uomini fuori dalla porta che scattano subito e prendono Darden per le braccia e lo bloccano. cerca di liberarsi dalla presa delle guardie e con molta fatica rescono a trattenerlo <Darden Storm, Alpah del branco Wild Storm io ti dichiaro guerra se metti ancora piede nel mio territorio e questo vale anche per il tuo lurido branco> urlo con tutta la rabbia che ho in corpo <Vedrai che te la farò pagare lurida puttana che non sei altro!! Non sei e non sarai mai la mia compagna!> mi urla mentre lo portano via con sguardo omicida e con tutto il disprezzo che prova per me. Chiudo la porta del mio ufficio e quando sento che lui è lontano e non mi può sentire lascio che tutta la tristezza che ho in corpo mi esca con un pianto straziante mentre urlo con tutto il fiato che ho, la mia disperazione per essere stata tratta così dal mio compagno.

My Alpha (DA REVISIONARE)Where stories live. Discover now