Capitolo 9✔

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Elizabeth
Sono stesa sul divano con un panino tra le mani e gli occhi sulla televisione che non trasmette nulla di interessante. Il telefono vibra accanto a me e lo prendo.
Messaggio da Chloe
Oggi mi fermo da una mia compagna a studiare letteratura. Torno questa sera. TVB♥
Messaggio a Chloe
Va bene sorellina. Fai la brava. TVB♥

Oggi non c'è nessuno a casa a parte Ginevra la domestica. Spengo la televisione,salgo in camera mia,prendo un libro e vado a stendermi sulla sdraio in giardino sul bordo della piscina. Comincio a leggere il libro in totale tranquillità e lo faccio per due ore.
-Sono tornato! C'è qualcuno in casa?!-urla Alex appena tornato dagli allenamenti di basket.
-Hey.-saluto entrando in casa.
-Ci sei solo tu?-chiede.
-Sì. Chloe è da una sua compagna a studiare.-dico guardandolo.
I calpelli castani sono appiccicati alla fronte, le braccia sono lucide per la presenza del sudore su di esse. È bello. Ma che dico?! Lo odio!
Però devi ammettere che è bello!
Distolgo subito lo sguardo.
-Vado a farmi una doccia.-dice salendo al piano superiore.
Mi siedo sul divano e continuo a leggere il mio libro.
-Cosa leggi di bello?-chiede Alex sedendosi accanto a me.
-Un libro.-dico continuando a leggere.
-È interessante?-chiede ancora.
-Sì. Abbastanza.-dico chiudendo il libro.-Come sono andati gli allenamenti?-chiedo cercando di fare conversazione.
-Faticosi ma belli.-dice.
-Per le cherleader,immagino.-
-Noi siamo stati belli per le cherleader,ma neppure loro sono male.-dice con un ghigno.
-Da quando giochi a basket?-
-Dall'età di sei anni. È la mia grande passione dopo la musica.-dice sorridendo.-E tu da quanto tempo canti?-
-Da sempre. Ho sempre cantato,ballato e suonato. In fin dei conti mia madre era un'artista.-dico con un sorriso sulle labbra.
Mia madre mi ha trasmesso l'amore per la musica e ricordarla mi fa sorridere.
Alex accarezza la mia guancia asciugando una lacrima uscita senza il mio permesso.
-Mi dispiace di averti rattristata.-sussurra.
-Non mi hai rattristata è solo che parlo raramente di lei e quando lo faccio mi emoziono.-dico sorridendo sinceramente
-Com'era tua madre? Se vuoi parlarmene...-dice timidamente.
-Non me la sento ora...-dico guardando il pavimento che è diventato improvvisamente interessante.-Non mi piace parlare del mio passato anche se riguarda la parte bella di esso.-dico.
-Ho capito...-sospira.-Quando torna Chloe?-
-Questa sera.-
-Si è ambientata a quanto pare.-
-Lo ha fatto per fortuna. In fin dei conti è una bambina e ho sempre cercato di conservare quasta sua parte.-dico assorta nei miei pensieri.
-In che senso conservare?-chiede Alex guardandomi.
-Passare quattro anni in un orfanotrofio è difficile e se si è soli bisogna maturare in fretta sennò si precipita ancora più in basso. Ma non è il momento di parlarne!-dico alzandomi dal divano e salendo in camera mia.
Chiudo la porta a chiave,prendo il violoncello e comincio a suonare. Note su note: tutte ad esprimere il dolore,l'incertezza, la paura e la confisione che ho dentro.
Perchè mi sto aprendo tanto ad Alex? Perchè lui mi sta ad ascoltare? Perchè ci odiamo tanto ma ci capiamo?
Non lo so. Confusione. Ecco cosa ho dentro: confusione più totale.

Alex
-Cosa leggi di bello?-chiedo ad Elizabeth sedendomi accanto a lei.
-Un libro.-dice continuando a leggere.
-È interessante?-chiedo cercando di fare conversazione.
-Sì. Abbastanza.-dice chiudendo il libro.-Come sono andati gli allenamenti?-chiede.
-Faticosi ma belli.-dico.
-Per le cherleader,immagino.-
-Noi siamo stati belli per le cherleader,ma neppure loro sono male.-dico con un ghigno.
-Da quando giochi a basket?-
-Dall'età di sei anni. È la mia grande passione dopo la musica.-dico sorridendo.-E tu da quanto tempo canti?-
-Da sempre. Ho sempre cantato,ballato e suonato. In fin dei conti mia madre era un'artista.-dice con un sorriso stupendo sulle labbra.
Le accarezzo la  guancia asciugando una lacrima che riga il suo splendido viso.
Ti sei sentito?! Splendido viso?! Sorriso stupendo?! Ma da quando Alex Walker parla così?!
-Mi dispiace di averti rattristata.-sussurro.
-Non mi hai rattristata è solo che  parlo raramente di lei e quando lo faccio mi emoziono.-dice sorridendo.
-Com'era tua madre? Se vuoi parlarmene...-dico timidamente per paura di farla soffrire.
-Non me la sento ora...-dice guardando il pavimento.-Non mi piace parlare del mio passato anche se riguarda la parte bella di esso.-
-Ho capito...-sospiro.-Quando torna Chloe?-chiedo cambiando argomento.
Mi sento strano quando lei mi guarda,quando sta male. Che sta succedendo?
-Questa sera.-dice.
-Si è ambientata a quanto pare.-
-Lo ha fatto per fortuna. In fin dei conti è una bambina e ho sempre cercato di conservare quasta sua parte.-dice.
-In che senso conservare?-chiedo guardandola.
-Passare quattro anni in un orfanotrofio è difficile e se si è soli bisogna maturare in fretta sennò si precipita ancora più in basso. Ma non è il momento di parlarne!-dice alzandosi dal divano e salendo al piano superiore.
Se si è soli bisogna maturare in fretta sennò si precipita ancora più in basso.
Cosa intendi dire Ellie?
Si sente la musica del violoncello della mia sorellastra. È una musica lenta e triste. Mi lascio cullare da quelle splendide note musicali e mi addormento sul divano.

Lasciati Amare(#WATTYS2016)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt