Capitolo 81✔

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Elizabeth
La tensione è alle stelle. La voglia di darsela a gambe c'è, e non è poca. Alex mi sorride per rassicurarmi e ci riesce molto bene. Quei due occhi grigi che si ritrova sono la cura a tutto per me.
-Ecco i vostri camerini con i vestiti di scena, trucco e parrucco.-dice un uomo sui trent'anni. Entro nel camerino e saluto le truccatrici e il parrucchiere.
-Prima vestiti e poi pensiamo al resto.-dice il parrucchiere. Vado in uno stanzino dove ci sono i miei vestiti. Io così non mi vesto! Non è il mio stile. Cioè, mi piacciono ma non posso farmi vedere così da tutte queste persone. Sono degli shorts a vita alta di jeans, un top bianco e un tacco dodici nero.

 Sono degli shorts a vita alta di jeans, un top bianco e un tacco dodici nero

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Indosso il tutto e vado a farmi truccare.
-Nulla di esagerato,per favore.-chiedo gentilmente.
-Tranquilla Elizabeth. Eye-liner, mascara, rossetto rosa carne ed un po' di blush pesca. Nulla di più. Ci sono già i vestiti ad attirare l'attenzione.-dice una delle truccatrici.
-Come acconciatura una coda alta con le punte leggermente ondulate. Va bene?-dice il parrucchiere.
-Perfetto! Grazie mille.-dico lasciandomi nelle loro mani esperte. Il risultato è spettacolare.-Wow!-dico stupefatta dal risultato.
-Ti piace?-chiedono tesi.
-Lo adoro!-dico guardandomi allo specchio.-E ora, se volete scusarmi, vado a fare due passi per abituarmi con questi tacchi.-dico uscendo.
-Elizabeth, vieni che ti mettiamo il microfono e l'auricolare.-dice uno dei tecnici del suono. Mi fissano l'apparecchiatura e sono pronta.
-Ellie dove sei?-chiede Alex.
-Eccomi!-esclamo girandomi. Wow, è bellissimo. Indossa un jeans bianco, una t-shirt nera e sopra una camica di jeans tutta sbittonata. Ai piedi delle semplici Vans nere.
-Wow! S..sei uno schianto!-balbetta stupito.
-Pure tu.-lo guardo incantata.
-Cinque minuti in scena!-urlano. Scosto di poco il sipario e guardo il pubblico. Una massa di persone che non aspetta alto che noi. Mamma, papà, vi prego di starmi vicino. Ora più che mai ho bisogno di voi. Voglio che sia tutto perfetto, che le persone che sono venute ad ascoltarmi siano soddisfatte del concerto, perchè è questo che voglio.
-Elizabhete tra poco entri in scena. Preparati!-mi dicono. Faccio un respiro profondo ed il sipario si alza. Le persone cominciano ad urlare mentre io comincio a cantare una canzone e ad eseguire una coreografia. Sono gasata al massimo! Ho un'energia pazzesca in corpo. Sento di poter fare qualsiasi cosa. Mamma parlava spesso di questa sensazione, diceva che era unica e papà molte volte era geloso perchè gli sembrava che rendesse la mamma molto più felice di quanto ci riuscisse lui. Ma ora capisco cosa voleva dire la mamma. Nulla può essere paragonato a ciò che sto provando in questo momento: il sorriso sulle mie labbra, il cuore che batte forte, la testa che va a ritmo della musica, le gambe che mi fanno muovere sul palco, le mani che battono il ritmo della canzone mentre chiedo al pubblico di cantare assieme a me, io che mi abbasso per toccare le mani dei miei fans. Tutto unico.
-MITICO!-dico uscendo di scena.
-Ho paura piccola.-dice Alex piano.
-Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e lasciati guidare dal tuo cuore e dalla musica.-consiglio. Alex mi regala uno dei suoi fantastici sorrisi che mi fanno tremare le gambe e va sul palco. Le persone sono in delirio e quando arriva il momento di cantare insieme si scatena il putiferio. Molte ragazze alzano cartelloni su cui c'è scritto Siete perfetti insieme, Siete i nostri idoli, Siete i migliori, Vi amiamo.
Dopo due ore il concerto termina e i miei poveri piedi reclamano riposo dai tacchi dodici.
-Incontro con i giornalisti. E un'ultima cosa: da domani si prende l'aereo.-annuncia Carlos senza lasciarci cambiare. I giornalisti ci riempiono di domande a volte troppo personali a cui non rispondo. Sempre troppo invadenti questi giornalisti! Dopo mezz'ora l'intervista termina e torniamo in hotel.
-Sono a pezzi!-diciamo all'unisono. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
-Sei super sexy piccola.-sussurra lasciando una scia di baci dallo zigomo alla clavicola. Il respiro si appesantisce mentre le mie mani vanno nei capelli di Alex. Lo bacio sulle labbra e poi lo guardo negli occhi. Il suo sguardo mi sta facendo una radiografia completa. Un mio sbadiglio rovina tutto.
-Andiamo a dormire che sei stanca.-dice con un piccolo sorriso sulle labbra. Mi spoglio e indosso una delle magliette di Alex.-Amo vederti con i miei vestiti addosso.-sussurra guardando il soffitto mentre io metto la testa sul suo petto.
-E perchè?-chiedo lasciandomi cullare.
-Perchè diventi piccola, dolce e tenera quando indossi la mia roba. Però sul palco eri veramente una bomba e ammetto che stavo morendo dalla gelosia mentre muovevi questo bel culo.-dice stringendo i miei glutei tra le sue mani.
-Hey! Qello è il mio fondoschiena!- mi lamento.
-Tu sei mia e per la proprietà transitiva anche il tuo fondoschiena lo è.-dice sorridendo.
-Da quando usi i teoremi della geometria per rimorchiare? -chiedo divertita.
-Da quando ho cominciato a prestare attenzione alla lezione della Fernandes, cioè da quando ci sei tu.-dice accarezzando la mia schiena.
-Ti amo- dico posando un bacio sulle sue labbra.
-Ti amo anche io piccola. -dice abbracciandomi. Mi addormento tra le sue braccia forti e calde. Domani si va a Chicago.

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Ciao a tutti! Spero tanto che il capitolo vi piaccia. 

Lasciati Amare(#WATTYS2016)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant