Capitolo 95✔

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Elizabeth
Quello che ho davanti agli occhi è surreale. Un grande lenzuolo bianco con tanti cuscini e una scritta nera.
Mi hanno sempre detto: tieniti strette quelle uniche persone che riescono a renderti le giornate migliori. Quelle che ti strappano un sorriso non appena ti è scesa una lacrima. Quelle persone che riescono sempre a dimostrarti che per loro tu sei indispensabile con i piccoli gesti.
Io voglio tenermi stretto te perché sei tu che mi fai sentire unico, perché sei perfetta, perché sei semplicemente unica.
Le lacrime scivolano in silenzio sul mio viso, bagnandolo. Non credo ai miei occhi.
-È la cosa più bella e pulita che potrò mai provare nella mia vita. Ho capito cosa significa trovarti davanti una persona e renderti conto che da quel momento in poi nessun'altra potrà più contare allo stesso modo per me. Tutto questo con te, perché tu mi hai preso per mano e mi hai fatto scoprire la parte migliore di me. Grazie piccola. -
Se vuole farmi svenire ci sta riuscendo alla grande questo ragazzo. Mi giro lentamente verso di lui e lo guardo: gli occhi grigi sono spenti, la mascella è contratta e sulla fronte ci sono delle piccole rughe per lo stress.
Salto tra le sue braccia e nascondo il viso nel suo collo.
-Ti piace farmi piangere eh? Quando per la tristezza, quando per la felicità.-sussurro.
-Scusa.-bisbiglia.
-Ti amo Alex.-lo guardo negli occhi che alle mie parole brillano per la felicità.
-Anche io ti amo Ellie.-accarezza delicatamente il mio viso e si avvicina lentamente a me. Chiudo gli occhi ed un secondo dopo ho le sue labbra sulle mie, in uno dei baci più dolci che abbia mai dato. Alex chiede l'accesso alla mia bocca e io glielo concedo subito, facendo in modo che le nostre lingue comincino a ballare.
Le mani di Alex sono sul mio sedere e lo stringono leggermente, facendoci avvicinare ulteriormente. Le mie mani sono nei suoi capelli castani e li stringono tra le dita. Alex mi morde il labbro facendomi sorridere. Sono in paradiso.
Ci stacchiamo per riprendere fiato e ci guardiamo negli occhi. Quelle due pozze grigie sono diventate il centro del mio universo. Sono come l'ossigeno per me.
-Vieni. -sussurra Alex prendendomi per mano. Scendiamo dalla collinetta su cui ci eravamo fermati e andiamo verso il lenzuolo.
-Hai fatto tu tutto questo?-chiedo curiosa.
-Mi hanno aiutato.-si gratta la nuca visibilmente nervoso.-L'idea del lenzuolo è stata di Chloe e Benjamin, mentre tutti gli altri mi hanno aiutato ad allestire la cosa. Le frasi sono mie, almeno quelle.-
-Perché? -
-Perché se ci prendiamo una pausa ci perdiamo e io ti ho già detto che non voglio perderti.-mi fa sedere su uno dei cuscini. Guardo il sole che sta per tramontare, appoggiandomi alla spalla di Alex.
-Grazie amore mio.- poso un bacio sul suo collo.
-Prego piccola, ma sono sicuro che non ti fidi di me.-posa le labbra sul mio collo e comincia a baciarlo.
-Mi fido Alex.-chiudo gli occhi e mi lascio attraversare dai brividi continui. Si sofferma su un punto del collo e comincia a succhiare.
-Alex...-ansimo.
-Mhh?-mugola. Sto zitta. Non riesco a formulare una frase di senso compiuto.
-Scusami, ma non ho saputo resistere.-abbassa lo sguardo a terra.
-Sono tua.-lo abbraccio guardando il tramonto.
-Sono tuo.-mi stringe ulteriormente a sé . -Mi perdoni? -chiede guardandomi negli occhi.
-Ti perdono.-lo bacio con foga sulle labbra facendolo stendere sul lenzuolo.-Perdonami tu se non mi fido abbastanza, ma ho paura che te ne andrai.-dico su di lui.
-Non me ne vado piccola.-mi fa stendere sul suo petto scolpito.
Sorrido tra le sue braccia e chiudo gli occhi.

Alex
Guardo Ellie accoccolata tra le mie braccia; non esiste nulla di più bello di lei.
Ha paura che me ne vada, ma perché? Conosco già il suo passato. Poi mi ricordo le parole di Chloe: Conosci la storia, non la realtà.
-Piccola...-cerco di svegliarla.
-Mhh?-
-Svegliati. Dobbiamo andare.-
-Voglio stare ancora tra le tue braccia...-fa aderire i nostri corpi ancora di più.
-Anche io, per questo andremo in un albergo.-
-E i nostri genitori?-chiedo.
-Credono che siamo a casa di James per una serata tra amici.-
Si alza lentamente e poi si guarda intorno.
-Grazie per tutto questo.-indica ciò che la circonda.
-Non devi ringraziarmi. Farei di tutto per te.-circondo la sua vita con le braccia e la bacio a stampo sulle labbra. Piego il lenzuolo e metto tutti i cuscini in un borsone. Prendo la mano di Ellie e ripercorriamo la stessa strada di ghiaia che abbiamo preso all'andata, fino ad arrivare alla mia auto. Butto il borsone nel bagagliaio e mi metto al volante.
-Dovevo capirlo prima.-sorride.
-Cosa?-chiedo perplesso.
-Che era un piano ben organizzato.-
-Non ti sei arrabbiata amore?-
-Certo che no! Non potrò mai odiarti.-
-All'inizio mi odiavi. -le ricordo.
-Credo di non averti mai odiato, solo che avevo una barriera molto più resistente. -
-Ma tu l'hai distrutta.-le sorrido.
-Vedremo se è stato un bene.-sussurra pianissimo.
Continuo a guidare tenendo una mano sulla sua coscia, fino ad arrivare all'albergo. Prendo le chiavi della nostra stanza dalla reception ed accompagno Elizabeth.
-Perché una stanza d'albergo?-chiede togliendosi le scarpe.
-Perché voglio stare solo con te e a casa non si può, visto che ci sono i nostri genitori.-la abbraccio da dietro.
La serata la passo a guardare le partite di basket in TV con Ellie sul mio petto, che ogni tanto posa le sue labbra sulle mie. Infilo le mie mani sotto la maglia che le fa da pigiama e faccio cerchi concentrici sulla sua schiena. Non avrei potuto chiedere di meglio per questa serata.
Rimango sveglio fino a tardi a guardare la mia piccolina dormire tranquillamente, ma il suo sonno viene turbato.

Lasciati Amare(#WATTYS2016)Where stories live. Discover now