Capitolo 15 - Sentimenti

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«Abbiamo visite.» Mi precede Daren strizzando gli occhi per le ferite alla gamba.

Dall'apposito ologramma situato al centro dell'astronave compare il volto animato di Trixy.

«Signore, dodici velivoli sono usciti dall'Osservatorio B.»

Chryssa spinge la leva dei propulsori al massimo e il tonfo dei motori è rintronante. «Reggetevi!» Urla.

Svolta improvvisamente evitando un'esplosione proveniente dalle navicelle nemiche. Caschiamo tutti sulla parete dell'astronave, ma Isaac sembra non aver accusato lo scossone, poiché è privo di sensi.

«Trixy, c'e qualche arma che può rallentarli?» Chiedo issandomi.

I velivoli dell'Èlite sfrecciano a una velocità inaudita per la nostra astronave.
«Li distrarrò io.» Daren si offre volontario.

«Sei ferito, resta qui!» Ribatto. Un'altra sterzata brusca e ci catapultiamo tutti sul lato sinistro.

«Carl, nella stiva è presente un'arma.» Informa Chryssa tesa al comando. Butto la testa giù in segno d'assenso. «Lega Isaac.» Ordino a Daren.

La destinazione è resa difficoltosa a causa delle continue virate di Chryssa, ma giungo nell'apposita stanza in cui uno strano elmo è sorretto da un altare. L'astronave subisce un ulteriore scossone.

Devo sbrigarmi!

La camera è buia e l'elmo bianco funge da unica illuminazione; lo posiziono sulla mia testa, e vengo trasportato all'esterno dell'astronave.

Compare la scritta "Controllo missile telepatico", e uno scossone mi fa stramazzare.

«Conferma missile?» È la voce di Trixy.

«Sì.» Rispondo titubante.

Un razzo parte dalla nostra astronave e deduco di averne il pieno controllo.

Decido io la direzione dell'arma: ordino con la mente al siluro di roteare su se stesso ed esso lo fa; comando di svoltare ed esso fa anche questo.

Strabiliante!

Sono certo che dietro questa invenzione si nasconda la mente geniale della nonna.

Assorto dei miei pensieri, perdo la concentrazione sull'arma telepatica e il missile che controllavo viene abbattuto con un boato. Sobbalzo, ma un attimo dopo la voce di Trixy mi dà una scossa.

Questa volta punto un obiettivo e il razzo si scaglia contro un velivolo nemico.

Altri due missili mettono fuori gioco due navicelle; sarà stata opera di Chryssa. È più in gamba di quanto immaginassi. Scaglio telepaticamente un altro razzo che va a segno riducendo a brandelli un velivolo.

«Otto navicelle rimaste, signore.»

Un tonfo si espande dalla stiva; gli agenti dell'Èlite hanno individuato il punto debole dell'astronave.

«Amico si stanno per aggiungere altre venti navicelle. Dobbiamo escogitare qualcosa!» Urla Daren zoppicando. Tolgo il casco e mi precipito a tornare al centro comando, dove sia Daren che Chryssa sono in piena apprensione.

«Cosa sta succedendo?» Domando scosso.

«Ne sono troppe. Non siamo all'altezza di affrontare una flotta.» Soggiunge Chryssa. Oltre il finestrino una formazione di navicelle ha creato un cerchio, all'interno del quale noi siamo il punto centrale.

«Che alternative abbiamo?» Si fa avanti Daren.

Isaac è seduto con la testa penzolante su un sediolino.

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]Onde as histórias ganham vida. Descobre agora