Capitolo 29 - Decisone

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Tutti gli astanti hanno l'attenzione rivolta verso l'alto e fremono dalla voglia di ascoltare le parole di mio padre.

Il suo visi a tratti incute timore e le sue mascelle squadrate non fa che rendere la sua figura ancora più possente.

La nonna esce di gran fetta dalla stanza delle riunioni, ma preservando sempre la sua grazia. «Dovevo immaginarlo!» Bofonchia.

«Immaginare cosa?» Domando preoccupato.

Lei si volta e osservo come le sua spalle si innalzano per poi precipitare in un sospiro come se stesse sul punto di liberarsi di un macigno.

«Nonna...» La chiamo in tono serio.

«Anche il DNA di Ethan è mutato.» Mi confida.

Bene! Quindi anche Ethan è un "umano evoluto", o almeno la nonna è così che ci chiama.

Ma quando la mia mente associa, imboscata-cattura, tutto mi torna chiaro.

Mio padre sapeva dell'esistenza di questi umani dal DNA evoluto, e per questo motivo ha catturato Ethan, ma la domanda che mi sorge spontanea è: perché non ha preso me?

Forse non sapeva che il suo primogenito appartenesse alla cerchia ristretta degli uomini del futuro.

Assumo un'aria cogitabonda, aspettando che il messaggio di mio padre venga avviato.

«Anche lui sapeva dell'esistenza di ragazzi con DNA mutato.» Insinuo e la nonna di spalle annuisce.«E mi spieghi perché non ha preso me?» Le chiedo cercando di sfatare ogni mio dubbio.

«Perché lui sapeva che c'era un unico umano dal il DNA mutato.» Mi risponde con disinvoltura. «Stato di allerta!» Proclama, poi senza perdere altro tempo.

Tutti gli operatori, che poco fa erano immobili, e quasi terrorizzati di ascoltare cosa avesse da dire mio padre, si mobilitano creando una baraonda ordinata di passi.

«Riproducete il messaggio! Vediamo cosa ha da dirci.» Conclude la nonna girandosi verso me e intrecciando le sue braccia.

«Ciao Cara!» Inizia mio padre in tono stentoreo.

La sua bocca è un sottile segmento.

«Saprai già che ho catturato il nipotino prodigio di Clem Hale.» Sobbalzo e la mia mente cade nel caos più totale.

La dichiarazione di mio padre non sortisce alcun effetto sulla folla, invece i ragazzi di Marte si lasciano andare in un ululato di sorpresa. Ethan è il nipote di Clem Hale?

Diamine! Questa sì che è una novità; pensavo che quell'uomo non potesse mai avere una famiglia, invece ha un nipote, e quasi sicuramente avrà avuto una moglie.

Avevo notato una certa somiglianza fra i due, ma non osavo immaginare che fossero imparentati. Clem Hale nonno? È pura follia.

«E ora starai già mobilitando le tue unità speciali.» Sorride mettendo in risalto la sua dentatura accattivante.

Non credevo che mio padre fosse così ostinato e malvagio.

«Ma ormai è troppo tardi. Il conflitto sta per giungere al termine e tu come da pronostico perderai questa battaglia insieme a Clem Hale e tutta Marte. Se mio figlio fosse lì, salutamelo. Digli anche che suo padre è pronto ad accoglierlo nelle sue grazie, e non preoccuparti per Dylan è qui con me al sicuro.»

Il messaggio si blocca e la nonna ha un'aria turbata di chi ha sulle spalle il destino del pianta. E in effetti è proprio così.

Dylan è lì con lui, ed è l'unico posto nell'universo dove non dovrebbe stare.

È stato un duro colpo vedere mio padre in queste vesti, e devo constatare che la parola padre è diventata un onore troppo lusinghiero per lui.

Quindi da questo momento in poi il mio unico obiettivo sarà a recuperare Dylan, anche a costo di commettere azioni di cui me ne potrei pentirmene in futuro.

«Qual'è il piano?» Domando alla nonna e lei sembra essere sorpresa.

«Non possiamo rischiare di perdere anche te.» Mi risponde solenne, ma rifiuto di accettare la commiserazione

«Nonna, in questo momento a me non frega niente del destino dell'umanità, voglio recuperare a tutti i costi mio fratello, e se ciò comportasse avventurarmi alla ricerca di mio... Quell'uomo.» Indico quello che sulla carta dovrebbe essere mio padre.«Allora lo farò, con o senza il vostro aiuto.»

«Ci siamo anche noi.» Soggiunge una voce dalla scalinata. Chryssa è più determinato che mai.

«È una questione privata.» Rispondo di rimando e brusco. Il super-uomo che è in me sta prendendo il sopravvento mettendo in secondo piano i sentimenti.

«Certo, per te è una questione privata, invece per noi è una questione di massima urgenza.» Sbotta lei.

«Il problema è che non so per quale ragione il cosmo ha voluto che io diventassi un essere umano dal DNA mutato e che la mia forza fisica e la mia intelligenza fossero diverse dalla vostre.» Le mie parole sono avvelenate, e mi sfogo di tutto la pressione che ho accumulato in queste ore traumatiche.

Sono diverso dagli altri e dovrò mettermi l'anima in pace, ma dopotutto un briciolo di umanità brancola nel mio corpo e supera la freddezza e la razionalità dell'umano mutato in momenti come questi.

La mimica facciale dei miei amici mi lascia dedurre un solo aggettivo: sconvolti.

Erik, invece ha un'espressione fiera come se volesse dire: "Sapevo di aver visto qualcosa di inumano in lui."

Isaac e Sam sembrano essere i più scossi dalla notizia appena appresa, mentre il volto di Chryssa non ha avuto un minimo di incertezza. «Bene, con il tuo aiuto allora, sconfiggeremo prima questo farabutto.» Proclama smentendo tutti.

Tutto l'equipaggio alza le mani in cielo e insieme urlano creando un boato assordante.

Le parole di Chryssa hanno sono valse come riprova sociale e ora tutti i ragazzi sono determinati a prendere parte alla mia personale caccia all'uomo.

Il sorrisetto compiaciuto di Chryssa mi fa comprender che ha avuto la meglio, e non potrò fare niente per evitare di coinvolgerla nella mia battaglia.

Inarca le sopracciglia e si mette a braccia conserte sfoggiando un'aria da presuntuosa.

Non posso che elargirle un sorrisetto di rimando, ma soprattutto di amara sconfitta.

«Okay! Ma prima dobbiamo sapere dove si trovano.» Dichiara la nonna. «E in questo può aiutarvi un vostro amico: Jason.»

Il volto di Chryssa da soddisfatto e compiaciuto assume un'aria sopraffatta come se avesse appena sentito il nome del mostro che la tormenta e non la fa dormire di notte

«Quando l'avete catturato?» Domando alla nonna incredulo.

Lei abbozza un sorriso che sembra più un ghigno. «Non solo Robert ha gli assi nella manica.» Mi risponde con eleganza e maestria.

Mia nonna è una super-donna, a lei non occorre un DNA mutato per essere brillante e scaltra; la sua mente funziona a meraviglia, e sono sicuro che avrà escogitato anche qualche altro piano.

C'è una sottile tra le persone che fingono di volermi bene e quelle che realmente me ne vogliono: la nonna farà di tutto per proteggermi, mentre Robert con la sua sete di potere ha appena messo a raschio la vita di suo figlio Dylan e di conseguenza la mia.

{Spazio Autore}

Ethan e il nipote di Clem Hale ed anche lui ha il DNA mutato come Carl. Ora il ragazzo è nella grinfia di Robert, che con i suoi modi persuasivi riuscirà a far schierare Ethan dalla sua parte. Carl, nel frattempo è scosso dall'atteggiamento nel padre e non si capacita che abbia potuto mettere in pericolo il piccolo Dylan, così inizia a differire il padre e a non consideralo più come tale.

Jason è stato catturato da Cara Johnson e secondo voi svelerà il nascondiglio in cui si trovano i ribelli, tradendo così anche il padre?

Al prossimo capitolo. 😈

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]Where stories live. Discover now