Capitolo 31 - Attacco (Parte 1)

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La nonna è appena dal reparto degli interrogatori; Chryssa è sarà in chissà quale posto a versare lacrime per Jason, ed io sono qui, impiantato e fermo ad osservare proprio lui.

Non c'è alcuna guardia che controlla la stanza e così di soppiatto mi avvicina alla porta e l'apro chiudendola poi cauto.

Lo sguardo afflitto di Jason entra in contatto con il mio; dopodiché si dà un sistemata goffamente.

«Non sono qui per discutere delle tua relazione con Chryssa!» Affermo deciso.

Lui tira sul col naso e discosta lo sguardo dal mio.

«Anch'io ho sofferto per le azioni di mio padre, però ora non sto qui a compiangerti. Voglio sapere tu da che parte sei.»

Si gira di scatto e il suo viso assume un leggero di colorito.

Sarà sorpreso dalle mie parole, tanto quanto me, ma non sopporto l'idea che Chryssa debba soffrire.

So che in questo momento si starà tormentando per le sue decisioni; riporre fiducia in una persona per poi essere abbandonati alla prima difficoltà può lasciare segni indelebili.

«Io non sapevo nulla delle intenzioni di mio padre...» Ma interrompo all'istante le sue inutili giustificazione.

«Ora tuo padre non è qui, e tu sei nella posizione di fare una scelta .» Ribatto rude.

«E ti consiglio di prendere una decisione alle svelta, perché il tempo scorre»

Lo avverto per poi dargli le spalle, ma le sua parole mi colgono alla sprovvista:

«Se dovrò morire promettimi che ti prenderei cura di lei.» La sua è un'implorazione e il suo tono è vibrante.

Muovo muovo lentamente il capo verso il basso in segno d'assenso e mi precipito ad uscire dalla stanza.

Ora ne ho la conferma: Jason è stato costretto dal padre e Chryssa ha il diritto di sapere la verità.

Erik, Isaac e Sam sono ancora occupati vicino all'apparecchio di localizzazione e nessuno ha notato la mia fugace chiacchierata con Jason.

Noncurante abbandono il reparto, con lo scopo di trovare Chryssa e informarla dell'innocenza del suo ragazzo, ma appena la porta si spalanca Daisy, incontro Daisy che con lena richiama la mia attenzione

«Daren vuole parlarti, ha ripreso conoscenza.»

Finalmente una buona notizia! Cercherò Chryssa in un secondo momento.

«Sapevo che non ci avrebbe abbandonato.» Affermo euforico all'idea di vederlo.

«È al 3° piano. Seguimi.! Mi ordina Daisy sorreggendosi al parapetto. Sfoggia un lieve sorriso per poi voltarsi e camminare.

La seguo senza indugio raggiungendola in un istante.

«Sei veloce!» Constata sorpresa, mentre approdiamo al primo piano.

Tutti gli astanti sono impegnati a controllare le innumerevoli informazioni che arrivano dai sistemi di controllo.

«Colpa del DNA.» Rispondo distratto. Lei annuisce, ma sembra non aver capito la risposta.

I gradini si affiancano e saliamo a grandi passi le scale che portano al secondo piano della base.

Come al primo, anche nel secondo tutti sono presi dalle loro mansioni.

«Da quanto si è svegliato?» Domando mentre percorriamo l'ultima scala.

«Da meno di un minuto. Mi mandata via prima di richiedere la sua presenza.» Daisy assume un'aria angosciata.

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]Where stories live. Discover now