Capitolo 22 - Ritrovamento

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Per quale motivo un gruppo di ragazzi dovrebbe partire per la volta della Terra?

Io e Clem Hale rimaniamo a studiarci ancora per un po' e avverto la pressione nelle mie vene crescere.

«Voglio vedere mia madre.» Ribadisco burbero.

Clem Hale se ne resta a fissarmi con le mani che fungono d'appoggio al suo busto inclinato; dopodiché si drizza posizionandosi a braccia conserte.

«Ogni cosa ha un prezzo da pagare. Non credi? È la legge di chi detiene il potere.» Afferma sfoggiando un sorrisetto beffardo.

Daren guarda la scena sbalordito tenendo il bicchiere stretto fra le mani.

Non so cosa cavolo voglia quest'uomo da me, né tanto meno mi interessa saperlo.

Il mio unico obiettivo è quello di rivedere mia madre, ma Clem Hale difficilmente acconsentirà alla mia richiesta senza ricevere nulla in cambio.

«Qual è il prezzo?» Domando assumendo un'aria torva, quasi somiglio a lui.

«Tu diventerai uno dei comandanti della spedizione.» Afferma disinvolto.

L'idea d'incontrare mio padre mi stuzzica, ma al contempo detesto sottostare agli ordini di Clem Hale.

«Io parteciperò alla missione.» Soggiunge Chryssa spiazzandomi. «Che c'è? Mi sembra ovvio che ne voglia far parte, non ho più nessuno.»

Il mio cuore si è appena disgregato: avverto già i tessuti muscolari che vagano senza una metà come un uomo alla deriva nello spazio. Sussulto, ma un groppo mi si forma alla gola.

Intravedo l'amarezza che trapela negli occhi di Chryssa. «Voglio trovarli, ora è questa la mia priorità. Ho mantenuto la promessa fatta a tua madre.» Afferma ad alta voce e il suo viso viene inondato dalle lacrime. «Se tu vuoi tirartene fuori fa' pure, ma io parteciperò a questa missione.» Sbotta alzandosi dalla sedia, e con fare turbolento abbandona la stanza.

«La capisco. Si sente tradita!» Constata Daren sorseggiando, poi assume un'espressione disgustata per avere ingerito il liquore.

«Diamine Daren! Quel drink potrebbe essere avvelenato.» Dico ignorando del tutto Clem Hale, che sta osservando la scena.

«Non è nel mio stile avvelenare. Direi piuttosto che amo uccidere guardando la persona dritta negli occhi.» Finisce con l'assumere uno sguardo serio e mimando una pugnalata al cuore. Daren inarca le sopracciglia e deglutisce d'istinto. «Merda!»

«Bel carattere la ragazzina!» Si sbilancia Clem Hale indicando la porta in cui Chryssa è appena uscita. L'anello d'oro che ha sull'anulare emana un luccichio fastidioso.

«So che vuole metterci contro, ma non ci riuscirà.» Dico serio, mentre Daren appoggia lentamente il bicchiere sul tavolo guardando discreto Clem Hale.

Quest'ultimo esplode di nuovo in una risata che rimbomba nella mia testa; dopodiché agguanta il bicchiere che aveva posato sul tavolo e sorseggia un po' di brandy.

«Sei un ragazzo sveglio. Me l'avevano detto.» Dichiara assaporando il liquore.

Qualcuno ha parlato di me a Clem Hale? Chi sarà stato? Ned Stewart? Nah... Non credo. Sam? Non dopo tutto quello che mi ha fatto e poi da quanto io sappia non ha mai incontrato questo specie di essere umano.

«Signore, pochi minuti è arriviamo al Centro di Comando.» La voce proviene dallo schermo alle sue spalle, ma lui snobba completamente l'informazione.

Perché ha scelto me per la spedizione? Cos'ho di così speciale? Daren possiede un'abilità maggiore nell'usare le armi e Chryssa pilota le astronavi con estrema facilità.

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora