10. Mi aspetti ancora?

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Il mondo mi cade addosso. Non può aver detto quel nome. Non può aver pronunciato quella parola, che risveglia in me così tanti ricordi da farmi girare la testa.

Sicuramente si sarà sbagliata. Insomma, è una festa per soli diplomandi, così ci aveva assicurato Michael. Mi guardo attorno e riconosco quasi tutti i ragazzi, chi di vista, chi di persona, e sono tutti della mia stessa età. Lui non c'è. Non può esserci.

E poi è a New York, credo. Dovrebbe restare a casa sua per farsi Evans, a quest'ora, non ad una festa per ragazzi che hanno finito l'high school!

Mi avvicino ancora di più a Betty e inarco le sopracciglia. "Scusa, credo di non aver capito bene." Urlo, poi c'è un secondo di silenzio perché la canzone è finita e ne parte subito un'altra.

"Sì che hai capito. Ho visto Brian. Brian Foster." Pronuncia il suo nome con una velocità supersonica, come se avesse paura che lui possa sentirla.

"No." Scuoto la testa ripetutamente, sicura di ciò che dico. "Michael ha invitato solo i nostri coetanei. Lui non c'entra niente con noi." La faccio ragionare, allontanandomi dalla massa che balla e dalla musica.

"Beh, magari saranno venuti qui per farsi una vacanza o per guardare le stelle, poi avranno visto la festa e, conoscendoli, si saranno buttati nella mischia fregandosene di chi è l'evento." Azzarda.

"Saranno venuti!? È con quello stronzo di Kevin?" Mi sale l'istinto omicida e l'ansia, dato che, se ha visto bene, il primo ed ex amore della mia vita è qui dopo un anno e qualche mese di assenza.

"No." Guarda per terra, poi rialza la testa. "È con Sally. Ho visto anche lei." Susurra.

Chiudo gli occhi e cerco di controllare i respiri irregolari ed i battiti accelerati del mio cuore. Starnutisco e tiro su col naso, poi poggio l'indice di tutte e due le mani sulle tempie perché inizia a farmi male la testa.

Perfetto.

Cos'altro manca per rovinare il giorno che dovrebbe essere uno dei più belli della mia vita?

"Ehi." Mi conforta la bionda vicino a me, accarezzandomi il braccio. "Non è detto che siano loro, okay? Magari ho visto male. E, anche se fosse, a te non importa. Vero?"

A me importa?

Sì. Ma non perché mi piaccia ancora, chairiamoci, il motivo è che, se mi vedrà, non perderà tempo per farmi stare male e risvegliare vecchi ricordi celati nell'angolo più remoto del mio cuore.

Scuoto la testa. "Bene. Perché, se lo vedrò e sarò certa che sarà lui, ti nasconderai o allontanerai, così non ti vedrà." Propone.

La guardo, sorridendo appena. "Sì, sono d'accordo. E sai cosa ti dico? Non importa. Può starci come non può starci. Io voglio divertirmi e Brian non mi rovinerà anche questo giorno che dovrebbe essere uno dei più belli!" Mi faccio spazio tra la folla e ritorno al bancone dove la bottiglia, ancora quasi piena, mi chiama. La prendo in mano e ne butto giù qualche sorso, anche se la rilascio subito sul bancone perché fa ancora più schifo di prima.

La testa comincia a girarmi ma tutto passa velocemente quando sbatto le palpebre più volte. Non sono ancora tanto ubriaca ed ho intenzione di diventarlo questa sera, in modo da prendere alla leggera questa notizia, scordarmi di tutto ed essere felice.

Sto per bere un'altro sorso di quella cosa chiamata bevanda quando sento due mani che premono dolcemente sui miei fianchi. Chiudo gli occhi e spero con tutta me stessa che non sia il ragazzo a cui sto pensando. Se si presentasse in questo modo dopo un anno, come se non avessimo mai litigato, lo prenderò a pugni qui stesso senza esitazione.

Io volevo te. [#2]Where stories live. Discover now