23. La vita è mia.

6.9K 308 102
                                    

"Non possiamo stare insieme..."

"Sì che possiamo! Tu ami me, io amo te. Cos'è che non potrà mai funzionare, Jacob?"

I personaggi del film che guardo alla tele si abbracciano e la protagonista, Charlotte, scoppia a piangere sul petto di lui.

"Oh, andiamo, Jacob. Cos'è che non potrà mai funzionare?" Mormoro all'oggetto davanti a me mentre metto in bocca delle patatine, come se quei due possano sentirmi.

"Non capisci!", sussurra l'uomo. "Siamo troppo diversi...io sono un povero borghese, tu una ricca donna, di alta classe sociale. Cosa potrebbero dire i tuoi genitori, se mi presentassi a loro?"

"Non mi importa di quello che penseranno! Io ti amo e, se necessario, scapperemo insieme."

Mio Dio. Quanto sono tragici, i film di una volta. "Ma mettetevi e basta." Sbuffo. Se c'è un difetto che ho, è quello di parlare alla TV mentre guardo i film. Mi immedesimo così tanto nella storia che comincio perfino a maledire o festeggiare a seconda della situazione. Per questo li vedo sempre da sola: darei fastidio alle persone che lo vedono con me, se fossi in compagnia.

E non parliamo dei cinema! Non ci vado più proprio per questo. Sto per lanciare un insulto a Jacob che si sta allontanando per sempre da Charlotte, ma la porta si apre di scatto e Betty fa irruzione in camera. Parla a telefono, così abbasso il volume. "Sì, certo, ora te la passo." Allunga il cellulare e lo prendo tra le mani, confusa.

"Chi è?" Le mimo con le labbra.

"È Rachel, senti cos'ha da dirti." Bisbiglia, contenta. Porto quindi all'orecchio l'oggetto metallico e rispondo. "Sì?"

"Ehi, Jackie. Come stai?"

Male, vorrei confessarle. Sono confusa, arrabbiata, indecisa. Provo odio nei confronti della persona che un tempo consideravo l'amore della mia vita ma, contemporaneamente, mi sento bene quando sono con lui. Inoltre ho un ragazzo, Aaron, il quale dovrebbe farmi sentire in quel modo ma...

"Alla grande, tu?" Rispondo bloccando i miei pensieri. Spero non abbia colto l'ironia nella mia voce.

"Anche io sto molto bene." Okay, devo essere stata molto convincente. Meglio così. "Ascolta, stavo pensando...siccome l'anno prossimo non ci vedremo più e vorrei rivedere tutta la nostra classe assieme almeno un'ultima volta, ho organizzato una piccola festa al mare. Volete venirci, tu e Betty?" Domanda.

Rachel è una vecchia amica di scuola, frequentavamo quasi tutti i corsi assieme e abbiamo legato molto fin da subito. È buona, simpatica e molto carina, anche se non ha mai approfittato di questo suo 'dono' per vantarsi o illudere altri ragazzi. Abbiamo legato anche con tutti gli altri, se è per questo. Beh...quasi tutti.

Guardo la bionda che mi prega con lo sguardo e accenno un sorriso prima di rispondere: "Certo! Dimmi solo quando e dove." Almeno staccherò la spina per un po'. Ho proprio bisogno di distrarmi.

Betty saltella per tutta la stanza, felicissima, mentre Rachel mi informa che sarà più tardi, alle sei, sempre a Carson Beach. Cavoli, così presto? Non poteva avvisarmi prima? Penso una volta terminata la chiamata.

"Perfetto. Vado a preparare i costumi da bagno. Io prendo quello nero." Urla mentre si allontana.

"Ma lo volevo io!" Mi lamento, poi guardo l'ora dal telefono e sbuffo: sono già le cinque, forse è meglio che cominciamo a preparare tutto l'occorrente e che non perdiamo tempo in altre chiacchiere. "Allora a me prendi quello verde!" Grido per farmi sentire. Penso che abbia capito, così vado a struccarmi.

Invio un messaggio ad Aaron per domandargli se ci sarà anche lui, dato che era nella mia stessa classe. Risponde che non può perché deve andare a trovare sua nonna la quale non sta molto bene e che verrà a trovarmi appena potrà. Da una parte sono sollevata per la sua assenza momentanea e non so il perché. Forse voglio solo distrarmi senza avere nessuno di quei due tra i piedi per un po'.

Io volevo te. [#2]Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu