Capitolo 1

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Questa storia contiene linguaggio forte, contenuti a sfondo sessuale e può trattare argomenti quali: droga,alcool e violenza. Se ciò può turbarvi in qualche modo ve ne sconsiglio la lettura.

Molti mesi dopo...

Tutta la città sembra ancora dormiente, oggi a Londra splende il sole, e l'aria estiva si fa sentire forte e chiara sulla pelle. Adesso che sono qui mi accorgo che infondo questo posto mi è mancato.

Nonostante tutto questa è casa mia, dove sono cresciuta e dove ci sono ancora le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso.

Gli ultimi mesi, sono stati in assoluto i più felici della mia vita, ho trovato il mio posto nel mondo. Sembrerà una cosa stupida ma quanti a vent'anni possono dire con certezza di aver trovato il loro posto in quest'enorme geoide? Pochi.

Eppure ci sono riuscita non sembrava possibile neanche a me, dopo la mia disintossicazione da Londra, o meglio da i suoi abitanti visto che qualche cappatina di nascosto qui l'ho fatta, sono tornata e mi sento meglio che mai pronta ad affrontare tutto quello che ho lasciato qui, non ho più rancore, cattive sensazione, o malinconia adesso sono pienamente soddisfatta della mia vita, e tutto ciò che è successo prima voglio lasciarmelo alle spalle, perfino i Dallas. Certo ho perdonato, ma non ho dimenticato, non potrei mai più fidarmi di nessuno di loro ma ciò non significa che debba per forza fargli la guerra. A volte il modo migliore di trattare con il nemico e quello di deporre le armi.

A distanza di due anni dalla mia distruzione, dalla morte della vecchia Naomi, posso dire di essere risorta come un araba fenice, sono maturata tanto, come credo sia giusto vista la mia età, e ho saggiamente deciso di lasciar andare le cose negative e concentrarmi a pieno ritmo sulle cose positiva, mi sono sforzata di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno ultimamente e questo a permesso finalmente al sole di sorgere nella mia vita e anche di capire ciò che realmente voglio fare.

Mentre percorro in fretta il marciapiede lungo il Tamigi, accerchiato da probabili turisti sorrido e mi lascio qualche attimo accarezzare il viso dal vento e i raggi caldi dell'immensa sfera gialla sopra il mio capo. Il cielo così come la mia testa è privo di nuvole, limpido, sereno, nonostante i numerosi impegni che mi attendono, sarà merito della mia meritata vacanza con Jason che mi ha rilassato veramente tanto.

Credo che tra tutti i miei numerosi viaggi, quest'ultimo è stato senza dubbio il migliore, ci siamo viziati, rilassati e divertiti tanto. E' proprio vero, quando si è soddisfatti di se stessi, tutto sembra essere più bello.

Nemmeno il dover incontrare tutta la mia famiglia mi desta alcuna preoccupazione, anzi non vedo l'ora, mi sono mancati e adesso uno dei lori enormi pranzi è esattamente quello che mi serve. Guardo l'enorme orologio posto sulla famosissima torre e mi accorgo che sono in un ritardo bestiale come al solito, mi sono persa a guardarmi intorno come se non fossi mai stata qui e ho perso ogni cognizione.

Accellero il passo in modo significativo e in pochi minuti sono già nel vialetto della nuova casa di mio fratello. Suono un paio di volte all'enorme portone bianco e attendo paziente.
Quando la porta si apre mi appare subito Loren in uno splendido vestito nero a tubino e pochi passi indietro Prado che corre come una paperella verso la madre, Saluto rapidamente Loren e le porgo le buste che avevo in mano e mi chino verso l'angioletto biondo che trotterella nel suo abitino rosa.

"Ciao piccolina, sei diventata gigante" dico mentre lei non sembra farsi problemi a gettarsi nelle mie braccia per farsi strapazzare.

Ben presto tutti mi avvistano e si avvicinano e io inizio amabilmente a salutarli.
"Papà chiama la polizia" Brontola Hayden mentre mi guarda di sottecchi.
"Perchè mai?"
"E' chiaro che questa non è mia sorella, guardala indossa un vestito tutto colorato una cappello di paglia con scarpe abbinate, sorride, e sta abbracciando tutti, compresa Clair, ce l'avranno scambiata in aeroporto." non mi ero nemmeno accorta di aver abbracciato Clair, ma non mi importa vorrei appianare le divergenze perfino con lei, senza dubbio sono molto cambiata un paio di mesi fa non lo avrei detto nemmeno per scherzo.
"Ah Brontolone mi sei mancato anche tu" dico prima di fiondarmi tra le sue braccia e stringerlo più forte che mai.

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora