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Quando la mente sviluppa un abitudine, di primaria importanza o sciocca che sia ne ha bisogno come dell'acqua. Jason è diventata una costante, svegliarmi con il suo profumo mentolato addosso, baciare le sue labbra ogni mattina, tornare a casa e addormentarmi tra le sue braccia, questa era diventata la mia abitudine e rinunciare a tutto ciò anche per pochi giorni mi lascia un pò intontita. Lascio un ultimo bacio sulle sue labbra, e poi un altro è infine un altro ancora, mentre lui mi stringe forte a se.

"Guida piano"
"Anche tu e fa la brava."
"E abbraccia forte le tue sorelle da parte mia, non vedo l'ora di vederle mi mancano un sacco."
"Anche loro, non mi ripetono altro. Ti amo palla di pelo"
"Ti amo" rispondo e dopo un ennesimo bacio lo lascio andare.

Ritorno in casa e mi metto subito a preparare il mio borsone, staremo in campagna, quindi delle tute andranno più che bene, visto che rimarremo sempre in casa o al massimo in giro per i boschi. Una volta finito di fare il borsone lo metto in macchina e passo a prendere Loren e Prado. Perdiamo almeno mezz'ora per posizionare il seggiolino e poi anche quel terremoto di mia nipote che non sta ferma un secondo e solo dopo aver salutato il suo papà possiamo finalmente andare.
Impieghiamo un paio d'ore prima di giungere a destinazione visto che il casolare si trova fuori città e quando siamo lì tutto è rimasto come l'ultima volta che ho messo piede in quel posto nonostante siano ormai passati più di dieci anni.

Appena varchiamo l'enorme cancellata grigia in ferro battuto, percorriamo il breve tratto di strada fatto di pietre fino a raggiungere il fondo del giardino dove a far capolino ci sono svariati alberi da frutta. Un tempo in questo posto c'erano anche degli animali, in particolare ricordo il coniglio. Un enorme coniglio bianco con gli occhi rossi, ritenuto da tutti abbastanza inquietante per via della colorazione peculiare dei suoi occhi ma io lo adoravo. Quando l'allora giardiniere lo ha ucciso sotto i miei occhi con l'intenzione di farlo diventare la cena per tutti ci sono rimasta malissimo, e non ho mai più mangiato carne di coniglio, sarà una cosa sciocca perchè in fondo ha fatto la fine di tutti gli animali che vengono poi mangiati ma vederlo sotto i miei occhi mi ha turbato profondamente. Distolgo la mente da questi pensieri macabri e parcheggio sotto l'albero di noci dove a fianco vi è una vecchia panchina in ferro azzurra con la vernice ormai rovinata dalle intemperie.

Durante il viaggio Prado si è addormentate e dato che sarebbe un vero peccato svegliarla mentre Loren bada a lei, mi cede le chiavi e vado ad aprire la casa.

Appeno metto piede dentro avverto subito il sentore di aria viziata dovuto al tempo che la casa è rimasta chiusa. L'arredamento è molto rustico adatto al luogo del resto.

Dopo aver aperto gli infissi per far arieggiare un pò faccio cenno a Loren di portare la bambina, e dopo averla sistemata inizia a darmi una mano. Fortunatamente in vista del viaggio Loren ha ben pensato di chiamare qualcuno per dare una riordinata, quindi a parte le pulizie giornaliera non abbiamo molto da fare.

Ma ci mettiamo comunque subito all'opera, cambiamo prima di tutto i letti, con delle lenzuola pulite dopo di che ci cimentiamo nella pulizia delle varie stoviglie come piatti e tutto il resto e senza neanche rendercene conto si fa già abbastanza tardi. Ordiniamo una pizza vista l'assenza di altro cibo e mentre lei fa il bagno alla bambina io noto uno spiacevole dettaglio: in questo posto dimenticato nel nulla non c'è campo al cellulare.

Come fanno a vivere le persone in questo posto? MI domando ma trovo subito risposta guardando fuori dalla finestra dove uno strano signore con la barba bianca sta annaffiando le sue piante. In questo posto l'età media sono i settantanni, che se ne fanno loro dei cellulari considerando che la metà di essi non sa nemmeno come si accende? Senza contare il fatto che questo posto conta circa quattrocento abitanti, è un piccolo villaggio in mezzo le pianure, a loro non serve il telefono.

La mia unica preoccupazione però va a Jason, come farò a rintracciarlo? Conoscendolo si preoccuperà a morte.

"Loren, in questo posto non c'è campo"

"Lo so, Hayden non te l'ha detto? Sono venuta a posta per disintossicarmi dalla tecnologia, e non sentire nessuno per pò"

"Ha omesso il dettaglio, senti i vado a fare una passeggiata magari se vado più in alto prende. Mi sento di essere tornata nel paleolitico." annuisce gettandomi una torcia.

"Usa questa, così non consumi la batteria del cellulare, non sia mai ti perdi puoi chiamare i numeri di emergenza"

"Grazie per la fiducia bionda" bofonchio ironica prima di uscire. Inizio a percorre la strada adiacente alla tenuta andando sempre dritta, così non mi dimentico da che parte andare tenendo sempre il cellulare in mano. Mi fermo quando ormai sono stremata e ho i piedi doloranti su un grosso masso posto al centro del nulla e finalmente il telefono mi segnala un tacca. Senza pensarci due volte compongo subito il numero del moro che dopo soli tre squilli risponde.

"Ehi, è tutto il pomeriggio che provo a chiamarti"

"Ho appena scoperto che non c'è campo sono in cima ad una strana collina dispersa nel nulla al momento"

"Sola? A quest'ora della notte? Naomi ti è dato d volta il cervello?" dice con rimprovero.

"Volevo sentirti"

"Così mi fai preoccupare mocciosa. " dice un altra frase ma la ricevo tutta a spezzoni la linea mi ha abbandonato. Resto ancora un pò li nella speranza che ricompaia ma niente da fare e afflitta ritorno al casolare.

"Eccoti finalmente stavo iniziando a preoccuparmi. Trovato qualcosa?"

"Ho parlato con Jason nemmeno due minuti, odio questo posto tantissimo." bofonchio spalmandomi sul divano mentre lei ridacchia prendendomi in giro. Prado è ritorna già a nanna e io dopo essermi infilata il pigiama la imito mettendomi a letto insieme a Loren.

"Jason non sarà geloso se dormiamo insieme vero?"

"Quanto sei cretina" le rispondo ridendo. Loren non è mai stata il mio tipo.

Ascolto un pò di musica con le auricolari, e mi rendo conto forse solo adesso quanto io sia dipendente da internet, mi da fastidio non poter girovagare sul web. Dopo poco però mi addormento come una bambina.


Look Past the End 3Where stories live. Discover now