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 Esco dalla palestra e mi fiondo in macchina dove resto qualche minuto a testa china sul volante avendo l'accortezza di non schiacciare il clacson a maledirmi per lasciarmi sempre sopraffare da questo posto, e da i miei parenti che sembrano non capire mai un accidente. Lo sportello scatta ma non ho la minima voglia di parlare con lui adesso e spero che lo capisca e vada via.

Invece non lo fa, si siede al mio fianco a fissarmi probabilmente.
"Non dovresti prendertela tanto, è solo preoccupato" la voce di Cameron mi colpisce come una doccia gelata mentre sollevo la testa per voltarmi verso di lui, non mi aspettavo di certo di vederlo qui.

"Non dovresti essere qui"

"Stiamo solo parlando, cos'è il tuo fidanzato non vuole?"

"Oh, andiamo Cameron non siamo mica all'asilo, sono io a non voler parlare con nessuno al momento"

"Ma io devo parlare con te, non voglio angosciarti, solo parlare la nostra ultima conversazione mi ha fatto male, sono venuto a cercarti a casa ma eri già ripartita." ammette guardandomi negli occhi mentre io mi metto con la schiena rivolta verso la portiera, sapevo che prima o poi mi sarebbe toccata questa conversazione, ma speravo che visto il tempo trascorso lasciasse perdere. Che senso ha parlarne dopo mesi?

"Sono passati mesi, e voglio passare sopra a quella faccenda e anche a tutte le altre, stamattina mi sono presentata con ogni buon proposito possibile perchè non ho più voglia di combattere per una guerra inutile a contrario vostro."
"Già, sono rimasto perplesso quando hai salutato Clair, ma devo spiegarti, non sapevo ciò che volevano fare, non lo avrei mai permesso, non sapevo a cosa stavi lavorando, è sono contento che tu sia riuscita a riprenderti la società, davvero perchè so quanto era importante per te, Naomi io non la sto sposando perchè la amo, ma devo ho praticamente ucciso il suo bambino, però allo stesso tempo oggi quando ti ho vista ho pensato che se tu scegliessi me non esiterei a scappare insieme. Probabilmente non ti importa lo so, ma dopo quelle mail dovevo spiegarti" 

lo guardo negli occhi dopo un infinita di tempo, una volta i suoi occhi mi facevano tremare il cuore adesso mi portano alla mente solo brutti ricordi, il tempo passa e tutto il bene che ci siamo fatti viene sostituito dal male, è stata una ferita troppo grande che ha lasciato troppo dolore e una considerevole cicatrice che un pò farà sempre male, mi sono fidata troppo di lui, ma so che è sincero almeno riguardo l'azienda. Devo ammettere che per un attimo oggi dopo aver saputo del matrimonio mi sono posta la domanda riguandante le sue mail, ma non ci ho badato troppo, la sua spiegazione però mi lascia un non so chè di macabro addosso, pensa che è colpa sua se ha perso il bambino, non dovrebbe, a volte la natura fa solo dei bruttissimi scherzi di pessimo gusto. Ma la cosa che più mi fa riflettere e che lui crede ancora di amarmi.

"Non puoi amarmi Cameron, la persona che conoscevi tu non esiste più. E questo non è per forza un male, ero fragile, insicura, ingenua, sopratutto quest'ultima cosa, non mi sono data il tempo di pensare con te, mi sono buttata a capofitto nelle cose, e non va bene, non ci conosciamo neanche. Quella Naomi che tanto amavi non c'è più, sei innamorato di un ricordo che non esiste. Mi hai fatto soffrire tanto è vero, ma infondo non posso neanche prendermela con te ti ho lanciato addosso i miei problemi mi sono aggrappata a te come fossi un salvagente e per quanto tu potessi sforzarti non avresti mai potuto capire tutto il dolore e il male che avevo dentro, perchè hai avuto la fortuna di vivere una vita tutto sommato serena. Non sapevi cosa significa rimanere congelati, travolti da un vortice scuro di dolore. Quando non hai niente e all'improvviso ricevi ciò che hai sempre sognato cerchi di tenerlo forte, di stringerlo più che puoi, mi sono focalizzata su quello che provavo io senza capire che tu non avresti mai potuto provare una cosa del genere, perchè il mio sentimento ero un grido d'aiuto, era l'urlo di qualcuno che voleva essere salvato, ma dovevo farlo da sola capisci? Un fidanzato non è un salvagente e lo sapevo che non sarebbe durata, per questo avevo tutti quegli incubi, io non avevo paura di perdere te avevo paura che perdendo te sarei rifinita di nuovo in quel vortice dopo che avevo faticato tanto per uscirne, a volte inconsciamente si pensa che è bello non poter provare nulla, ma non è così, quando ho scoperto di mia madre e come se tutto mi si fosse spento, shock post traumatico, il dolore era così grande che il mio cervello per difendersi a smesso di provare emozioni, dolore fisico. Ero come congelata non sapevo come uscirne ma quando ti ho visto baciare lei è stato diverso, avevo appeno perso mio padre, il punto cardine della mia vita la persona che credevo non avrei mai perso, e poi ho perso te, ricordo quel dolore e quella paura sulla pelle come se fosse oggi, ma il peggio è venuto dopo due settimane dopo ho iniziato ad avere problemi con il lavoro, avevo fallito in tutto. Mi tenevo in piedi a stento, solo per orgoglio, la lettera di harvard mi ha dato respiro, quando ho smesso di scriverti è stato solo qualcosa di inevitabile, e non perchè ti avevo dimenticato ma perchè ero arrivata al fondo, i miei conti erano quasi tutti bloccati, avevo perso parte della mia società, e scoprire che dietro c'erano i tuoi genitori mi ha fatto vedere nero davvero, ero sola come non lo ero mai stata. Non avevo neanche Alan o Taylor, e la nuova palestra non era la mia casa. Ma sempre meglio di niente no? E li che è iniziata con Jason, lo conoscevo già ma non mi ero mai soffermata a guardarlo negli occhi, c'era il dolore, tanto, e lui aveva riconosciuto il mio. qualche giorno dopo lui mi disse una frase, non avevo mai parlato se non qualche battutina ma mi ha detto 'Ormai sei sul fondo, più giù non puoi andare adesso puoi solo risalire sta a te capire come farlo' lui aveva capito, senza che io aprissi bocca lui aveva capito, perchè lui aveva già sperimentato quelle sensazioni."

Non so nemmeno perchè gli sto raccontando questo, forse perchè spero che lui vada avanti, che finalmente capisca che non sono disposta a rinunciare a Jason ma sopratutto che la smetta di sentirsi in colpa per la fine della nostra storia che sarebbe avvenuta comunque visto che i sentimenti erano annebbiati dalla tenebre? O forse spero che capisca che lo amo e che riesca a convincere Hayden ad accettare tutto questo. Vorrei solo che gli desse una possibilità perchè sono sicura che capirebbe quanto mi ama. Quanto lui mi faccia bene all'anima, quel ragazzo è un angelo. Un vero angelo, mi ha messo sulla giusta strada per andare avanti, e io non posso che ringraziare il cielo per averlo qui, è speciale e a volte vorrei solo poter cancellare il suo dolore, ma non posso tutto ciò che posso fare e amarlo tanto forte da sovrastare il male.

"Hai ragione, non ho capito fino in fondo quanto male potevo farti, me ne sono reso conto dopo, leggendo i tuoi diari, so che non avrei dovuto farlo ma ne avevo bisogno, avevo bisogno di capire, di sapere cosa ti era successo dopo, sei scappata così in fretta, mi sembrava di essere in una realtà parallela. Quella sera ho temuto davvero ti potesse accadere qualcosa, ancora oggi mi chiedo che diavolo ti è passato nella testa per metterti a correre sotto quella bufera, francamente avrei preferito mi spaccassi la faccia"

"Scappavo letteralmente dai miei problemi volevo allontanarmi da tutto, mi sono fermata quando il cuore stava per esplodermi ricordo di aver urlato forte fino a perdere il fiato prima di prendere a pugni la strada, mi ha fatto stare meglio ma a pensarci ora spaccare la tua di faccia mi sarebbe piaciuto di più, l'ho comprata io quella casa."

"Perchè? è li che andrete ad abitare?"

"Non lo so, mi sentivo persa, pensavo che li mi sarei sentita a casa, ma non è stato così. Non andremo ad abitare lì. Nonostante tutto non lo farei mai, a dire il vero mi ero dimenticata addirittura di averla, non so cosa voglio farci, forse la venderò"

"Non volevo metterla in casa nostra ma l'alternativa era sposarla"

"Stai per sposarla ugualmente avresti solo accorciato i tempi, ho sempre saputo che sarebbe finita così, e non sto scherzando ho il tuo regalo di nozze da una vita una splendida insalatiera personalizzata."

"Un insalatiera?"

"Certo in cristallo con i vostri nomi in oro, è molto pesante quindi fa attenzione a non farle girare il cavolo perchè se ti arriva in testa un paio di giorni al pronto soccorso non te li leva nessuno, credo di averla comprata un paio di giorni prima dell'incidente."

"E se io non fossi pronto a rinunciare a te?"

"Non siamo fatti per stare insieme Cameron e lo sai anche tu ma non sei fatto nemmeno per stare con Clair, ti rende una persona orribile, e io sono abbastanza sicura che non lo sei, non ti hanno stancato tutte queste bugie?"

"Ormai mi sono costruito una gabbia di bugie intorno ma è la mia vita, odio i miei genitori, ho perso ogni stima nei loro confronti, odio Clair che sembra risucchiarmi l'energia giorno per giorno e odio la persona che sono diventato, vorrei andare via, ma non posso"

"Va allora, non sposarti solo perchè ti senti in colpa di qualcosa che non hai fatto, hai avuto la fortuna di nascere ricco, non devi dare conto a nessuno, Londra sa essere soffocante, va lontano disintossicati da loro è il solo modo ce hai di essere felice."

"Già, sarebbe bello ma ormai è tardi Naomi, sarò l'ennesimo Patrick Dallas, devo farmene una ragione. Lascerei tutto solo per te, chiamami codardo ma sono convinto che tu possa rendermi migliore" accenna un sorriso malinconico e prima che io possa ribattere salta giù dalla macchina lasciandomi un ultimo sguardo supplichevole, vorrei poter fare qualcosa ma la verità è che più dargli un consiglio non posso fare. 

Look Past the End 3Where stories live. Discover now