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Una volta arrivata in hotel, mi accorgo di aver completamente rimosso Alan e il the, spero solo che non ci sia rimasto troppo male, ma ero così amareggiata che ho dimenticato completamente di avvisarlo. Devo smetterla di scappare quando la situazione non mi va a genio, me lo sono imposto cento volte, ma temevo che restando lì avrei iniziato a dire cose di cui poi mi sarei pentita.

Quando entro in camera, Jason è steso sul letto con dei pantaloncini leggeri di tuta, torso nudo e con il laptop sulle gambe e le cuffie in testa, ha la musica così alta che riesco a sentirla da qui. Decido di non disturbarlo gli lascio un rapido bacio sulle labbra per fargli sapere che sono qui e mi fiondo direttamente nella doccia, ho davvero bisogno di rilassarmi un attimo,prendere fiato da questa giornata assurda . L'acqua fresca mi accarezza e dona vitalità al mio corpo, la doccia fredda con questo caldo è una vera goduria. Una volta finito mi avvolgo in un asciugamano e ritorno nella camera dove Jason mi attende al centro del letto seduto come un indiano, ignoro il modo attento con cui mi scruta e mi fiondo direttamente sull'armadio per cercare qualcosa da mettere.

"Cosa è successo?"

"Chi ti dice che è successo qualcosa?"

"I tuoi enormi occhioni, dai sputa il rospo"

"Ho litigato con Hayden, parlato con Cameron e dimenticato Alan che aveva preparato il thè, mi sento una persona orribile. Per aver dimenticato Alan dico. Domani dovrò fargli delle scuse grandi quanto lo stato di New York" sbuffo andandomi a sedere accanto a lui che sembra un tantino agitato anche se cerca di non darlo a vedere.

"Perchè avete litigato, cosa vi siete detti tu e la mezza sega?"

"Erano in palestra, non gli va giù che ci sposiamo, abbiamo iniziato a discutere e sono andata via mordendomi la lingua prima di dirgli cosa penso del suo di matrimonio e li sarebbe stata un tragedia, Cameron mi ha seguito e mi ha detto di non prendermela troppo e abbiamo iniziato a parlare di te, di quello che è successo a dicembre visto che non abbiamo avuto modo di chiarire perchè sono partita improvvisamente per venirti a cercare e basta." tira un sonoro sospiro di sollievo, sicuramente dovuto a Cameron e prova a convincermi che a mio fratello passerà.

"Dai vieni qui, ho finito di lavorare" dice spalancando le braccia.

"Aspetta, devo mettere il pigiama"
"No devi solo togliere quest'asciugamano bianco che mi rovina la vista e venire qui, il pigiama ti starebbe solo si intralcio. Sorrido e dopo aver lasciato cadere l'asciugamano a terra mi intrufolo nel letto con lui. Potrei vivere dei suoi baci, e delle stupende sensazioni che mi trasmette quando facciamo l'amore. A lui basta sempre così poco per far sparire ogni problema. Mi tiene stretta a lui e mi addormento senza alcun pensiero con la mente completamente libera.

Il telefono posto sul comodino trilla, e per poco non arrivo al soffitto per lo spavento, queste suoneria sono eccessivamente squillanti, vedo il moro agitarsi e decido di rispondere prima che venga bruscamente svegliato.
"Signorina Ryan mi dispiace svegliarla ma suo padre chiede di lei, al momento la attende nella Hole."

"Lo avverta che scendo tra un attimo." rispondo con la voce ancora impastata dal sonno. Riaggancio e dopo essermi stiracchiata per bene mi reco in bagno, lavo il viso per bene per darmi una svegliata e lego i capelli in una coda alta, visto che è ancora molto presto ho tutto il tempo per andare a farmi un corsa e passare dalla palestra. Tiro fuori dall'armadio dei pantaloncini leggeri da corsa rossi e una canottiera sportiva nera e li infilo rapidamente insieme alla mie scarpe per correre e mi fiondo al piano di sotto.

Scorgo subito la figura di mio padre che legge attento il giornale, sembra tranquillo e spero lo sia davvero, ho già litigato con Hayden non mi va di litigare anche con lui.

"Papà!"
"Tesoro! Temevo di dover aspettare ore, credevo stessi dormendo"
"Ed era così, ma ho fatto in fretta, so quanto impegnato, facciamo colazione?" Annuisce accennando un sorriso e ripone il giornale sotto un braccio mentre mi segue verso il ristorante, ci sediamo a uno dei tavoli e la cameriera perfetta nella sua divisa prende le nostre ordinazioni e si dilegua.
"Allora perchè non arriviamo subito al sodo, l'hai conosciuto, ci hai parlato, come ti sembra?" chiedo senza troppi giri di parole.

"Da quel poco che ho visto mi piace molto come ragazzo, è intelligente, educato, trasparente, ha un occhio ai dettagli notevole, non si lascia sfuggire niente anche se è impenetrabile, non ha fatto un solo sorriso, ha mantenuto sempre lo stesso tono di voce, e ha usato poche, pochissime parole e ben pensate, è difficile capire cosa pensa"

"E' fatto così, vi avevo avvertito, è un meccanismo di difesa che ha sviluppato con il tempo, non vi conosce, lui deve prima studiarle le persone."

"Si lo avevo intuito, all'inizio devo ammettere non mi convinceva troppo, ma poi l'ho guardato durante tutto il pranzo, cercava sempre un contatto con te, conosce alla perfezione i tuoi gusti, e l'ho visto accennare un piccolo sorriso più di una volta mentre parlavi, ti guardava e si vede che stravede per te."

"Non è il tipo da gesti smielati ogni due minuti, ma riesce con la semplicità a farmi sentire una principessa, io lo so che pensate che stiamo correndo troppo, e forse è vero ma io sento che lui è la persona giusta, sai che sposarmi non era nei miei piani, ho visto quanto hai sofferto quando la mamma se n'è andata e non volevo assolutamente ripetere l'esperienza ne tanto meno era nei piani di Jason, il matrimonio è cosa di un importanza assoluta per lui, come lo è per me, non mi sognerei mai di fare un passo del genere se non fossi totalmente sicura di quello che c'è tra noi."

"E' tutto quello che volevo sapere. Non avevo dubbi sui suoi sentimenti, ma su i tuoi non volevo che ti sposassi solo per vendetta verso Cameron. E' vero siete un pò affrettati, ma se c'è l'amore perchè mai dovrei oppormi? Ieri sei entrata a casa radiosa, penso di non averti mai visto così felice e spensierata, e non potevo chiedere di meglio, lo capirà anche quello zuccone di Hayden, so che avete litigato"

"Non capirà mai un bel niente, non si è sforzato nemmeno di conoscerlo perchè vuole che io stia con Cameron"

"Lo conosce, sa com'è fatto per questo preferirebbe Cameron"
"Appunto perchè sa e sapeva com'è fatto doveva tenermi lontano da lui fin dall'inizio, ma il punto è che sono uguali e non può ammettere che Cameron e pessimo perchè a quel punto ammetterebbe di essere pessimo anche lui. E nessuno dei due dovrebbe giudicare Jason, perchè se lui mi trattasse come quei due trattano le loro donne, ti posso garantire che gli aprivo la testa come una noce di cocco" bofonchio convinta, nonostante non nutra simpatia per Clair non mi piace l'atteggiamento che spesso usa Cameron solo perchè glielo consente, devo ammettere a volte mi è piaciuto vederla soffrire ma ora con il senno lo trovo un comportamento infantile e osceno, che senso ha trattarla male?lasciala. Ne tanto meno mi piace come mio fratello si comporta con Loren, l'ha tradita e continua a farlo e lei fa lo zerbino non so chi sia peggio dei due. La colazione arriva, e mentre mio padre sorseggia il suo espresso io bevo del latte di cocco accompagnato da delle nuvolette di albumi dolci.

"Non ne ho dubbi al riguardo, tra le tue qualità migliori di certo non c'è la pacatezza, e riesci a portare rancore come solo una donna sa fare. Io non so cosa è successo con Jason ma Hayden gli recrimina il fatto che è sparito senza lasciare traccia e che tu te ne hai sofferto molto, secondo lui potrebbe farlo di nuovo."

"Perchè giudica senza sapere, è vero, è sparito di punto in bianco e mi ha fatto male ma era sconvolto, sua zia, quella che l'ha cresciuto dopo la dipartita di sua madre è morta, e si è trovato a non riuscire ad affrontare la situazione, perchè doveva occuparsi delle sue sorelle che erano sole, non ha nemmeno un buon rapporto con suo padre, e a preferito sparire per un pò. Ha sbagliato e lo sa anche lui, ma so quanto può essere fragile su questo punto di vista."

"Non deve essere stato facile per lui, e sapevo che c'era una spiegazione valida, ti conosco e ahimè non regali il tuo perdono, però voglio che veniate a stare a casa, l'hotel lascialo ai turisti, e non è una richiesta signorina, non accetto un no come risposta" provo a esporre le mie ragioni ma come al solito lui trova una soluzione a tutto e io non posso che arrendermi. Finita la colazione, esco direttamente dall'hotel e mi faccio una sana corsa fino in palestra, solo io, il mio contapassi e il mio cardiofrequenzimetro.

Look Past the End 3Where stories live. Discover now