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Mentre il sole sta per sorgere, io sono già in piedi. Per evitare di svegliare Loren e Prado che sono state sveglie tutta la notte a causa dei capricci di quest'ultima mi alzo e dopo una lunga doccia rilassate mi metto seduta al tavolo della terrazza con il mio laptop e inizio a scrivere qualcosa. Al momento ho già pronti parecchi articoli, ma è sempre meglio portarsi avanti. Sopratutto ora che ho l'ispirazione.

Il leggero venticello mi accarezza le gambe nude, fa così caldo che almeno per stare in casa non riesco proprio ad indossare più di una maglietta lunga. A farmi compagnia oltre al rumore dei tasti pigiati c'è il brusio creato da qualche uccellino, la natura è così rilassante.

Mi immergo nel mio lavoro, e mi fermo solo quando il rumore del rombo di un motore fin troppo vicino richiama la mia attenzione. Alzo lo sguardo e vedo che una macchina nera è appena entrata. Mi precipito sulla porta senza preoccuparmi troppo, suppongo che i ladri o i malintenzionati non entrino dal cancello a tutto gas.

Dopo qualche minuti sull'uscio di casa compare Cameron e mi viene quasi da portare gli occhi al cielo, a quanto pare non ha perso la voglia di inseguirmi a destra e manca per il globo.

"Che ci fai qui Dallas?"
"E' casa mia ti ricordo. Ok no sto scherzando, come ti salta in mente di sparire senza avvisare? Ero in panico sono venuto a cercarti e quando mi hanno detto che eri qui mi sono messo in viaggio."
"Il tuo cervello ha problemi più seri di quello che credevo, cosa farai quando sarò a Boston?"
"Ti chiamo? O se ti fa piacere vengo a trovarti. Non rispondevi al telefono e poi non è così lontano, posso entrare?"
"E' casa tua, fa pure" dico indifferente mentre lui entra.
"Avevo dimenticato la tua abitudine di girare per casa mezza nuda." dice sognante mentre mi scruta le gambe. istintivamente mi tiro più la maglietta, ma come diceva sempre mio nonno "E' inutile che tiri se stoffa non ce n'è" quindi sparisco qualche attimo in camera per mettere dei pantaloncini e anche un reggiseno, giusto per non fargli venire idee strane. Quando ritorno lo trovo sul divano che si guarda intorno qualche attimo per poi iniziare come al solito a raccontarmi cosa ha combinato Clair questa volta, a quanto pare ha iniziato a parlare nuovamente di bambini e questo è bastato per farlo scappare a gambe levate.

Loren ci raggiunge con in braccio Prado che corre subito a salutare lo zio, si lamenta sempre che non lo calcola ma in realtà quella bambina lo adora come anche lui adora lei, quando la tiene in braccio ha un sorriso magnifico.

"Voi due andate di nuovo a letto insieme vero?" chiede la bionda quasi speranzosa ma spengo subito le sue speranza dicendole che è più idiota di suo fratello.

"Non perchè io non voglia sia chiaro, ma c'è un certo pakistano di mezzo che sta per sposarsela"

"Ma sei qui! e non litigate più"

"Siamo amici" rispondo e lei fa una smorfia di disapprovazione. Ma non era lei quella voleva uccidermi solo per averci parlato un anno fa? Maledetti Dallas psicotici.

"Per fortuna sei qui, devo risolvere un rompicapo tremendo, Naomi perchè non prepari la colazione intanto?" Chiede la bionda con un sorriso enigmatico.

"Naomi passione cameriera insomma, vado a preparare i pancake" sospiro trascinandomi in cucina, perchè mai preferisce parlare con Cameron e non con me? Forse riguarda Hayden e non vuole mettermi in brutte situazione, oppure non si fida più di me. Infondo neanche io mi confido più con lei quindi non ha tutti i torti a preferire suo fratello.

Faccio l'impasto per i pancake e dopo aver preso una padella abbastanza grande inizio a formare e cuocere le mie frittelle cercando di farle tutte tonde e di dimensioni uguali. Una volta pronte, cospargo le mie e quelle di Loren con lo sciroppo d'acero come piacciono a noi mentre per Cameron le farcisco con il burro d'arachidi e goccie di cioccolato.

Alla piccolina invece che odia i pancake faccio del pane in cassetta con marmellata d'uva e burro d'arachidi e già che ci sono lo preparo anche me accompagnando il tutto con della frutta tagliuzzata e del latte.

Torno di la a chiamarli e noto Cameron irrigidirsi appena mi vede. Stavano parlando di me o sbaglio? Li guardo di sottecchi ma non dico loro nulla, torniamo semplicemente in cucina e ci sediamo al tavolo.

"tutto questo mi manca un sacco" borbotta il moro mettendo una forchettata di pancake in bocca, dubito fortemente che Clair si premura di preparargli la colazione o anche qualsiasi altro pasto.

"L'ultima volta che ti ho visto fare colazione hai mangiato appena una mela." borbotta Loren, e mi rendo conto adesso che non facciamo colazione insieme da un tempo infinito.

"Per saziarmi adesso non basta l'intero albero di mele più il contadino"

"Abbiamo notato" dicono ridacchiando prima di scambiarsi delle occhiatine indecifrabili. Cosa darei per sapere di che stavano parlando poco fa. Fanno entrambi un sorriso tirato e finiamo di fare colazione. Gran parte della giornata lo trascorriamo così, giochiamo con Prado, parliamo e ci godiamo un pò d'aria fresca per tutto il tempo vedo che c'è qualcosa che non va.

Ormai stufa della situazione, approfitto del pisolino di Prado e decido di parlare con i due.

"Uno dei due mi vuole dire che diavolo sta succedendo?"

"Niente" scatta subito nervosamente Cameron evitando il mio sguardo e io lo guardo annoiata, per essere uno che non nasconde niente è fin troppo spaventato.

"Naomi io non so come dirtelo" ammette Loren ad occhi bassi e l'agitazione inizia a farsi sentire,mentre la mia mente immagina scenari terribili, lei è Hayden si sono forse lasciati? Hanno litigato? Magari ha un amante e temono la sua reazione.

"Io è meglio se vado"

"No tu non vai da nessuna parte, per una volta che non c'entri niente sta buono qui" lo ammonisce la sorella.

"Bhe dai parla mi stai facendo agitare solo di più così"

"Hayden non voleva dirtelo per non ferirti, stai così bene, sai mangi, sorridi, sei carina con tutti non vuole vederti star male, è da un paio di giorni che lo sa ed era molto combattuto se dirtelo o meno, mi ha chiesto di non dirtelo, anzi me lo ha fatto promettere e per questo forse litigheremo, ma credo che tu debba saperlo, ti conosco e so che non mi perdoneresti mai per averti nascosto una roba del genere.

Odio sul serio essere io a dirtelo, ma se lo faccio è solo perchè ti voglio bene" preannuncia e già a sentire queste parole il sangue mi si gela nelle vene, non ho la minima idea di cosa è successo ma non si preannuncia niente di buono."

"Hayden ha visto Jason con Maddlene e non stavano parlando."

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora