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La luce fioca entra dalla finestra costringendomi ad aprire gli occhi, ci metto qualche minuto a ricordare dove sono dopodichè mi tiro a sedere e mi guardo intorno alla ricerca di Loren e Prado che non sono più nel letto e a quanto pare anche da un bel pò. Senza nemmeno premurarmi di mettere qualcosa addosso oltre la semplice maglietta che indosso entro in salone e infine sulla ampia terrazza sulla casa.

"Siete qui allora" bofonchio ancora assonnata senza neanche accorgermi che non siamo sole, insieme a Loren c'è infatti un ragazzo con una maglietta bianca e dei jeans.

"Cristoff?" domando sorpresa, tra tutti di certo non mi aspettavo lui visto che abita a Budapest.

"N-Naomi?" chiede anche lui mentre mi guarda inebetito, sono anni che non ci vediamo ma è rimasto identico.

"Vi conoscete?"

"Bhe direi di si"

"Ooh è QUEL Cristoff, capisco" borbotta la bionda e lui sembra sorpreso dal fatto che io abbia parlato di lui.

"Cosa ti porta qui? Ti facevo in Ungheria"

"Vacanza, qui abitano i nonni... della... mia ragazza, mi avevano chiesto di venire a controllare se era tutto a posto a quanto pare questa tenuta non viene utilizzata da anni, tu invece che ci fai qui?"

"Ho seguito lei, non chiedermi perchè, senti dove prende la linea al cellulare in questa landa desolata?"

"Naomi che fine ha fatto la disintossicazione dalla tecnologia?" bofonchia Loren indignata e io mi giustifico dicendo che non ho mai detto una simile corbelleria, non sono dipendente dal mio cellulare ma dal mio moro si e non ho la minima intenzione di disintossicarmi.

"Se devi telefonare puoi farlo da paese, quì funzionano solo telefoni fissi a meno che tu non vada in cina alla collina, allora come ti vanno le cose? Studi? Lavori?"

"Entrambi per la verità, sono andata davvero ad Harvard alla fine, ho scritto un libro, ho una rubrica su vanity Fair e ho aperta una multinazionale miliardaria, direi che si le cose mi vanno bene, comunque questa è la moglie di Hayden , e la piccolina ovviamente è sua figlia" dico sapendo bene che i due si conoscono, e che probabilmente si sentono ancora.

"Oh mio Dio, non sento tuo fratello da tantissimo, certo che ne sono cambiate di cose! E' qui anche lui?"

"No, doveva lavorare purtroppo" risponde la bionda mentre cerca di tenere ferma Prado che mangia una mela che ha precedentemente rubato da uno degli alberi.

"Tu invece che mi dici?"

"Il solito, sai studio ad Oxford, alla fine l'inghilterra non è male, Vivo con la mia ragazza, tutto sommato sono soddisfatto anch'io della mia vita. E' strano parlare di lei, con te" dice in evidente imbarazzo gesticolando un pò nervosamente.

"Perchè mai? Sono passati anni, mi sono rifatta una vita anch'io, mi sposo tra quindici giorni." Anche se ricordo ancora il modo orrendo in cui mi hai lasciato, un sms. Tenevo molto a lui e mi ha spezzato il cuore tanto che non ho mai più parlato di lui e adesso è qui difronte a me, che strana la vita.

"wow, non me l'aspettavo, auguri allora. Naomi è stato un piacere rivederti, davvero. Ora sarà meglio che vada non vorrei che qualcuno si preoccupasse. Loren salutami Hayden e divertitevi se ci riuscite" indica il posto e non posso fare altro che dargli ragione, cosa si fa da sole in posto del genere? Se almeno ci fossero Fred e Larry! Loro riuscirebbero a riportare vita anche in un cimitero. Loren mi tartassa di domande sul mio stato d'animo, non lo amavo nemmeno quel ragazzo, è stata una grossa cotta e ci sono rimasta male per come è finita certo ma ero una bambina,le cose cambiano.

Con la scusa della spesa convinco Loren ad andare in paese, Non c'è molto in questo posto, un piccolo negozio che vende dolci, una macelleria, e delle bancarelle dove vendono frutta e verdura e altre cincaglierie come pentolame o lenzuola. Infine quasi nascosta che una vecchia locanda malandata che fortunatamente possiede il telefono e dopo aver pagato per la mia chiamata posso tranquillamente usarlo. Cerco sul cellulare il numero del moro e Loren mi canzona perchè non lo ricordo a memoria, mi giustifico dicendole che lo ha cambiato poco ma la verità e che io a momenti non ricordo nemmeno il mio di numero. Dopo pochi squilli risponde usando il tono burbero che riserva a chi non conosce.

"Pronto?"

"Non fare la voce grossa Miller" lo canzono.
"Mocciosa, sei viva allora! Da dove mi stai chiamando?"
"Da una locanda, a quanto pare qui funzionano solo i telefoni fissi quindi se non dovessi chiamarti è per questo, come va lì?"
"Tutto bene, hanno affisso le pubblicazioni del matrimonio, è tutto a posto, domani o dopodomani dovrebbero darmi quel certificato che manca, per il resto va tutto bene Anne e Alisha mi stanno ammattire tu?"
"Stamattina mi sono trovata dentro casa quello che è stato il primo ragazzo" lo punzecchio divertita.

"Che voleva? Perchè non ne sapevo niente di costui?" Domanda infastidito.
"Niente, non sapeva che c'ero io, mi piace punzecchiarti Miller, non ne sapevi niente perchè non è importante e una cotta adolescenziale finita male. Sei geloso e?"

"Farò meglio a sbrigarmi a tornare va, prima che qualcuno metta le sue zampacce sulla mia donna" dice scherzoso.
"Mi dispiace ma devo lasciarti, ti richiamo appena posso, ti amo"
"Ti amo, torno presto promesso" mi domando se il mio tono abbia fatto trasparire quanto mi manca visto la sua ultima frase. Riaggancio e Loren mi dice subito che in questa bettola c'è anche internet, alla faccia delle disintossicazione proprio. Pago per l'accesso al wifi e mentre lei chiacchiera con Hayden al telefono io e Prado gironzoliamo un pò sul web. Ma perdo subito la pazienza vista l'enorme ed esagerata lentezza della linea. Che mi aspettavo da un posto del genere?

Finiti le telefonate passiamo a fare la spesa mi sembra quasi di vivere in un film degli anni venti, ci manca solo uno di quei cesti in vimini per riporre gli acquisti e gli abiti vecchio stile.

Torniamo a casa e vista la tarda ora prepariamo il pranzo e passiamo il restante pomeriggio a raccogliere i frutti che altrimenti andrebbero sprecati dagli alberi del giardino, infondo è pur sempre frutta e anche di una certa qualità visto che questa zona non è infestata da smog o pesticidi è tutto merito della terra quello che è stato prodotto.

Mentre prepariamo la cena però Loren mi sembra agitata, in realtà è così da quando ha parlato con Hayden, provo a chiedere ma quando cambia discorso capisco che non è il caso insistere.

Look Past the End 3Where stories live. Discover now