il mistero dei bambini.

Capitolo 2

Quando ad un certo punto sentii delle urla provenire dal mio ufficio.
Corsi subito in ufficio e vidi mia figlia ranicchiata per terra, terrorrizzata a morte, per via cassette che trovai in soffitta.

La presi subito in braccio e la rassicurai che non era nulla di vero.

"Papà è tutto vero! L'ho capito!"

"E come?"

"Nella cassetta dove c'erano le persone impiccate nell'albero! Quell'albero è identico al nostro!"

"Cosa stai cercando di dirmi? "

"L'omicidio è avvenuto nel nostro giardino! "

"Dai, vai a letto, sai quanti alberi uguali esistono al mondo piccola!"

"ma che succede qui? "

"Niente amore, va a dormire. "

"Mm vabbeh a domani. "

(sara)
Andai nella mia camera, ancora scioccata dalle cassette, io lo so, l'ho capito che l'omicidio del "giardino" è avvenuto nel NOSTRO giardino.
Sono terrorizzata.
Mi distesi nel letto e cercai di dormire, quando ad un certo punto sentii dei rumori sotto al letto, senza esitare guardai.
Non c'era niente.

Quando mi alzai vidi una bambina ai piedi del letto.

Ero terrorizzata.
Non riuscivo a muovermi dalla paura.
Ad un certo punto mi parlò.

"ti va di parlare con me? "

"Chi sei? "

"Sono Giulia"

"E che ci fai qui? "

"Ci abitavo qui."

"C.come?"

"Prima abitavo in un altra casa, ma poi papà diceva che ero strana da quando eravamo in quella casa, ci trasferimmo in questa e poi non ti dico altro. "

"Perché non mi puoi dire altro? "

"Dovrai decidere te."

"Decidere su cosa? "

"Beh, iniziamo ad essere amiche, te hai amici? "

"Per niente.. Ci siamo appena trasferiti e ancora non ho amici..."

" Ecco ora hai me! E poi conoscerai altri tre miei amici "

"E dove sono adesso? "

"Sono impegnati."

"Va bene.. Comunque, i tuoi genitori?"

"Sono morti."

"Come?"

"Meglio non dirlo..."

"Dai non lo dico a nessuno!"

"Promettimi di non spaventarti ok?"

"Va bene..."

"Sono stati impiccati."

"DOVE?!"

"Nel tuo giardino."

"Cosa??"

"Eh si cara."

"Sai chi gli ha uccisi?"

"No."

"E te come sei morta?"

"Non posso dirtelo, il capo si arrabbierà."

"Il capo?"

"Saprai tutto se accetti di "unirti" a me."

"In che senso?"