Capitolo 3

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Andai a prendere mia figlia a scuola, e i disegni che vidi mi rabbrividirono.

"Sara ma è il caso di disegnare durante le ore di lezione?!"

"Me lo ha detto Giulia di farlo..."

"Fammi vedere la tua amica che gli parlo."

"Impossibile."

"Perché?"

"La vedo solo io."

"In che senso?"

"Papà è difficile da spiegare."

"Ma è di questa scuola?"

"No."

"Almeno sai dirmi dove abita?"

"Da noi papà."

"In che senso da noi?"

"Papà abita da noi, che c'è da spiegarti di più?"

"Senti ma chi è sta Giulia!"

"Non parlargli così, ti sente."

"Dimmi chi cazzo è!"

"Papà veramente, calmati, si sta arrabbiando"

Gli tirai uno schiaffo


"Papà perché lo hai fatto!?"

"Perché non mi dici la verità, adesso andiamo in macchina. Quando torneremo a casa, ne parlerò con tua madre."

'Papà io ti sto dicendo la verità..."

"Smettila, prima che ti prenda seriamente a ceffoni."

(sara)
Non ho mai visto mio padre così incazzato... Non mi aveva mai alzato le mani... Ma lui non può capire...
Giulia esiste, ma solo io posso vederla... non avrò più amici... Quindi farò tutto quello che mi dirà Sara.
Finalmente a casa... Speriamo che mamma non mi alza le mani...

"AMORE."

"Dimmi tesoro che succede?"

"Succede che, Sara, disegna durante le ore."

"Dai non ha mica ucciso qualcuno."

"ASCOLTA, SE I SUOI COMPAGNI DI CLASSE VANNO DA LEI PER FARE AMICIZIA, MA LEI LI RESPINGE DICENDO CHE HA GIÀ AMICI? COS'È TI SEMBRA NORMALE?"

"Cosa?! Sara ma sei impazzita? Ti lamenti che non hai amici e li respingi così?!"

"Ah amore, non ti ho detto l'ultima, ha disegnato lei con una "bambina" dai capelli lunghi, vestito bianco, e sotto ha scritto sara + Giulia = migliori amiche per sempre.
Ma la cosa più strana è stata quando io gli ho detto perché si era comportata così con i suoi compagni di classe. Ha detto "me lo ha detto Giulia di farlo" anche dei disegni."

"Sara, chi è sta Giulia?"

"Mamma non puoi capire..."

"Ascoltami sara, o ti muovi a dirmi tutto su questa Giulia, o veramente mi incazzo."

"AVETE ROTTO LE SCATOLE ADESSO! NON VI DIRÒ MAI E POI MAI CHI È GIULIA, È UNA MIA AMICA E BASTA! HO 10 ANNI SONO MATURA TANTO DA SCEGLIERMI LE AMICIZIE, QUINDI BASTA ADESSO! VI ODIO!"

(sara)
Corsi in camera mia chiudendo la porta a chiave.
Sono a pezzi, non c'è la faccio più
Dirò a Giulia che non voglio più fare "quello che mi dice lei"

"Come scusa?"

"Oh Giulia..."

"Oh Giulia niente, ti avviso che te ne pentirai amaramente se decidi di disobbedirmi. Ormai hai accettato."

"Mi stai causando problemi, capisci?"

"Ormai nessuno della tua classe vuole averti come amica, quindi se te ne vai, rimarrai SOLA."

"

Va bene.. Che devo fare?"


"Dopo te lo dico, ora devo dirti una cosa molto importante."

"Del tipo?"

"Ti dico solo che i tuoi genitori vorranno portarti in un posto molto brutto, e te presa dalla rabbia, accetterai quello che ti propongo."

"Cioè?"

"Lo scoprirai. Ciao."

"Ciao..."

Uscii dalla porta, e andai in cucina... dovetti fare una cosa molto ma molto brutta. Di nascosto, presi un coltello da cucina, andai in camera mia e iniziai a farmi delle ferite nelle braccia, gambe e pancia.
Me lo disse Giulia di farlo... non potevo disobbedirla.
Dopo un po' le ferite mi andarono letteralmente a fuoco, e d'istinto tirai un urlo della Madonna...

"Amore hai sentito?"

"Cosa?"

"L'urlo."

"No, perché?,

"Cè qualcosa che non va. Vieni con me."

Mi misi a correre verso la camera di mia figlia, e quello che vidi... mi sconvolse.

"SARA MA COSA FAII?!"

"Papà ti prego non picchiarmi, non volevo farlo..."

"Vieni che ti pulisco le ferite..."

Iniziai a pulire le ferite di Sara, insieme a mia moglie. Non la manderò a scuola finché non saranno completamente guarite e cicatrizzate.

Quando mia moglie e mia figlia si addormentarono, chiamai Mario e gli chiesi l'indirizzo di casa sua... per parlargli di quanto accaduto..

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