capitolo 66

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Mi risvegliai in un lettino bianco, ebbene si, mi ritrovo in uno stupido ospedale.
Cazzo prima cercavo di scappare da delle persone che avevano chiamato la polizia, e mo mi risveglio in sto lettino di merda.

Ma dov'è est?
Provo a chiamarla.

Tutututututu.
Cazzo non risponde.

All'improvviso entrò un medico.

- Salve Matteo, come si sente?

- ma che è successo?

- delle persone mi hanno raccontato che lei vicino alla farmacia ha iniziato a urlare e così decisero di chiamare un'ambulanza, ma lei è scappato e allora hanno preso la tua targa e siamo venuti a casa tua a prenderti, quando siamo entrati lei era disteso per terra.

- ha.. senta io non sono pazzo, io vedo qualcuno, e non me ne frega se lei non mi crederà, ma sono perseguitato da un fantasma se così si può chiamare, quindi con permesso, levo il mio culo da questo posto.

- lei Non va da nessuna parte, ora si calmi che vado a prendere la sua cartella clinica.

- va bene.

Aspettai che quel buffone uscì dalla stanza, e me la diedi a gambe.
Mentre uscivo dall'ospedale provai a chiamare est ma niente risposta.

Presi un taxi e andai a casa.

- est sei a casa?

Non c'era.
Diedi da mangiare ai cani, e provai ad andare in camera di Sara per vedere se era li.

Quando entrai notai che c'era qualcosa di strano.
Vidi Sara seduta per terra che stava facendo qualcosa.. Mi avvicinai,  e non potevo credere ai miei occhi.

C'era Sara che stava disegnando cose demoniache sul corpo di est, privo di sensi.

- sara! Ma che fai!?

- papi scusa..

Senza darmi tempo di parlare andò in camera mia e chiuse la porta a chiave.

Presi est e la portai in bagno, la lavai da quei disegni, e mi misi a guardarla finché non si sveglia..

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