Capitolo 46

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Iniziò ad avanzare verso di me, facendo versi strani e camminando in un modo inquietante.

- ti rimangi tutto quello che hai detto?

- NO.

Nel suo volto si poté vedere l'ira che aveva in quel momento.

Iniziai ad indietreggiare perché era quasi vicino a me.
Ad un certo punto questa cosa uscì dal corpo di Sara, e scomparve nel nulla. Sara cadde a terra.
LA presi in braccio e tornammo a casa.
Salii nella sua stanza e la misi a letto.

Scesi scosso e andai con est a prepararmi una tazza colma di caffè.

- ho avuto paura, dobbiamo trovare indizi.

- est, ti prego non parliamone adesso, fammi bere sto caffè in santa pace.

- ma quando vuoi parlare allora? Quando tua figlia morirà?

- porca troia! Basta.

Presi la tazza di caffè e andai in salotto.
Subito dopo mi raggiunse pure lei.

- scusami Teo.. È che mi sto cagando addosso per tutta sta situazione..

- e perché io no? Pensi che mi piace vedere mia figlia indemoniata? Che cerca di ucciderci? O che non possiamo stare tranquilli a casa mia? Pensi che mi piace eh?

- non ho detto questo..

- cazzo però me lo fai capire! Come minchia facciamo a trovare indizi se non abbiamo nulla su cui iniziare?

- non lo so.. Calmati però.

- si dai, adesso basta parlare di queste cose, ti prego.

- fai come ti pare, ciao.

Finii il caffè ed andò a dormire.
Mi distesi nel divano con le mani fra i capelli, e mi addormentai con le lacrime agli occhi..

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